Il Marketing della Disperazione mi fa Schifo
È da tempo che volevo scrivere un post di questo tipo, approfitto di questo evento drammatico successo tempo fa e che ha sconvolto in parte anche me per dire qualche parola su questo tema.
Online è pieno di venditori di sogni ed io che sono nella loro stessa industry, quella dei soldi, vengo spesso associato o confrontato con altri aspiranti guru.
Mi chiedono: “Cosa pensi di quello?” oppure “Anche quello ha detto X, tu cosa ne pensi?” e rispondo sempre che non mi piace parlare degli altri.
Non mi piace perché molti di questi di cui mi chiedete fanno leva sulle vostre più grandi paure: la povertà, le insicurezze, l’autostima, l’insuccesso.
A me fare marketing sulla disperazione fa schifo.
E sai perché mi fa schifo?
Perché qualche anno fa ero un giovane squattrinato, cicciottello e insoddisfatto tutt’altro che felice.
Lo ero davvero, non per finta, perché l’ho visto fare a qualche guru americano.
Anni fa anche io, se solo avessi vissuto in nel pieno del boom social di oggi, sarei potuto essere vittima di sedicenti esperti che ti insegnano a fare i soldi o semplicemente ti spiegano come mangiare domani.
Anni fa anche io, oltre i social ancora non sviluppatissimi, sarei potuto finire in qualche rete di network marketing (ho fatto un’esperienza simile) o in qualche cordata semi delinquenziale di corsi di formazione e schifezze di questo tipo che, specie al Sud, sono frequenti.
Anni fa, quando avevo 20 anni, anche io avrei firmato per un posto nella pubblica amministrazione, per un lavoro “sicuro” o cose di questo tipo, sebbene sentivo di avere dentro un fuoco enorme che mi bruciava.
Avevo quella che giù da me si chiama arraggia, una terribile e maledetta voglia di emergere e riscattare il mio status sociale ed economico.
Quando io dico che voglio vivere di rendita con il Metodo RGGI lo faccio perché ci credo davvero, perché è quello che faccio, perché sono così senza filtri.
Tutte le cose che spiego e insegno le ho pensate, studiate e realizzate, non traduco dall’inglese col Google Translate.
Chi mi ha conosciuto lo sa bene e sa bene pure quanta merda ho ingoiato per gran parte della vita.
Fare marketing sulla disperazione e sulle insicurezze mi fa schifo perché so benissimo che là fuori non ci sono tutti fenomeni come me (si, mi ritengo un fenomeno alla faccia della modestia) ma è pieno di persone che rasentano la depressione senza saperlo, di uomini e donne infelici e spaventati, di povertà e miseria.
Tutto questo rallenterà il mio processo di arricchimento, non mi farà ottenere vagonate di like e follower come gli altri che promettono sogni ma, ne sono certo, mi farà sempre camminare a testa alta.
Il mio viaggio è iniziato per assecondare il mio desiderio di essere un uomo migliore ed è un viaggio di continua crescita ed arricchimento umano che auguro a tutti voi.
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