Assicurazione Infortuni Contro gli Incidenti Domestici: Come Scegliere la Migliore?
Sappiamo che per tutelarsi contro vari tipi di eventi imprevisti e dannosi esistono le assicurazioni: infortuni, perdita del lavoro, malattia, problemi durante i viaggi, fino anche alla morte del contraente. Queste sono soltanto alcune delle ipotetiche situazioni da cui puoi proteggerti stipulando una polizza.
Su Affari Miei ho già affrontato più volte questo tema: in questa guida specifica voglio occuparmi insieme a te dell’assicurazione contro gli incidenti domestici che, come sappiamo, sono molto comuni e diffusi, molto più che altre tipologie di inconveniente che può capitare nelle nostre giornate.
Come proteggersi? Continua a leggere e scopri se vale la pena contrarre questo tipo di assicurazione e come selezionare la più adatta alle proprie necessità!
In Questo Articolo Si Parla di:
- 1 Che cos’è l’assicurazione contro gli infortuni?
- 2 Perché stipulare questo tipo di polizza?
- 3 Da cosa si è tutelati?
- 4 Cosa non include la polizza
- 5 Il risarcimento
- 6 Massimale e franchigia: due variabili importantissime
- 7 Casi particolari: infortuni sul lavoro e INAIL
- 8 E per gli incidenti in caso di Rc Auto?
- 9 Chi si può assicurare?
- 10 Il pagamento del premio e l’erogazione dell’indennizzo
Che cos’è l’assicurazione contro gli infortuni?
Con questo termine intendiamo una tipologia di garanzia piuttosto diffusa che viene adoperata per proteggersi dagli effetti di piccoli incidenti che causano conseguenze più o meno gravi sul contraente o sulla sua famiglia.
“Infortunio” è un termine piuttosto ampio: è bene precisare che ogni compagnia personalizza i pacchetti che propone ai clienti, dunque per capire da quali eventi sarai tutelato devi leggere con attenzioni il contratto che ti appresti a firmare, in modo da essere certo di ciò da cui sarai protetto in caso di incidente di varia natura.
Leggere con attenzione il contratto è importante anche per capire i modi e i tempi di risarcimento, qualora l’evento effettivamente si verifichi.
Perché stipulare questo tipo di polizza?
E vediamo ora quando è il caso di prendere in considerazione questo tipo di contratto. In realtà, sappiamo tutti molto bene che non si è mai al sicuro da qualche sgradevole imprevisto: durante il giorno, sia a lavoro che nel nostro tempo libero, potremmo essere vittime di un qualunque tipo di incidente.
L’assicurazione in questione mira proprio a proteggere il contraente e la sua famiglia da queste sgradevoli ipotesi, fornendo una copertura in caso di invalidità, situazione che potrebbe causare disagi non solo lavorativamente o personalmente, ma anche da un punto di vista economico.
Prendiamo l’esempio in cui l’assicurato sia l’unico a portare a casa uno stipendio in famiglia: cosa accadrebbe se a causa di un infortunio non potesse più provvedere al sostentamento del consorte e dei figli? Anche una invalidità temporanea, senza pensare necessariamente a contesti più drammatici, potrebbe avere ripercussioni non da poco sull’economia domestica.
Basta pensare a chi non ha diritto ai giorni di malattia, o comunque basta pensare alle spese che eventualmente vanno coperte per la riabilitazione o le cure e che non sempre sono a carico dell’ASL o dello Stato.
Insomma, questa assicurazione contro gli infortuni potrebbe essere il modo per dormire sogni tranquilli, considerando che hanno costi relativamente bassi.
Considera poi che tantissime compagnie offrono una soluzione in questo ambito, e dunque puoi scegliere tra moltissime soluzioni, optando per la più adatta a te sia per copertura che per prezzo da sostenere. Vediamo qualche consiglio per scegliere proprio per il contratto migliore!
Da cosa si è tutelati?
Prima di rispondere a questa domanda vediamo di circoscrivere e definire “l’infortunio”.
Stando a quanto stabilito dalle compagnie di assicurazione, di parla di infortunio in caso di fattispecie ben identificate: nello specifico, parliamo di un evento di natura accidentale e imprevedibile, esterno e violento che causa lesioni fisiche visibili che siano riscontrabili in maniera oggettiva da un medico.
Se si guida in stato di ubriachezza e si ha un incidente, quindi, non si sarà coperti. Ma se l’incidente è causato da un terzo in stato di ebbrezza, allora si potrebbe essere coperti (rimando sempre all’attenta lettura del contratto che si va a stipulare per la certezza delle fattispecie da cui sarai tutelato).
Esistono tuttavia anche assicurazioni che permettono di essere coperti in caso di infortuni legati a colpa grave, imperizie e negligenze del contraente, così come esistono polizze rivolte a chi pratica attività sportive pericolose.
Ovviamente il prezzo sarà diverso e ovviamente bisogna accertarsi di essere davvero coperti da questo tipo di assicurazione, senza mai dare per scontato nulla.
Cosa non include la polizza
Non sono solitamente coperti da questi contratti gli eventi “interni”, come un ictus o un infarto: questi eventi possono naturalmente essere assicurati, ma da un’assicurazione per infortuni e malattia. Lo stesso vale per problemi che intacchino la psiche.
Tuttavia anche in questo caso è possibile, grazie in particolar modo a particolari assicurazione infortuni online, tutelarsi contro eventi che di norma non sono assicurati: ciò grazie al pagamento di premi maggiorati, che permetto copertura contro problemi come infarti, ma anche contro rapine, danni estetici, danni a legamenti, ma anche tutele per medici tirocinanti o borsisti, protezione risarcimento in caso di perdita dell’anno scolastico, e così via.
Per continuare l’elenco delle ipotesi da cui puoi proteggerti, puoi stipulare assicurazioni anche contro assideramento e congelamento, folgorazione, asfissia, ernie e varie lesioni da sforzo, ma anche infezioni e colpi di sole.
Ribadisco l’importanza di parlare e discutere con l’assicuratore e leggere con estrema attenzione il contratto per essere davvero certi di ciò da cui si è protetti. Altro passaggio fondamentale da chiarire riguarda la gravità dell’infortunio preso in considerazione dal contratto, in modo da non trovarsi scoperti in alcune situazione.
Il risarcimento
Ora che abbiamo chiarito questi aspetti, possiamo approfondire la casistica in cui effettivamente l’evento nefasto da cui ci si è voluti proteggere.
Qualora si verifichi un’invalidità temporanea, potrai usufruire di un rimborso delle spese mediche e ospedaliere, così come potrai coprire il costo degli interventi chirurgici e degli esami di accertamento che eventualmente devi sostenere.
Se l’invalidità è permanente, ti viene corrisposta un’indennità in forma di rendita vitalizia, a seconda del del massimale assicurato e con possibilità che questa sia soggetta a franchigia.
In caso di morte, la compagnia eroga il capitale ai beneficiari nominati nella polizza: per quanto riguarda il tema dei beneficiari, puoi leggere questo altro mio articolo dedicato.
Ovviamente la somma non posso esplicarla in questa sede perché, come non mi stancherò mai di ripetere, è fondamentale leggere il contratto per conoscere i dettagli tecnici della tua polizza.
Basta considerare che per il calcolo della diaria che viene corrisposta, si considerano anche altre fattispecie, per esempio gli effettivi giorni di ingessatura, l’ammontare delle fisioterapiche e riabilitative, l’acquisto o l’affitto di ausili per facilitare la deambulazione (stampelle, girelli, sedie a rotelle ecc).
Massimale e franchigia: due variabili importantissime
Il massimale e la franchigia rappresentano un’altra fondamentale variabile da considerare prima di mettere la propria firma su una polizza assicurativa.
Per capirci, con massimale ci riferiamo al tetto di risarcimento erogato dalla compagnia, e va ad influenzare sensibilmente l’ammontare del premio dell’assicurazione e della cifra effettivamente erogata. Potrebbe comunque permetterti di coprire più casi di infortunio.
Con franchigia, invece, intendiamo la percentuale di invalidità entro cui l’assicurazione non è tenuta all’erogazione del risarcimento. Essa, in linea di massima (ma verificalo sul tuo contratto!) è fissata al 5%. È una percentuale piuttosto bassa, per cui potrebbe essere utile verificare l’eventuale riferimento alla tabella INAIL, che è più vantaggiosa, oppure alla tabella ANIA.
Casi particolari: infortuni sul lavoro e INAIL
Attenzione, ricorda che le assicurazioni sugli infortuni coprono i casi extra-lavorativi: infatti, gli incidenti sul lavoro sono tutelati dall’INAIL, che si occupa di risarcire il lavoratore in seguito a incidenti legati a «causa violenta in occasione di lavoro».
La causa violenta è ciò che distingue l’infortunio sul lavoro dalla malattia professionale, la quale si caratterizza per cause lente e spalmate lungo il corso del tempo.
Ovviamente anche questo ente pratica delle eccezioni: in particolare, non sono tutelati gli eventi causati per negligenza o errore del lavoratore, il quale magari si trovava in stato di ubriachezza.
Questo tipo di copertura è obbligatoria e riguarda i soggetti di età compresa “tra i 18 e i 65 anni compiuti che lavorino in ambito domestico, per la cura dei componenti della famiglia e della casa senza alcun vincolo di subordinazione, e che prestino l’attività in modo abituale ed esclusivo”.
E per gli incidenti in caso di Rc Auto?
E in caso di un infortunio legato alla conduzione di un veicolo? Come funziona il risarcimento? Diciamo subito che l’assicurazione Auto che puoi stipulare al di fuori della tua normale copertura assicurativa (che è obbligatoria, come sai) opera nei confronti di terzi, dei passeggeri e degli oggetti appartenenti a terzi, non per gli infortuni del conducente del veicolo.
Tuttavia anche in questo caso puoi richiedere una copertura aggiuntiva, per ottenere una copertura maggiore e un risarcimento anche in caso di sinistro con colpa grazie alla tutela del conducente.
Chi si può assicurare?
Non è da tralasciare questo aspetto: chi e in che termini e tempistiche si può assicurare con la polizza infortuni?
Solitamente troviamo alcuni limiti, come quelli d’età: un soggetto sopra gli 80 anni non può di norma assicurarsi, ma il limite potrebbe essere anche inferiore se si parlasse non solo di risarcimento in caso di infortunio accidentale, ma anche di vitalizio in caso di non autosufficienza.
Lo stesso vale in caso di gravi malattie, come l’AIDS: difficilmente è possibile attivare un’assicurazione infortuni.
Il pagamento del premio e l’erogazione dell’indennizzo
Vediamo infine il discorso del pagamento del premio: ogni quanto bisogna versarlo? La periodicità è a discrezione dell’assicurato, che però deve tenere conto della maggiorazione della percentuale a mano a mano che aumenta il numero di rate (da semestrale fino a mensile).
Invece, il modo in cui viene erogato l’indennizzo cambia a seconda della tipologia dell’evento che fa scattare il diritto al versamento: infatti, con l’invalidità permanente vengono applicate le franchigie in funzione alla percentuale di invalidità, mentre con l’inabilità temporanea viene erogata un risarcimento giornaliero che può essere totale o parziale, ma solo per un numero di giorni limitato (sempre tenendo conto delle franchigie).
Infine troviamo le diarie da infortunio per ogni giorno di ricovero o di day hospital presso l’istituto di cura.
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