Ricchezza Finanziaria VS ricchezza Immobiliare: Ecco perché la Borsa può Renderti Infinitamente più Ricco del Mattone

Ho trascorso gli ultimi giorni in Costiera Amalfitana e ho avuto modo di incontrare un po’ di amici che mi hanno aggiornato sul chiacchiericcio paesanotto.

Ovviamente, che lo dico a fare, con me si parla sempre e solo di soldi ed ho sorriso più volte nel vedere che, come facevo io da ragazzino, per fare riferimento alla ricchezza delle persone e delle famiglie si parla di quanti immobili hanno.

La radiografia economica del mio paesello d’origine è abbastanza impietosa: pochi stanno terribilmente bene perché si tramandano immobili (oggi quasi tutti locati ai turisti) da generazioni e guadagnano cifre elevate con un livello di complessità minimo e molti, quelli che non hanno le case, spesso sopravvivono o comunque fanno una vita senza grosse prospettive (quanto meno finanziarie).

Un contesto così è terribilmente difficile da cambiare per chi non nasce nella famiglia giusta, non è un caso che io appena ho potuto sono andato via ma non è questo il punto.

La ricchezza immobiliare, di solito, è di due tipologie:

  • tipologia 1: tramandata. Mamma e papà ti lasciano case che hanno comprato o a loro volta hanno ereditato dai nonni che hanno fatto la guerra e ricostruito l’Italia, tu spendi zero e guadagni solitamente molto se questi immobili si trovano in una località turistica o in una città importante;
  • tipologia 2: costruita con le proprie mani, come facevano i nostri nonni nel dopoguerra. L’enorme problema è che oggi per comprare tanti immobili al punto di avere una grossa rendita servono milioni di euro, quindi devi essere già ricco: non è un caso che gli unici che di solito fanno questo sport sono quelli della tipologia 1 e chi non è già ricco, al massimo, fa trading immobiliare (compra e vende) che è un mestiere.

Se non ci nasci dentro, l’unico modo che hai per avere delle rendite immobiliari è quello di tirar fuori milioni di euro (subito o con debiti infiniti che qualcuno dovrà concederti sulla base di un reddito elevato, quindi sempre i soldi devi avere) e aspettare anni sperando in una rivalutazione che, anche nelle ipotesi più rosee, non avrà niente in comune con quanto hanno visto i nostri antenati.

Per questo insisto sempre che investire nel mattone non è uno sport per tutti e dovremmo togliercelo dalla testa, perché sono i fatti a sbatterci in faccia la verità.

Con i mercati finanziari, invece, è diverso. 

Non tutti i settori, infatti, sono “arrivati” come l’immobiliare. Ci sono megatrend pronti ad esplodere, aziende pronte ad allargarsi in tutto il mondo e miliardi di euro di rivalutazioni o dividendi a cui possiamo accedere con un livello di complessità inferiore rispetto al “compro case come faceva mio nonno”.

Il discorso vale per te anche se fai parte della “tipologia 1” di cui sopra: se usi il cashflow dei tuoi immobili per investire in borsa invece che comprare la casa di fronte alla tua per aprire il duecentocinquantesimo B&B del paesiello tuo puoi accelerare la tua crescita in maniera esponenziale.

Questa è la magia dell’interesse composto, di cui forse hai sentito parlare

L’interesse composto è meritocratico: non conta a chi sei figlio o se ti hanno lasciato qualcosa prima, ogni anno fa crescere il tuo patrimonio grazie allo sviluppo economico mondiale senza chiederti la carta d’identità.

Ora la nostra economia personale può essere diversa per un combinato di fattori ma sia che tu metta 1000€ che se metti qualche milione, nel lungo periodo, il risultato è sempre lo stesso.

E sai cosa c’è di bello?

Che è ragionevolmente sicuro che investendo bene in borsa i tuoi soldi, nel lungo periodo, possono crescere esponenzialmente, cosa non scontata se compri appartamenti le cui dinamiche sono per forza di cosa locali.

L’unico intoppo sulla “sicurezza” della crescita si chiama disgrazia: se tra 20 anni il mondo non sarà più ricco di oggi i nostri problemi saranno altri e senza benessere nulla, immobili compresi, manterrà il suo valore.

Tu credi in una cosa del genere? Chieditelo con sincerità, senza ascoltare i mugugni di pessimisti o di persone non patrimonializzate che guardando il mondo con i loro occhi, purtroppo, sono pessimiste.

Nel momento in cui hai deciso di investire in qualsiasi cosa, in pratica, stai già accettando che il valore di ciò che compri aumenterà perché ci sarà crescita: se, quindi, sei nella fase in cui stai ragionando sul “come”, hai già risposto affermativamente al quesito.

Mi fermo qui, mi auguro di aver suscitato una riflessione utile.

Mangio un’ultima pizza qui al Meridione che poi mi tocca tornare a Torino.

Chest’è... come amo dire.


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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