Il problema delle commissioni riguarda tutta l’industria generale perché nessuno può regalare i propri servizi: quelle delle banche sono molto più elevate ma anche quelle di MoneyFarm, come tutti i gestori patrimoniali, sono ancorate al patrimonio investito.
Qualche anno fa erano più basse ma negli ultimi anni sono aumentate progressivamente soprattutto per scoraggiare i piccoli investitori o per portare le persone a depositare di più: una scelta di mercato legittima per una piattaforma che vuole aumentare le masse gestite.
Se hai una cifra compresa tra 0 e 50 mila euro, tuttavia, questo può essere un problema perché rischi di pagare troppo in proporzione al capitale.
Se possiedi pochissimi capitali (meno di 20 mila euro per dare un’idea) dubito che troverai un gestore disposto a prendersi carico dei tuoi soldi con commissioni “oneste”.
Anzi, mi spiego meglio:
là fuori troverai una fila immensa di consulenti, assicuratori e impiegati di banca che vogliono venderti qualsiasi cosa ma il 99% dei loro prodotti è sovente inadeguato per te.
Moneyfarm è molto al di sopra di quel livello ed è assai più trasparente e onesta come piattaforma ma, per cifre basse, è da scartare a causa di commissioni volutamente – a mio avviso – alte per scoraggiarti ad investire con loro.
Con un patrimonio di dimensioni limitate ti conviene continuare a risparmiare, eventualmente proteggerti con un conto deposito ed acquistare formazione per migliorare.
Lo so, se ti stai approcciando ora agli investimenti stai guardando tutti i prodotti che puoi acquistare e ti suona strano che qualcuno ti dice che prima di agire è necessario imparare.
Ci siamo passati tutti, se hai voglia di approfondire ti consiglio di scaricare il report gratuito sugli ETF di Affari Miei in cui ti parlo dei rischi che corri se investi senza obiettivi e ti mostro le opportunità che puoi cogliere.