The Energy Trilemma: il Mondo è di fronte a un bivio?
Hai mai sentito parlare del “The Energy Trilemma”? In questa fase storica il Mondo è alle prese con il problema energetico che è sostanzialmente scomponibile in tre “parti”:
- transizione energetica sostenibile, con la necessità di ridurre le emissioni per salvare il Pianeta;
- costo dell’energia crescente dovuto alla ripresa della domanda post pandemica e alle tensioni geopolitiche;
- sicurezza delle forniture: visti i problemi sul piano internazionale, da qualcuno viene messo in discussione anche l’accesso “garantito” a gas naturale e petrolio, ancora troppo importanti per la nostra società.
Il problema è molto serio e non ha una soluzione immediata come tutti i temi complessi.
Cosa è cambiato?
La fase odierna ci impone la necessità di avere fonti di energia in grado di offrire una garanzia di approvvigionamento stabile di fronte a scenari diversi per origine e tipologia (crisi climatica, geopolitica, ecc.).
Per questo motivo salgono alla ribalta i temi dell’accessibilità e dell’abbondanza da raggiungersi con costi ragionevoli e con una riduzione delle emissioni inquinanti.
Mentre negli ultimi anni il fattore più importante nelle decisioni di investimento (principalmente in Europa) è stato la transizione energetica, ora questo deve essere combinato con la garanzia di fornitura che ha scombussolato tutti i piani.
Alcune delle fonti energetiche (petrolio, gas, nucleare) che pochi mesi fa sembravano ormai superate, secondo alcune narrazioni di mercato, e pronte all’estinzione più o meno immediata, stanno riacquistando importanza come energie di transizione necessarie: ciò determina, però, maggiori investimenti.
La “retromarcia” anche parziale non è GRATIS
ll mondo dell’energia “tradizionale” nel corso del tempo ha effettuato investimenti decrescenti sulle soluzioni storiche dirottando le risorse verso nuove fonti di produzione che avrebbero dovuto sostituirsi a quelle precedenti.
Appare evidente che per risolvere il “trilemma” energetico attuale ci debba essere un’evoluzione ordinata, graduale ed equilibrata.
Altrettanto evidente, poi, è il mix necessario tra i criteri di sostenbibilità, fino a poco fa dominanti, con quelli di garanzia di fornitura e di costo.
Ogni volta in cui escludiamo alcune fonti di energia dalla lista di quelle “utilizzabili”, determiniamo la destinazione di meno risorse da investire nel settore: per le aziende i costi fissi tendono a crescere e ciò, in situazioni come quella attuale con l’aumento rapido della richiesta, può portare ad un aumento dei prezzi delle materie prime.
Per i prossimi anni dobbiamo essere consapevoli di tutto questo e dobbiamo accettare di convivere con il “The Energy Trilemma” esattamente come, a vario titolo, abbiamo convissuto con l’emergenza sanitaria.
Nel breve termine non ci sono scorciatoie, nel lungo termine invece sarà come sempre la mente umana, unita all’innovazione, a darci nuovi spiragli di evoluzione.
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