Riforma Fiscale, Nuove Imposte Sugli Immobili In Arrivo?

Come sai se leggi un po’ i quotidiani, il governo è al lavoro sulla riforma fiscale, uno dei pilastri del rilancio del nostro Paese richiesto fortemente dall’Unione Europea in attuazione del piano Next Generation EU.

Al netto di ciò che possiamo pensare sulle scelte in programma, gli obiettivi principali sono:

  • l’abolizione dell’Irap;
  • taglio delle aliquote intermedie Irpef;
  • l’incremento dell’area di detassazione completa dei redditi (portando il relativo tetto a 10mila euro).

Cittadini e imprese, infatti, chiedono un taglio alla tassazione sul lavoro e in particolare all’imposizione che riguarda la produzione del reddito.

E dove verranno presi i soldi per fare tutto questo?

Già, la coperta come è noto è corta e i finanziamenti dell’Unione Europea riguarderanno gli investimenti, non gli interventi strutturali come questo che rappresentano il requisito affinché si possa attuare il Next Generation EU.

Dalla lettura degli atti parlamentari e dai pareri dei principali esperti in materia, appare evidente che un concreto aiuto finanziario alla riforma arriverà dal “puntuale aggiornamento degli archivi catastali” (riporto virgolettato dagli atti ministeriali).

Ciò potrebbe tradursi, in pratica, nella famosa riforma del catasto di cui si parla da anni.

Con che conseguenze concrete? Te lo spiego subito, continua a leggere.

La riforma, se attuata, punterà a incrementare la rendita degli immobili e, conseguentemente, ad allineare al mercato i valori su cui si paga, ad esempio, l’Imu.

Detto “terra terra” come piace a me, il caro e vecchio mattone, probabilmente, dovrà sopportare il peso della riforma fiscale che pare sposterà il peso dal reddito al patrimonio e, in primis, sulle case che rappresentano la principale ricchezza degli italiani.

Quindi dove voglio arrivare?

A me dà fastidio sia l’imposizione fiscale elevata sul reddito che sul patrimonio perché ritengo immorale e ingiusto tassare troppo chi si dà da fare, se la cosa ti fa arrabbiare sappi che con me sfondi una porta aperta.

Però ci posso fare poco, nel senso che non sono in Parlamento o al Governo per far cambiare idea a chi fa le leggi.

Posso, però, ragionare in chiave prospettica futura sui miei investimenti.

Acquistare nuovi immobili, oltre ad essere poco redditizio, rischioso e complicato, è un proposito che si scontrerà con un ulteriore inasprimento fiscale.

Anche se avessi tante case, in tutta onestà, mi farei qualche domanda sulla convenienza (non sempre scontata) in chiave futura nell’essere proprietario di immobili.

Ma quindi con il mattone non si faranno più affari?

Certo che si, in Italia ma soprattutto nel mondo dove ci sono intere aree geografiche in crescita e legislazioni diverse, spesso più favorevoli.

Per questo motivo con il Centro Studi e Ricerche di Affari Miei ho creato già un anno fa SMART REAL ESTATE, il nostro prodotto informativo per investire sul mattone in maniera furba e profittevole.

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Che dici, riprogettiamo il futuro del mattone insieme?

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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