“Sono Stata Considerata Un’Estranea, Perché?”
Qualche anno fa i giornali hanno parlato della tragica scomparsa di Davide Astori, capitano della Fiorentina e calciatore della Nazionale.
Oltre all’enorme lutto sportivo, c’è stata un’altra parte della vicenda che è finita meno sotto i riflettori ma che personalmente mi ha toccato molto perché più “umana” e “vicina” alle esigenze delle persone con cui abbiamo avuto a che fare come società di consulenza ed educatori finanziari professionisti.
Al momento della tragica scomparsa, infatti, Astori non era sposato con la compagna, Francesca Fioretti, ma i due convivevano e avevano una figlia, Vittoria.
All’epoca Astori aveva appena 31 anni, la mia età in pratica, ed oltre al dramma di un padre che scompare lasciando sola la figlia e la compagna c’è stata una vicenda burocratica piuttosto spiacevole.
“Sono stata trattata come vedova di serie B, mi hanno bloccato le carte di credito” ha dichiarato la compagna in diverse interviste e più di una volta ha sottolineato il “fastidio” di dover discutere con la burocrazia italiana sull’eredità del compagno che, a rigor di logica, deve andare a beneficio della figlia.
Ma perché è successo tutto questo?
La coppia, al momento della tragedia, non era sposata: una scelta legittima che, ormai, fa parte del percorso di vita di tante persone.
Nel nostro Paese per fortuna sono stati fatti passi in avanti sia sul piano giuridico che sociale.
Soprattutto per le coppie dello stesso sesso, per anni ignorate dal Legislatore, oggi esistono strumenti come l’unione civile introdotta dalla Legge Cirinnà.
La Legge Cirinnà, tra le varie cose, ha introdotto anche i contratti di convivenza stipulabili tra persone di sesso diverso che, però, non possono avere effetti successori.
In pratica, se non ti sposi ma convivi con o senza un contratto di convivenza, in caso di premorienza di uno dei due conviventi, il superstite è considerato a livello successorio un “perfetto estraneo”, ammesso che non ci sia un testamento.
Nel caso di specie, purtroppo, mancava il testamento e la compagna di Astori si è vista letteralmente “sequestrare” i conti condivisi con la necessità di dover spiegare al giudice chi fosse proprietario di cosa.
In più, l’eredità della figlia dovrà essere amministrata sotto il controllo giudiziario in quanto, mancando un testamento, non sono state previste altre misure rientranti nel pieno diritto del padre.
La compagna, per esempio, non ha ereditato nulla: non sapremo mai se da parte del compagno ci fosse la volontà di nominarla come erede e neanche ci interessa, non è questo l’oggetto della nostra analisi, però ho voluto portare la vicenda alla tua attenzione per farti riflettere.
Oggi ci sono tantissime coppie non sposate e/o conviventi con contratto regolare ai sensi della Legge Cirinnà che, in caso di eventi di questo tipo, sono completamente scoperte.
La via per proteggere i propri cari in qualche modo c’è: è possibile fare testamento, si possono utilizzare degli strumenti che proteggano in qualche modo il convivente, specie in casi di figli minori, eccetera.Basta conoscere le regole e ricordare che, come sempre, prevenire è meglio che curare.
Proprio in questo filone si inserisce la pianificazione successoria, attività fondamentale al pari di altre operazioni sul proprio patrimonio e che, se ben architettata, può evitare dispiaceri immensi e costosi alla nostra famiglia e ai nostri cari.
Quando abbiamo creato Successione Serena volevamo proprio realizzare uno strumento che, in pieno stile Affari Miei, mettesse le persone nelle condizioni di comprendere il da farsi e, soprattutto, decidere.
Questo perché appena il 12,26% degli Italiani, ad oggi, scrive un testamento e ci è sembrato opportuno allargare la nostra attività di educazione finanziaria anche in questo ambito.
Fino al 2 marzo puoi accedere per la prima volta al prodotto scegliendo una delle due versioni illustrate qui sulla pagina ufficiale.
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