BTP vs Conti Deposito: Cosa Scegliere? CONFRONTO Semplificato
In un momento in cui si parla tanto di BTp e Conti deposito diventa naturale chiedersi quale delle due ipotesi sia più conveniente oggi per chi cerca un investimento sicuro e non particolarmente rischioso.
In questo articolo faremo un’analisi che ci servirà per capire cosa conviene fare e ci concentreremo su rischi e opportunità di entrambe le soluzioni.
Cominciamo.
In Questo Articolo Si Parla di:
Garanzia del capitale
- Conti Deposito: offrono una garanzia fino a 100.000 euro attraverso il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, il che rende lo strumento ideale per chi cerca una forma di investimento a basso rischio;
- BTP: sono titoli di Stato e quindi considerati abbastanza sicuri, ma non offrono la stessa garanzia dei conti deposito. Possono essere influenzati da fattori di mercato che determinano il prezzo sul mercato secondario.
Rendimento
- Conti Deposito: il rendimento è fisso e concordato al momento dell’apertura del conto;
- BTP: il rendimento è dato dalla combinazione della cedola e del differenziale tra il prezzo di acquisto e il valore nominale rimborsato a scadenza. Alcune emissioni possono avere una cedola variabile in base ad alcuni parametri come, per esempio, l’indicizzazione all’inflazione. Un esempio è dato dai BTp Italia emessi tra il 2022 e l’inizio del 2023.
Tassazione
- Conto deposito: i rendimenti sono assoggettati all’imposta ordinaria del 26%, per i depositi superiori a 5.000€ si paga l’imposta di bollo pari allo 0,20% annuo;
- BTp: i rendimenti sono sottoposti ad imposizione fiscale agevolata al 12,50%, per acquistarli è necessario avere accesso ad un conto titoli sul quale, per giacenze superiori a 5.000€, si paga l’imposta di bollo pari allo 0,20% annuo.
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Liquidità
- Conti Deposito: generalmente sono considerati meno liquidi, soprattutto se vincolati. Non possono essere rivenduti prima della scadenza senza una qualche forma di penalizzazione sugli interessi. Tuttavia ultimamente stanno venendo fuori offerte più permissive sotto questo punto di vista;
- BTP: sono più liquidi e flessibili perché possono essere rivenduti prima della scadenza, ma il prezzo dipenderà dalla congiuntura di mercato. Di conseguenza, se il valore di mercato del BTP che abbiamo in portafoglio dovesse calare, potremmo essere costretti a vendere in perdita in caso di necessità.
Accessibilità
- Conti Deposito: strumento facilmente accessibili online e ideale per chi vuole un investimento “set-and-forget”;
- BTP: richiedono una maggiore conoscenza del mercato e degli strumenti finanziari. L’acquisto può avvenire online tramite conto titoli ma, vista la complessità della materia, è consigliata una maggiore conoscenza generale dei mercati prima di avventurarsi.
Durata dell’investimento
- Conti Deposito: offrono meno varietà in termini di durata e condizioni anche se negli ultimi tempi le scadenze si stanno allungando;
- BTP: c’è un’ampia gamma di opzioni, da titoli a breve a quelli a lungo termine, con diverse cedole e premi fedeltà.
Cosa conviene scegliere?
Ci sono vari fattori da considerare ma la prima considerazione saggia da fare riguarda la natura dello strumento: il conto deposito è uno strumento pensato per l’allocazione del risparmio che potrebbe servire a breve termine, non è un investimento finanziario vero e proprio.
Investendo in BTP, invece, andiamo sui mercati finanziari (MOT), quindi stiamo confrontando due cose che per la loro natura sono estremamente diverse tra loro.
Più la scadenza è breve (es: 2-3 anni) e più il BTP si presta per il confronto in quanto i rischi, tutt’altro che banali, hanno un impatto minore su periodi così ristretti.
Per effettuare il confronto bisogna, dunque, individuare una scadenza precisa (es: 2-3 anni) e confrontare il rendimento lordo del conto deposito con il rendimento lordo del BTp che va ricercato sul mercato secondario. Verosimilmente tale rendimento sarà la somma tra cedole da ricevere e differenza tra prezzo di acquisto e di rimborso.
I rendimenti lordi devono essere resi netti: nel caso del conto deposito togliamo il 26% dagli interessi, nel BTP il 12,50%.
Avremo, a questo punto, il rendimento netto di entrambe le soluzioni sulla medesima scadenza e saremo in grado di decidere quale delle due soluzioni è più conveniente.
Ulteriori risorse utili
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