Azioni Netflix: 3 Modi per Risollevarsi dopo la Crisi!
Come tutti ben sappiamo le azioni Netflix hanno dovuto subire un duro colpo: la scorsa settimana infatti vi è stato un flop nel rapporto sugli utili.
Netflix ha perso abbonati, e questo è successo per la prima volta negli ultimi 10 anni.
Cosa è successo nel dettaglio?
Il titolo è sceso di circa il 40% in pochi giorni e ha perso circa il 70% dal picco dello scorso novembre. Vi è stato un calo a sorpresa degli abbonati, e quindi la storia per cui esso potrebbe crescere costantemente con l’espansione del mercato appare adesso vacillare.
Non è stata una sorpresa il crollo di Netflix, ma non sarebbe un errore cancellare tutto ciò che c’è stato di buono così, di punto in bianco?
Ci sono principalmente tre motivi per cui Netflix potrebbe riprendersi.
1. La pubblicità
Netflix ha resistito a lungo alla pubblicità, in quanto si preferiva seguire la semplicità del modello di abbonato dell’azienda. Ma dal momento che la crescita degli abbonamenti è in una fase di stallo, sembra proprio che l’azienda sia pronta a cambiare rotta.
Pare infatti che l’idea sia quella di consentire ai consumatori che vorrebbero avere un prezzo più basso di abbonarsi, a patto però di tollerare la pubblicità: in questo modo i consumatori otterrebbero ciò che vogliono e la società sarebbe disposta ad offrire dei prezzi ancora più bassi inserendo la pubblicità, che diventerebbe quindi una scelta del consumatore.
La pubblicità potrebbe anche essere un arma per combattere la condivisione delle password, anche perchè la crescita degli abbonati non sembra più affidabile.
Del resto gli inserzionisti farebbero a gara per accedere a Netflix, visto che può contare su una porta di oltre 200 milioni di abbonati globali.
Questo modello permetterebbe inoltre di diversificare i flussi di entrate.
2. Più attenzione alla personalizzazione
Questa è sempre stata una sfida di Netflix: il suo algoritmo deve essere in grado di mostrare agli utenti una serie di film e serie TV che sono diverse per ognuno, cercando di intercettare i gusti di ogni utente e le sue preferenze.
Netflix però non è sempre così bravo a trovare ciò che vuoi guardare, e così gli utenti si lamentano del fatto che spesso non c’è niente di buono nella libreria.
La qualità dei contenuti raccomandati quindi è senza dubbio uno dei punti per i quali Netflix sta cercando di migliorare: la vera sfida è creare contenuti che gli utenti vogliono guardare e renderli più semplici da trovare.
3. Contenuti da tagliare
Netflix prevede di spendere 18 miliardi di dollari per la programmazione durante quest’anno.
Sembra però che sia una cifra eccessiva, soprattuto per i contenuti che vivono quasi esclusivamente sulla piattaforma.
Questa è stata la strategia per anni, ma ora sembra aver raggiunto il suo apice.
Sembra infatti che la società debba spendere in modo più efficiente per i contenuti, quindi puntare piuttosto sulla qualità che sulla quantità.
Conviene investire ora?
Netflix sicuramente è un titolo da tenere d’occhio, perchè comprare a sconto potrebbe rappresentare una buona soluzione. Forse però non è ancora il momento, visto che si prevedono ulteriori ribassi.
Resta da monitorare sia nelle prossime settimane che nel prossimo futuro: perché acquistare adesso se un domani la valutazione potrebbe essere ancora più bassa?
Al momento quindi è meglio aspettare, e soprattutto vedere quando le tre strategie sopra menzionate faranno risalire il colosso dello streaming.
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