Fondi Comuni d’Investimento: ENORME FREGATURA? Scopri quello che NON viene MAI detto…

Investimenti e grandi “paroloni”

Quando si parla di investimenti, spesso ci si imbatte in parole altisonanti: “massima diversificazione“, “gestori di livello mondiale“, “grafici in crescita continua“.

Sono tutte espressioni che abbiamo sentito mille volte e che ruotano attorno ad un unico protagonista: i fondi comuni d’investimento.

Oggi voglio raccontarti la storia di Giampaolo, che ci ha scritto per spiegarci le decisioni finanziarie prese negli ultimi anni e per chiedere un parere concreto e diretto su come dovrebbe investire un “povero cristo”, così come si definisce lui stesso 🙂

La mail di Giampaolo e il tema delle commissioni

Giampaolo ha investito principalmente in fondi comuni di investimento, convinto dalla classica narrazione della “gestione professionale”.

Ma, come capita spesso, si è trovato a dover fare i conti con commissioni esagerate: se hai avuto modo di leggere altri articoli qui sul blog, saprai certamente che non sono un grande fan di questi strumenti, e il motivo principale fa proprio riferimento ai costi e alle commissioni molto elevate che un investitore che sceglie i fondi comuni d’investimento si trova a pagare.

Il problema principale è che i fondi comuni, pur promettendo grandi risultati, hanno un sistema di costi che pesa in modo enorme sui rendimenti degli investitori.

Tra commissioni di gestione, commissioni di ingresso, commissioni di performance (quando ci sono) e altre spese nascoste, spesso il vero vincitore è chi ti vende il prodotto, quindi la banca o il consulente della banca, e non certo tu che investi e che dovresti farlo per ottenere dei rendimenti.

L’industria della gestione del risparmio non mette al centro le persone

Un altro punto fondamentale è che l’industria finanziaria è costruita per far girare i soldi, non per far guadagnare gli investitori e i piccoli risparmiatori.

Quando parliamo di fondi comuni, dobbiamo essere consapevoli che chi li propone ha interesse a venderli, perché guadagna sulle commissioni, indipendentemente da quanto tu riesca a ottenere come rendimento.

Attenzione: se ti parlano troppo tecnico… scappa!

Una regola che devi sempre tenere a mente: quando qualcuno inizia a parlarti in modo troppo tecnico, è il momento di alzarti e andartene.

Hai presente quando sei seduto lì in banca, e il tuo consulente comincia il discorso sui fondi comuni parlandoti in maniera troppo tecnica e seria, e magari tu sei lì e non capisci nemmeno una parola di quello che sta dicendo, ma fai finta di capire perché non vuoi fare la figura dello sprovveduto o di quello che non sa le cose?

Ecco… se non riescono a spiegarti un prodotto finanziario in maniera semplice e chiara, è perché probabilmente stanno cercando di confonderti e di mascherare i costi o i rischi reali.

Un investimento valido è qualcosa che puoi comprendere fino in fondo.

Non hai bisogno di una laurea in ingegneria finanziaria per investire bene, ma devi poter capire dove stai mettendo i tuoi soldi: la chiarezza e la trasparenza devono essere i punti di partenza per poi prendere delle decisioni serie e promettenti per il tuo futuro finanziario e personale.

Il grande inganno delle polizze Unit Linked

Un altro tema che Giampaolo solleva è quello delle polizze Unit Linked, spesso vendute come “strumenti esentasse”. Nulla di più falso.

Queste polizze sono dei contenitori complessi e costosissimi, che ti fanno pagare commissioni multiple: sulla gestione, sulla polizza stessa, sui fondi sottostanti. Il beneficio fiscale è spesso marginale rispetto ai costi che ti portano via ogni anno.

Se ti propongono una polizza Unit Linked come soluzione di investimento, la risposta è una sola: Grazie, ma no grazie (esatto, come la canzone di Sanremo 2025 :))

Come deve gestire i suoi soldi un “povero cristo”?

La domanda che ci rivolge Giampaolo è semplice e concreta: come può muoversi una persona normale che vuole investire senza farsi fregare?

Ci sono diversi step da seguire, per essere sicuri e soprattutto consapevoli di fare la scelta corretta ogni volta che scegliamo di investire.

1. Partire dalla formazione personale

La prima cosa che devi fare è investire nella tua formazione finanziaria. Non devi diventare Warren Buffett, ma è fondamentale che tu sappia le basi: che cosa sono le azioni, le obbligazioni, come funzionano i fondi, cosa sono gli ETF.

Senza un minimo di formazione, sarai sempre in balia di chi vuole venderti qualcosa.

2. Non tutti i prodotti finanziari sono uguali

Non esistono strumenti buoni o cattivi in assoluto: esistono strumenti adatti o inadatti al tuo profilo e ai tuoi obiettivi.

Chi ti dice che “questo investimento è sicuro” o “quest’altro è garantito” senza analizzare la tua situazione, ti sta trattando come un numero.

3. Perché gli ETF sono una scelta migliore

Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono strumenti semplici, trasparenti e a basso costo. Ti permettono di investire in modo diversificato senza pagare commissioni esagerate.

Rispetto ai fondi comuni, gli ETF hanno dei vantaggi enormi:

  • Costi di gestione molto più bassi;
  • Maggiore trasparenza su dove vanno investiti i tuoi soldi;
  • Possibilità di comprare e vendere facilmente come un’azione.

Non è un caso che ormai i grandi investitori privati e anche molte gestioni patrimoniali serie preferiscano gli ETF ai fondi tradizionali.

4. L’importanza della diversificazione

Diversificare è fondamentale. Vuol dire non mettere tutte le uova nello stesso paniere.

Quando investi, è importante distribuire il capitale su più strumenti, più settori, più aree geografiche. La diversificazione ti protegge dai rischi specifici e rende il tuo percorso più stabile.

Gli ETF sono strumenti ideali proprio per diversificare con pochi click.

Come investire?

Se sei una persona normale che vuole investire bene i suoi risparmi, devi:

  • Studiare un minimo per capire quello che fai;
  • Evitare prodotti costosi e complessi;
  • Preferire strumenti semplici, trasparenti e a basso costo come gli ETF;
  • Diversificare correttamente;
  • Avere pazienza e investire con una visione di lungo periodo.

Non servono magie, non servono “chiamate giuste” sui mercati. Serve disciplina, semplicità e coerenza.

La storia di Giampaolo ci insegna che affidarsi ciecamente al sistema è un errore.

Oggi più che mai è importante prendere in mano la gestione del proprio denaro, capire come muoversi, investire al meglio e soprattutto cercare di pensare in un’ottica di lungo periodo per ottenere i migliori rendimenti possibili.

Ecco alcune risorse che ti possono aiutare a muovere i primi passi nel mondo degli investimenti:

Ti auguro un buon proseguimento qui su Affari Miei!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
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