Goldman Sachs Certificates: Conviene Investire in Questi Strumenti?
Se stai leggendo questo articolo è probabile che ti interessi investire con i certificates, strumenti finanziari derivati di cui ho già parlato in un precedente approfondimento: “Cosa Sono i Certificates?” .
In particolare, mi concentro sull’offerta certificati di Goldman Sachs, leader globale nell’investment banking e nella gestione di azioni e strumenti derivati, forse ne hai sentito parlare.
I certificati sono strumenti speculativi, che funzionano con o senza leva. Sono molto complessi, perciò ti dico subito che non sono alla portata di tutti – se vuoi utilizzarli devi sapere cosa stai maneggiando.
Bando alle chiacchiere, procediamo con l’analisi dell’offerta Goldman Sachs.
In Questo Articolo Si Parla di:
Ma prima, un breve ripasso
I certificati sono strumenti derivati che basano il proprio andamento su un sottostante: azioni, indici, valute, materie prime ecc. Si prestano a diverse strategie più o meno rischiose, di breve o brevissimo termine. In generale vengono classificati in base alle coperture che offrono…
- Certificati a capitale protetto: prevedono alla scadenza un rimborso minimo pari al valore del capitale investito;
- Certificati con copertura condizionata del capitale: in questo caso il rimborso è condizionato al verificarsi dell’evento Barriera, cioè quando il valore del sottostante va in negativo e scende sotto un livello Barriera. In quel caso si perde il beneficio della copertura e il valore del rimborso può essere inferiore all’investimento iniziale;
- Certificati a capitale non protetto: questi prodotti, detti benchmark, replicano il valore del sottostante senza garanzie di rimborso e senza prevedere clausole varie. Questa tipologia è particolarmente pericolosa perché il rimborso corrisposto è uguale al valore del sottostante alla scadenza, senza rendimento minimo garantito. Sono certificati adatti a orizzonti temporali più lunghi;
- Certificati a leva: questa è una categoria a parte, in quanto la replica del sottostante è moltiplicata a leva. Questi strumenti sono utilizzati per attività di trading.
È possibile acquistare tutti i certificati presso il SeDeX, un sistema multilaterale di negoziazione degli strumenti derivati, organizzato e gestito da Borsa Italiana.
E ora occupiamoci davvero dei prodotti di Goldman Sachs. L’offerta si articola su tre categorie di certificati che offrono una copertura condizionata del capitale. Presentano un Livello Barriera e pongono dei limiti massimi anche al rendimento, in genere pagano bonus o premi periodici. Vediamo caso per caso.
Certificati Bonus Cap
Sono certificati che offrono un bonus, cioè un rendimento minimo garantito alla scadenza, se il prezzo del sottostante non è sceso sotto il livello Barriera.
Se alla data di valutazione finale il prezzo di chiusura dovesse essere inferiore, l’ammontare del pagamento sarà commisurato alla performance negativa del sottostante e quindi inferiore rispetto al prezzo di emissione, con conseguente perdita totale o parziale del capitale investito.
Il vantaggio è che puoi godere di un rendimento interessante anche in situazioni di moderato ribasso del sottostante (se non si verifica l’evento Barriera). C’è comunque un limite massimo di rendimento, identificato dal “Cap”.
Certificati Fixed Cash Collect
Questi certificati offrono premi fissi mensili non condizionati all’andamento del sottostante. Hanno diverse durate e, alla scadenza, gli investitori ricevono il pagamento di 100 €, nel caso in cui il prezzo ufficiale di chiusura del sottostante, alla data di valutazione finale, sia uguale o superiore al livello Barriera.
Al contrario, se il prezzo di chiusura del sottostante è inferiore al livello Barriera, l’ammontare del pagamento a scadenza sarà commisurato alla performance negativa del sottostante e inferiore al prezzo di emissione, con conseguente perdita (totale o parziale) del capitale investito.
Quindi i vantaggi sono:
- Poter beneficiare di premi fissi mensili non condizionati dall’andamento del sottostante;
- Poter godere di una protezione condizionata del capitale a scadenza, ciò garantisce un ritorno anche in caso di lievi ribassi del sottostante.
Gli svantaggi sono:
- Se il sottostante registra un prezzo inferiore al livello Barriera si perdono tutti i benefici, oltre al capitale investito;
- Siccome i premi mensili sono fissi, non dipendono dall’andamento del sottostante, ciò può essere un bene se il prezzo è in ribasso, ma può anche essere un limite se le performance del sottostante superano l’ammontare del premio;
- Per lo stesso principio, se alla scadenza il valore del sottostante è uguale o superiore alla Barriera, ed è pure positivo, l’ammontare del pagamento finale sarà comunque di 100 €, non beneficiando di un’eventuale plusvalenza.
Certificati 100% Equity Protection Callable
Questi certificati hanno una scadenza pari a 3 anni, e offrono alla scadenza stella la protezione integrale del prezzo di emissione, pari a 100 Euro per certificato, e in più un importo commisurato alla performance del sottostante se positiva.
Dopo che sono passati sei mesi dall’emissione, ogni mese è previsto (o meglio è facoltà dell’emittente ed è a sua totale discrezione) il rimborso in anticipo dei certificati, dopo aver pagato il 100% del valore nominale maggiorato di un premio con effetto memoria, commisurato al numero di mesi trascorsi dall’emissione.
Il rating per questi certificati secondo Standard & Poor’s è pari a BBB+.
La loro data di valutazione iniziale è il 29 settembre 2022, mentre quella di valutazione finale è il 29 settembre 2025, con scadenza il 6 ottobre 2025.
Consigli utili per investire con i certificates
Questo è quanto c’è da sapere sui certificati Goldman Sachs. Le opzioni sono innumerevoli perciò ti conviene scartare quelli che non corrispondono alle tue esigenze in fatto di clausole, bonus e premi.
Forse è superfluo rammentare che ogni certificato possiede una documentazione informativa, che deve essere visionata prima dell’acquisto. Se non sai come leggere un KIID, nessun problema, clicca QUI.
Occhio ai rischi!
Ogni certificato ha il suo livello di rischio, legato alla volatilità e liquidità, ma oltre a questi aspetti, devi anche valutare il rischio emittente.
Il certificato è uno strumento emesso da una banca, quindi è soggetto alla capacità dell’emittente di onorare i propri obblighi con il cliente. Anche i certificati a capitale protetto sono assoggettati al rischio di default.
Certo, si tratta di ipotesi remote, ma potendo è meglio diversificare su strumenti quotati da più banche.
Diffida dei luoghi comuni e se puoi evita il collocamento
I certificates sono venduti rimarcando la loro capacità di realizzare rendimenti superiori, grazie all’effetto leva o ai vari premi e bonus. Diffida dei venditori perché nulla ti viene dato gratis!
Un altro cavallo di battaglia, con cui vengono proposti i certificati, è la loro idoneità per il recupero delle minusvalenze. I certificates, infatti, generano redditi diversi e possono compensare passate minusvalenze su altri strumenti.
La verità che nessun ti dirà, è che non si investe per recuperare le minusvalenze, specie se derivano da investimenti sbagliati e/o azzardati il cui recupero richiede, spesso, un grado di rischio molto più alto di quello originario. Ne ho parlato nell’articolo specifico sul recupero delle minusvalenze.
Se puoi, evita proprio di passare per intermediari. L’impatto più pesante delle commissioni sui certificati avviene in sede di collocamento quando si può pagare anche un 3-4% soltanto per l’emissione. Significa che su 100 € che investi, 3-4 € vengono trattenute dalla banca.
Dal momento che i certificati sono strumenti quotati in borsa come azioni, obbligazioni o ETF, esiste il mercato secondario sul quale puoi eventualmente acquistare strumenti già emessi.
Le mie opinioni sui certificates
Non ho idea del perché stai valutando di investire con i certificati, probabilmente hai delle idee ben precise in testa e sai che utilizzo farne. In tal caso è tutto a posto, nel senso che se lo strumento ti serve, e sai cosa stai facendo, allora puoi assumerti le conseguenze delle tue scelte.
Purtroppo non tutti sono così consapevoli del perché fanno quello che fanno. I certificati possono andar bene se, e solo se, esistono determinate condizioni soggettive dell’investitore, se sono inseriti in una strategia ben precisa, e se sussiste una buona diversificazione che permette di evitare il rischio emittente.
Se sei all’inizio del tuo percorso di investimento e, alla luce di questo articolo, ti senti confuso, ti consiglio di fare un passo indietro, e di analizzare il perché ti interessano i derivati anziché gli investimenti più tradizionali.
Ad esempio, io non investo in certificati perché non mi sono utili per realizzare i miei obiettivi. Oltretutto non fanno nemmeno parte dei portafogli modello creati dal Centro Studi di Affari Miei per “Fast Investments Planner”. Se vuoi investire con un metodo simile al mio, sappi che non incontrerai questi prodotti.
Il mio consiglio è di lavorare sulla tua formazione e sulla definizione della tua strategia. Se poi vorrai comunque comprare i certificati, almeno saprai perché lo stai facendo.
Riepilogando…
I certificati possono essere utili o meno utili, a seconda di quali sono i tuoi obiettivi e bisogni.
Se sei appena all’inizio del tuo percorso di investimento forse è il caso che ti concentri sulle basi, anziché pensare già ai derivati finanziari e agli investimenti speculativi. Ti consiglio di continuare la lettura con i seguenti articoli:
- Che Investitore Sei? Scopri Subito il Tuo Percorso
- Percorso per Investire: Guida per Neo Lavoratori
- Percorso per Investire: Guida per Giovani Coppie con Figli
- Percorso per Investire: Guida per Mezza Età
- Percorso per Investire: Guida per Over 65
- IMPORTANTE - I Tuoi Investimenti in Banca non ti convincono? Scopri il DOCUMENTO SEGRETO (che la tua banca nasconde) in cui è spiegato tutto!
Io ti saluto e ti auguro un buon proseguimento.
Scopri che Investitore Sei
Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:
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