Perché lo Fanno in Tanti?
Ti starai chiedendo a cosa mi riferisco nella domanda del titolo… al sostegno all’Italia.
Oggi infatti vorrei parlare di un tema molto discusso negli ultimi mesi: i BTP.
I titoli di stato italiani sono un pallino storico degli investitori che si reputano più prudenti sebbene nel decennio 2012-2022 abbiano perso un po’ il loro appeal storico a causa della stagione del whatever it takes della BCE.
A partire dallo scorso anno, complici le cedole in aumento, il tema è tornato nuovamente di attualità.
In questo ragionamento non mi voglio dilungare sul se conviene oppure no investire: se hai piacere, qualche settimana fa Davide Marciano ha pubblicato un video in cui esprimeva il nostro pensiero generale dopo aver fatto l’analisi dei pro e dei contro e, sostanzialmente, il nostro pensiero è rimasto uguale.
Ti voglio, invece, raccontare un po’ il “dietro le quinte” che ho avuto modo di vedere in consulenza parlando con clienti che hanno acquistato i titoli di stato quando tutti erano concordi sul fatto che non avesse senso viste le cedole molto basse.
Alla mia domanda secca – “Perché?” – la risposta, specie nei primi tempi, mi spiazzava: “Lo faccio per il mio Paese”.
Siamo tutti abituati a ritenere l’Italiano medio un incivile, sempre pronto a fregare il prossimo e tendenzialmente disonesto quando, in realtà, la stragrande maggioranza dei nostri concittadini assume dei comportamenti assai diversi dagli stereotipi che noi stessi siamo bravi ad appiccicarci addosso.
Se solo ci guardassimo allo specchio con un po’ di autostima in più, forse, ci renderemmo conto che siamo molto meglio di quello che tendiamo comunemente a pensare.
Proprio per questo, mi sono interrogata spesso sul cosa fosse utile e giusto fare per il mio Paese: oltre a lavorare, creare occupazione (nel nostro caso, abbiamo costruito un micro indotto che lavora per noi oltre al team occupato stabilmente presso la nostra sede centrale di Torino), pagare le tasse, cercare di aiutare le persone più in difficoltà, cosa si può fare per contribuire ancor di più?
La risposta me la sono data insieme al Centro Studi e Ricerche di Affari Miei nel 2020 quando, in piena pandemia, ci sembrava troppo poco acquistare solo BTP.
Non che sia sbagliato, se c’è una finalità in qualche modo “sociale” il vantaggio economico passa in secondo piano, però sono convinta, credo almeno quanto te, che solo uno dei tanti stereotipi sia vero: la classe politica, purtroppo, non riflette il meglio del nostro Paese.
Sprechi, inefficienze e ruberie sono all’ordine del giorno e ognuno di noi, nel suo piccolo, ha avuto modo di imbattersi in situazioni di questo tipo.
Comprando solo titoli di stato, di fatto, contribuiamo a mantenere in piedi anche questa roba qui.
Se da un lato, dunque, può essere sensato anche darsi un pizzico sulla pancia e dare comunque un supporto all’Italia – e hai tutta la mia stima, anzi, se dai uno sguardo ad #IOPUNTOSULLITALIA noterai che nella Versione Premium abbiamo creato anche una guida per investire in BTP in consapevolezza – dall’altro ritengo si possa e si debba fare di più.
Il settore privato, rappresentato dalle eccellenze che hanno reso il nostro Paese grande nel mondo, in tutti questi anni ci ha aiutato a stare in piedi per rimanere al vertice dell’Unione Europea e del G7.
Mentre i media diffondevano solo storie di lamenti e crisi economica senza fine, il nostro export andava a gonfie vele e conquistava mercati storici e nuovi: dagli Stati Uniti alla Cina, il Made in Italy è sinonimo di qualità in ogni angolo del Pianeta.
Ne sono sinceramente orgogliosa e, per questo, nel 2020 ho contribuito con il Centro Studi e Ricerche di Affari Miei alla creazione di #IOPUNTOSULLITALIA.
Lo abbiamo fatto per le medesime ragioni – un atto d’amore – che spinge molti dei nostri clienti a comprare i BTP.
Al cuore, che da donna originaria del Sud metto sempre davanti a tutto, abbiamo però aggiunto anche un pizzico di ragione che, se ci segui da tempo, fa parte un po’ del mood di Affari Miei, se non altro perché, si capisce dal nostro brand, ci occupiamo soprattutto della cura degli interessi privati dei nostri clienti.
E la ragione ci ha portato a cercare le migliori aziende del nostro Paese che, per continuare a crescere, hanno bisogno di azionisti disposti ad entrare nel capitale di rischio.
Hanno bisogno dei nostri soldi, dell’immensa ricchezza privata italiana che giace spesso in maniera infruttifera sui conti correnti perché “in Borsa si perdono soldi” o “il mio profilo di rischio è basso, ho paura”.
La cosa bella di tutto questo è che i vantaggi di un atto d’amore sono misurabili economicamente.
Come puoi vedere, a partire dal 2020 il nostro portafoglio è cresciuto nonostante un 2022 generalmente negativo per il mercato, segno che le potenzialità nella nostra economia sono molto significative.
Ma non ti voglio vendere i rendimenti, su questo voglio essere chiara.
Affari Miei si differenzia da tutto il resto che trovi in giro perché siamo un’azienda seria che parla a persone altrettanto serie: lo scopo di #IOPUNTOSULLITALIA non è quello di darci il miglior rendimento in assoluto perché, banalmente, non è detto che questo si possa ottenere sul mercato domestico.
Certo, noi ci siamo impegnati al massimo nella nostra selezione: pensa che, per dirne una, ben 10 aziende del nostro portafoglio producono meno del 25% del proprio fatturato in Italia e per il 75%, se non oltre, esportano.
Quindi sosteniamo il meglio del nostro Paese e, di questo ne siamo felici, ci portiamo a casa anche il nostro rendimento.
Ma il rendimento viene dopo, è una conseguenza della bontà delle nostre scelte.
Le adesioni per #IOPUNTOSULLITALIA scadono alla mezzanotte di oggi, 31 gennaio 2023.
Pensaci…that’s your money!
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