Bonifico SEPA: Che Cos’è e Come Funziona
Cos’è il Bonifico Sepa? Negli ultimi tempi è stato effettuato un passaggio molto importante, ossia quello dal sistema di pagamento tramite bonifici e Rid (rapporto bancario diretto) al sistema unico Sepa (area unica dei pagamenti in euro).
Con questo passaggio è stata eliminatala distinzione tra pagamenti nazionali ed esteri effettuati con bonifici, carte di pagamento e addebiti diretti su conto corrente.
Il Sepa è quindi nato con l’obiettivo di permettere ai cittadini europei di effettuare pagamenti all’interno dell’area euro (quindi si applica soltanto ai pagamenti in euro e non in un’altra valuta)in condizioni di sicurezza identiche a quelle del loro singolo Paese, facendo in modo che ogni cliente possa accedere al proprio conto anche quandosi trova in un Paese differente.
Nonostante il passaggio sia già in vigore, non tutti sanno cos’è il Sepa e quali modifiche ha comportato nel sistema bancario e nel rapporto tra banche e utenti.
In questo articolo spieghiamo il funzionamento e le caratteristiche del sistema e del bonifico Sepa.
Sistema Europeo Sepa: cosa è cambiato
In seguito a questo passaggio da un sistema di pagamento ad un altro, come abbiamo anticipato, sono state eliminate le distinzioni tra pagamenti nazionali ed esteri effettuati tramite bonifici, carte di pagamento e addebiti diretti su conto corrente.
Ciò ha comportato un cambiamento importante: infatti, tramite questo modello, i bonifici sono gestiti su un’unica piattaforma caratterizzata da peculiarità tecniche comuni, fattore che comporta l’omogeneizzazione di tempi di esecuzione e di costi delle operazioni.
In seguito a questo cambiamento, a quali modifiche si è andati incontro? Lo analizziamo nei prossimi paragrafi.
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Sepa: cos’è e Paesi aderenti
L’acronimo Sepa indica la dicitura single euro payments area.
Le novità sono state introdotte al fine di creare un’area geografica caratterizzata dall’assenza di una distinzione tra i pagamenti nazionali ed esteri fatti con bonifici, carte di pagamento e addebiti diretti su conto corrente.
Ciò ha comportato, dal 1 febbraio 2014 (data di entrata in vigore del sistema) l’uniformità di procedure, tempi e costi nell’effettuazione di un bonifico.
All’interno di questa “area geografica” sono compresi ben 33 Paesi, ossia quelli che hanno aderito al progetto.
Questi Paesi sono l’Italia, il Portogallo, la Germania, la Spagna, la Francia, l’Austria, la Grecia, l’Irlanda, la Finlandia, Regno Unito, l’Islanda, la Svezia, la Norvegia, la Danimarca, i Paesi Bassi, il Belgio e il Lussemburgo,Cipro, la Slovenia, Malta, Lettonia, Estonia, Slovacchia, la Lituania, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Romania, la Croazia, l’Ungheria, la Bulgaria, il Liechtenstein, la Svizzera ed infine il Principato di Monaco.
Cambiamenti con i bonifici SEPA
I cambiamenti apportati dall’introduzione di questo nuovo sistema hanno intaccato le caratteristiche dei conti correnti, dei bonifici, degli addebiti diretti e delle carte di pagamento.
Analizziamo più nel dettaglio le nuove modalità di funzionamento di questi elementi del mercato finanziario, a partire dai conti correnti.
Nonostante le modifiche introdotte, i conti correnti, anche nel modello europeo Sepa, continuano ad essere identificati dal codice IBAN, numero che deve sempre figurare nelle richieste di bonifico, sia nazionali che estere.
Vi sono delle differenze che riguardano proprio la destinazione del bonifico: nel caso di bonifico nazionale basta il codice IBAN, mentre per quelli verso l’estero si è continuato ad adoperare anche il codice Bic (BankIdentifier Code) per identificare la banca, sebbene tale obbligo non sia più previsto a partire dal 1 febbraio 2016.
Per quanto riguarda il campo inerente gli addebiti diretti domestici, invece, questi sono stati sostituiti dagli addebiti diretti Sepa (Sdd).
Tali cambiamenti riguardano la gestione dei mandati di addebito rilasciati dal cliente: infatti nel vecchio modello Rid il mandato veniva rilasciato dal cliente alla propria banca a cui chiedeva di pagare periodicamente o in data prefissata importi fissi o variabili a favore di un determinato soggetto.
Invece nell’addebito Sepa lo stesso mandato viene rilasciato dal cliente direttamente al beneficiario della somma il quale così sarà autorizzato a chiedere alla banca il pagamento delle somme di denaro per i servizi erogati.
Ciò ha comportato il passaggio delle gestione dei mandati di addebito diretto dalle banche alle imprese creditrici.
In questo contesto le imprese creditrici devono preoccuparsi anche di verificare la correttezza dei dati presenti nel mandato. Questo nuovo tipo di procedura potrebbe provocare alcuni problemi alle società piccole.
Per ovviare a ciò l’Italia ha messo a disposizione delle imprese due tipi di addebiti diretti: il primo è il Sdd core, ossia l’addebito Sepa normale appena descritto ,e il secondo è il Sdd con Aos, offerto alle società dalle banche dietro pagamento.
Un’altra modifica è quella che riguarda le carte di credito: con l’introduzione del modello Sepa per le carte non è cambiato nulla, poiché questo strumento era già da tempo utilizzabile su un circuito internazionale di pagamento.
Invece per le carte di debito è stato deciso di far coesistere sulla stessa tessera un circuito nazionale (bancomat/pago bancomat) e un circuito internazionale. Vediamo ora più nel dettaglio cosa ha comportato questo nuovo sistema nel funzionamento dei bonifici Sepa.
Caratteristiche del bonifico Sepa
Abbiamo anticipato che a partire dal 1 febbraio 2016 non è più richiesto l’obbligo di richiedere il codice Bic.
Il bonifico Sepa prevede un campo massimo di 35 caratteri in cui bisogna riportare il codice identificativo della banca di chi ordina il bonifico in modo da permettere al destinatario di verificare la corretta ricezione del pagamento presso la sua banca.
I tempi e i costi del bonifico Sepa dipendono dal singolo istituto bancario, sebbene esistano delle norme generali che lo regolano.
In linea di massima il tempo massimo di esecuzione è stabilito in un giorno lavorativo successivo da quando viene effettuato l’ordine e quindi la data di valuta sarà automatica.
Per quanto riguarda il costo, il bonifico Sepa ha lo stesso costo del bonifico effettuato verso la nazione di provenienza: l’ordinante e il beneficiario si dividono le spese e le commissioni applicate dalla banca ordinante e da quella d’arrivo.
Aspetti negativi del modello Sepa
In seguito all’introduzione del sistema di pagamento comune europeo, in Italia si sono verificati dei ritardi nel passaggio ai nuovi sistemi di pagamento sia da parte delle banche che delle imprese.
Inoltre, anche se il modello dovrebbe garantire miglioramenti per i costi delle operazioni di pagamento, attualmente sia le imprese che le banche hanno dovuto sostenere dei grossi investimenti per adeguare le loro strutture informatiche e di gestione dei pagamenti ai nuovi standard: questo inconveniente, capitato proprio in un periodo di maggiore crisi per il sistema, potrebbe incidere anche sui costi dei servizi bancari o dei prodotti e servizi in generale.
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