FAM Series Fineco: Ecco la Rassegna di Fondi Comuni di Investimento Fineco!

In quali fondi investire? Quali sono i portafogli migliori disponibili? Ecco l’eterno dilemma dell’investitore alle prime armi.

Difficile rispondere a questa domanda, ecco perché FinecoBank propone ai suoi clienti la FAM Series, una rassegna di migliori portafogli internazionali, single strategy, appositamente selezionati tra i comparti del fondo FAM.

Dunque, in questo approfondimento vedremo come si articola la proposta d’investimento, e se effettivamente i fondi prescelti hanno qualcosa in più rispetto a tanti altri strumenti simili, già recensiti sul mio blog.

Cominciamo.

Due parole su FinecoBank  

FinecoBank è principalmente nota per essere una banca diretta, multicanale e indipendente. Offre, in un unico conto, i normali servizi bancari e di credito, una sezione per il trading online e svariati prodotti di investimento per i clienti al dettaglio.

È anche leader nella consulenza finanziaria e nel collocamento di fondi comuni di investimento, che sono gestiti da Fineco Asset Management (società irlandese creata appositamente) in partnership con alcuni dei migliori gestori internazionali.

E ora vediamo i Fondi di investimento Fineco.

In cosa consiste la serie di fondi FAM

FAM Series è una selezione di portafogli appartenenti al “mega-fondo” FAM, un organismo di investimento collettivo del risparmio di diritto irlandese con struttura multi-comparto e multi-classe.

Puoi immaginarlo come un grosso contenitore che raccoglie al suo interno tanti fondi secondari (detti comparti), ognuno dei quali è gestito separatamente seguendo una strategia d’investimento distinta.

I fondi sono gestiti da Fineco Asset Management (FAM) o in delega di gestione ad alcune prestigiose case di investimento.

A loro volta, i comparti possono comprendere più classi di azioni, che si distinguono per il regime commissionale applicato, per le modalità di adesione e per la politica adottata quando si parla di proventi. Ma anche per il tipo di investitori a cui si rivolgono, investitori al dettaglio o professionali.

Tra i comparti FAM, FinecoBank ha selezionato un mix di portafogli – protetti, azionari, obbligazioni e bilanciati –, con diversi profili di rischio/rendimento e orizzonti temporali più o meno lunghi, per soddisfare un po’ tutte le esigenze.

Quale fondo scegliere

La scelta del fondo/comparto dipende da alcuni fattori che solo l’investitore può conoscere. Per cominciare, è fondamentale definire i propri obiettivi.

A cosa ti serve l’attività d’investimento in un fondo? A risparmiare; a costruire un capitale nel corso degli anni; a valorizzare una somma di denaro che già possiedi; per bilanciare il tuo portafoglio di attività finanziarie.

Differenti esigenze non possono che portare a differenti soluzioni.

Per esempio, chi mira a realizzare rendimenti apprezzabili sul lungo periodo dovrebbe scegliere un fondo azionario. Invece, chi desidera generare un rendimento periodico dovrebbe puntare a un fondo obbligazionario, che permette anche di fare un investimento meno rischioso.

Questo discorso è però semplicistico perché:

  • sappiamo che alcuni fondi azionari distribuiscono i dividendi;
  • sappiamo che ci sono azioni e azioni;
  • sappiamo che persino alcuni titoli obbligazionari sono considerati ad alto rendimento;
  • sappiamo anche che la maggior parte dei portafogli combina al suo interno asset delle due categorie, proprio per creare una strategia intermedia.

Insomma, la scelta è davvero complessa come appare, ma infatti bisogna considerare anche altri aspetti: la tua propensione al rischio; il tempo necessario per realizzare i tuoi obiettivi; la somma che vuoi investire; altre attività finanziarie hai in corso.

La scelta non è né casuale né scontata. Se non altro, Fineco offre soluzioni mirate, “single strategy”, proprio per agevolare il cliente nella scelta. Le proposte sono infatti suddivise nelle categorie che stiamo per analizzare.


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Investimento “protetto”

Il primo che analizzo è un fondo/comparto protetto, lo Smart Global Defence 2029 Fineco AM Fund.

Si tratta di un fondo che si prefigge lo scopo di fornire agli azionisti un dividendo in ogni data di pagamento dei dividendi, e cerca di proteggere il valore patrimoniale netto per azione del comparto, affinché equivalga al 100% del prezzo di offerta iniziale alla data di scadenza.

Il comparto investe in obbligazioni governative e/o societarie, con una preferenza per le obbligazioni governative Investment grade di emittenti aventi sede in qualunque paese e/o in Strumenti di debito Investment grade/non-Investment grade (includendo titoli di debito subordinato e non subordinato) emessi da istituti di credito autorizzati e/o societa’ di assicurazione autorizzati a svolgere la propria attività nell’Unione europea e/o nello Spazio economico europeo, nel Regno Unito o negli Stati Uniti.

Non ci sono costi di ingresso o di uscita dal fondo, e le commissioni di gestione ammontano allo 0,75%.

Fondi azionari 

Ovviamente, non possono mancare i comparti azionari. Alcuni di questi comparti distribuiscono anche i dividendi

In via generale, l’obiettivo dei fondi selezionati è mettere a punto delle strategie che permettano di generare una crescita apprezzabile del capitale sul medio-lungo periodo.

L’intervento del gestore permetterà a ciascun fondo di avvantaggiarsi delle migliori occasioni di rendimento che si presenteranno nei mercati globali, oppure nei mercati europei o in quello statunitense.

Questa tipologia di fondi è più indicata per investitori propensi alla volatilità, che hanno intenzione di investire su un orizzonte lungo e che hanno come obiettivo principale il rendimento.

Fondi obbligazionari

Ancora più ampia è la scelta di panieri obbligazionari. Non pensare che siano tutti rivolti a investitori prudenti, tra i comparti proposti trovi tranquillamente profili più rischiosi che permettono di fare un investimento più volatile e redditizio di quello che ti aspetti.

Guarda sempre l’Indicatore di rischio che misura il rapporto tra profitti e perdite potenziali; verifica sempre in quali attività finanziarie è impiegato il patrimonio del fondo.

Dovresti sapere, ormai, che i bond non sono tutti uguali; a seconda del tipo di emittente del debito e del rating di solvibilità dello stesso, possono esserci titoli più o meno profittevoli e rischiosi.

Si precisa, inoltre, che raramente i fondi obbligazionari investono esclusivamente in una sola tipologia di bond. È più probabile che nel portafoglio ci sia mix di titoli con durate variabili, sia di emittenti governativi che societari, e riferibili a diverse aree geografiche, inclusi i Mercati Emergenti

Potresti quindi ritrovarti con un investimento meno piatto del previsto.

Strategie bilanciate

L’ultima categoria è quella dei fondi bilanciati, definiti così perché presentano portafogli multi-asset che includono sia titoli azionari che titoli obbligazionari, in diverse percentuali.

Questi fondi sono teoricamente in grado di affrontare tutti gli scenari di mercato. L’asset allocation è dinamica e mutevole in maniera che possa assecondare le condizioni macro-economiche che via via si presentano.

Possiamo dire che, per loro natura, i fondi bilanciati non sono “né carne né pesce” perché all’interno hanno un po’ di questo e un po’ di quello.

L’obiettivo di questi fondi è di creare profili di rischio/rendimento intermedi, cioè a metà strada tra un investimento obbligazionario e uno azionario, che generalmente occupano i due estremi opposti della Scala di rischio/rendimento.

Quindi, un investitore che non è “né carne né pesce” perché ha esigenze mutevoli nel tempo, può trarre del beneficio nel lasciare maggiore libertà d’azione al gestore, che saprà modulare (si spera) l’investimento in base alle fasi economiche.

Come sottoscrivere i fondi

Passati in rassegna i comparti, è il momento di capire come avviene l’adesione.

L’adesione avviene mediante la sottoscrizione delle azioni di un comparto del fondo FAM, in quantità corrispondente alla cifra investita. Puoi aderire facendo un versamento unico, il PIC – seguito magari da eventuali versamenti aggiuntivi.

Oppure costruendo un piano di accumulo del capitale, il PAC, una modalità che ti permette di effettuare versamenti periodici di cifre minime, e così di mediare gli alti e bassi di mercato attraverso un investimento diluito nel tempo.

Puoi inoltre effettuare versamenti aggiuntivi per sfruttare particolari momenti di mercato, senza erodere la durata del piano.

Le modalità di disinvestimento sono altrettanto semplici. Puoi chiedere il rimborso delle tue azioni in qualsiasi momento, dandone comunicazione alla SGR.

Invece, la modalità di distribuzione di cedole e/o dividendi è regolata da ciascun fondo.

Allo stesso modo, le commissioni di ingresso, periodiche e di uscita, così come le eventuali commissioni di performance, sono diverse per ognuno. Trovi tutte queste indicazioni all’interno del documento informativo, il KID.

Fondi FAM di Fineco: Opinioni di Affari Miei

La rassegna dei fondi proposti da Fineco sarebbe fine a sé stessa se, per concludere, non ti spronassi a fare alcune riflessioni.

Chiaramente, non posso stabilire su due piedi quali fondi sono migliori, e se l’offerta FAM è più conveniente rispetto a tanti altri prodotti simili. Perché dico questo? Perché, di fatto, un fondo è solo uno strumento, più o meno utile in base all’uso che ne viene fatto.

Certo, conviene sempre cercare la proposta più economica ma non è che il discorso si riduca solo a quello, bisogna anche vedere se il tipo di gestione è efficiente.

Insomma, il discorso è talmente ampio e complesso che purtroppo non può essere liquidato in poche righe.

I fondi FAM, tra l’altro, sono in gestione a diverse case di asset managment tra le più importanti al mondo, quindi ti capiterà anche di incontrare approcci molto diversi.

Io non ho davvero motivi per sconsigliare i fondi Fineco rispetto a tanti altri, ma ho molti motivi per sconsigliare i fondi comuni di investimento nella loro totalità.


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Perché non conviene investire nei fondi comuni?

Ci sono numerose buone ragioni per non investire nei fondi comuni a gestione attiva e, sebbene il discorso sia molto articolato, possiamo ridurlo a pochi concetti chiari e semplici:

  • I costi complessivi sono spesso troppo alti, perché bisogna remunerare tutta la baracca fatta di collocatori e gestori. I tuoi rendimenti si riduco sensibilmente;
  • La gestione è poco trasparente e non priva di conflitti d’interesse. Di fatto, non sai nel dettaglio come e dove sono investiti i tuoi soldi e non sai per quale ragione. In altri termini, non sai in quale misura le scelte della SGR sono motivate da interessi economici;
  • Eccessiva complessità. Spesso i fondi sono strumenti complessi, più è articolata la composizione del portafoglio, più è dinamico lo stile di gestione, più diventa difficile capirci qualcosa;
  • Raramente la gestione attiva è davvero efficiente, raramente riesce a realizzare rendimenti sopra la media;
  • I fondi flessibili e bilanciati sono anche peggio, perché mescolano in un solo investimento strumenti diversi, e di volta in volta cambiano registro per cogliere in contropiede il mercato. Questo può sembrare un vantaggio ma riduce ulteriormente la tua capacità di comprensione. Ok che l’investimento è gestito ma la responsabilità dei tuoi soldi è solo tua.

Nel caso volessi approfondire questo discorso, e io ti invito a farlo, puoi leggere uno dei miei articoli più esaustivi al riguardo, in cui spiego gli 8 Motivi per Non Investire in Fondi Comuni.

Fondi in perdita, che fare?

Voglio dedicare ancora un paragrafo a un tema spinoso che so che preoccupa molti investitori: cosa fare quando i fondi perdono? Vendere o tenere?

Intanto sappi che non bisogna agire d’impulso, perché l’emotività è la peggior nemica degli investimenti.

Per questo ho una guida per te dedicata ai fondi che perdono: leggila per sapere cosa fare!

Conclusioni

Per concludere, scegli i tuoi investimenti molto attentamente. Sei libero di fare quello che vuoi, investire con i fondi FAM Fineco o con altri strumenti. Però devi sapere quello che fai, cioè quali sono i rischi e i limiti delle tue scelte.

Senza un’adeguata pianificazione e senza un minimo di formazione non andrai lontano, anzi, rischierai di fare molti errori inutili. Ecco perché consiglio sempre di studiare e formarsi un minimo.

La formazione è un investimento che fai per te stesso, che ti renderà libero di gestire i tuoi soldi nella maniera più idonea, senza lasciarti ammaliare da soluzioni facili, senza che siano gli altri a decidere per te.

Se non sai da dove iniziare può esserti di aiuto appoggiarti a queste risorse:

    Ti saluto e ti auguro buoni investimenti.


    Scopri che Investitore Sei

    Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

    >> Inizia Subito <<


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    Consulente Finanziario Indipendente e Co-Fondatrice di Affari Miei
    Si è avvicinata al mondo della finanza per passione co-fondando Affari Miei nel 2014. Oltre all'abilitazione per l'esercizio della professione ha approfondito i suoi studi seguendo seminari e master formativi in Wealth Management e Protezione Patrimoniale. Nel 2023 ha pubblicato il libro "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" scritto a quattro mani con Davide Marciano.

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