GenerAzione Previdente, il PIP Proposto da Generali. Caratteristiche e Opinioni

Stai cercando un investimento mirato per la tua pensione? Il PIP GenerAzione Previdente di Generali potrebbe fare al caso tuo.

I fondi pensione e i piani individuali pensionistici sono sicuramente le soluzioni più ovvie per chi ha esigenze previdenziali, ma ogni prodotto va analizzato singolarmente perché potrebbe nascondere svantaggi inaspettati.

Oggi infatti vedremo insieme le caratteristiche, i costi, i rischi, i vantaggi e gli svantaggi di questo prodotto e, al termine della recensione, potrai anche leggere le mie opinioni circa la previdenza complementare.

Cominciamo!

Due parole su Generali Italia  

Inizio sempre le recensioni con una piccola presentazione della compagnia d’assicurazione di turno, perché devi essere certo della solidità e integrità di chi custodirà i tuoi risparmi per molti anni.

Cosa possiamo dire di Generali? Anzitutto che ha una storia lunga quasi due secoli: è stata fondata a Trieste nel 1831 e da allora è cresciuta parecchio fino a diventare una delle principali realtà assicurative in Europa e nel mondo – è presente in oltre 60 paesi, con 76 mila dipendenti e 55 milioni di clienti.

Solo in Italia, Generali rappresenta circa il 15% del mercato assicurativo, l’offerta di servizi copre tutti i settori chiave: previdenza, protezione, investimento e risparmio. Sicuramente il Gruppo è solido ed è tra i migliori del settore.

Generazione Previdente è un investimento sicuro?

Senza dubbio Generali è un istituto solido e sicuro, ma possiamo dire lo stesso del prodotto che stiamo per analizzare?

In primis diciamo che quando si parla di investimenti, la sicurezza è relativa.

Se aderisci a questo PIP sappi che i tuoi risparmi entrano a far parte del patrimonio del fondo, che ha l’obiettivo di custodire il capitale ma soprattutto di aumentarne o almeno preservarne il valore nel tempo.

I risparmi sono perciò raccolti in più comparti d’investimento liberamente scelti da ogni cliente – chi sceglie il comparto azionario mira a rendimenti potenzialmente elevati ma accetta rischi maggiori, chi opta invece per i comparti più prudenti non elimina certo i rischi ma avrà un investimento più tranquillo e con meno sorprese.

Quindi, l’investimento non è privo di rischi (anche perché non esistono investimenti privi di rischi) ma puoi adattarlo alle tue esigenze di risparmiatore.


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Ecco le caratteristiche di GenerAzione Previdente

GenerAzione Previdente è un piano individuale pensionistico che ti aiuta a costruire in modo flessibile la pensione di domani ad integrazione di quella pubblica, versando ogni anno la cifra più adatta alle tue esigenze, e se sei un lavoratore dipendente puoi contribuire versando il flusso del TFR.

Ho scritto un articolo apposta in merito a dove sia meglio destinarlo, se al fondo pensione o se lasciarlo in azienda, dagli un’occhiata.

Potrai scegliere tra 4 percorsi finanziari, basati su fondi interni ESG e inoltre potrai anche scegliere un percorso che ti offrirà la possibilità di ottimizzare l’investimento.

Questo prodotto ti permette anche di beneficiare di importanti vantaggi fiscali, risparmiando sulle tue tasse, durante la fase di accumulo e una volta raggiunto il momento del pensionamento.

Le linee di investimento

Come ti anticipavo prima, potrai scegliere tra differenti linee di investimento:

  • Fondo interno Generali Azione Sostenibile: si tratta di un comparto azionario adatto per chi ha un orizzonte temporale lungo oltre 15 anni dal pensionamento. La gestione, prevalentemente destinata a chi ha una propensione al rischio media, ha come obiettivo la crescita del capitale investito in un orizzonte temporale lungo attraverso l’investimento nei mercati azionari globali;
  • Fondo Interno Generali Scelta Sostenibile: questo comparto è invece adatto per chi ha un orizzonte temporale medio/lungo, tra 10 e 15 anni dal pensionamento, e la categoria del comparto è bilanciato flessibile. Si tratta di un investimento pensato per chi ha una propensione al rischio medio/bassa, infatti il portafoglio è investito per il 40% in obbligazioni e per il 60% in azioni;
  • Fondo Interno Generali Obiettivo Protezione: anche questo comparto è bilanciato flessibile, anche se in questo caso propende di più per l’investimento obbligazionario, che occupa quasi il 90% del portafoglio, contro un 10% azionario. La gestione è destinata a chi ha una propensione al rischio medio/bassa, con un obiettivo la crescita del capitale investito in un orizzonte temporale medio e la protezione di almeno l’85% del valore massimo raggiunto dal fondo dalla data di lancio;
  • Gestione Separata Gesav Global: qui siamo nella gestione separata, quindi si tratta di un comparto garantito. La politica di gestione adottata mira al mantenimento del potere di acquisto del capitale investito. Questa tipologia di comparto è adatta a chi ha un orizzonte temporale medio, con un orizzonte temporale tra i 5 e i 10 anni.

Quando riceverai i soldi

Quando maturi i requisiti di accesso alla pensione obbligatoria hai finalmente diritto a percepire anche la pensione complementare, in forma di rendita vitalizia o di capitale (limitatamente al 50% del totale maturato).

Se si sceglie la rendita questa può essere immediata, cioè erogata in rate per il resto della durata della tua vita, oppure reversibile, in caso di decesso (so che non è una bella immagine) una percentuale stabilita verrà corrisposta ai beneficiari designati. Esistono poi altre opzioni che puoi leggere sulla documentazione specifica.

Se però durante la fase di accumulo hai bisogno di liquidità per spese sanitarie gravi, acquisto della prima casa o altre esigenze personali eccezionali, puoi fare richiesta di parziali anticipazioni della prestazione, nei limiti previsti dal regolamento.

In situazioni lavorative gravi, come il sopraggiungere di uno stato di disoccupazione con conseguente cessazione dell’attività lavorativa, si può invece attingere anticipatamente al proprio capitale grazie alla rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) che prevede dei versamenti rateali erogati fino al conseguimento dell’età pensionabile.

I costi del PIP

Vediamo adesso la parte più importante, ovvero quella dei costi.

Non ci sono spese di adesione da sostenere, anche se va pagato il 4,50% dei contributi dell’aderente, dei contributi del datore di lavoro, dei contributi da trattenuta sullo stipendio e del contributo TFR. Tali spese sono prelevate all’atto di ciascun versamento.

Abbiamo poi i costi di gestione, che sono differenti per ogni comparto:

  • Generali Azione Sostenibile: 1,90% del patrimonio su base annua;
  • Generali Scelta Sostenibile: 1,65% del patrimonio su base annua;
  • Generali Obiettivo Protezione: 1,45% del patrimonio su base annua;
  • Gesav Global: 1,30% trattenuto dal rendimento annuo della gestione.

Qualora il rendimento della gestione separata sia pari o superiore al 4,10% ed inferiore al 4,20% (intervallo di rendimento), il valore trattenuto sopra definito è incrementato di 0,02 punti percentuali assoluti. Per ogni ulteriore uguale intervallo di rendimento di un decimo di punto percentuale tale valore si incrementa in eguale misura.

Per quanto riguarda le spese per anticipazione, trasferimento, riscatto e riallocazione non sono previste.

Per riallocare la propria posizione, ovvero per effettuare uno switch, si pagherà 60€, mentre saranno 20€ una tantum i soldi da versare per ottenere la RITA (rendita integrativa temporanea anticipata).

Riscatto e trasferimento 

Vediamo adesso quali sono le condizioni per poter riscattare la posizione pensionistica maturata prima del tempo:

  • Puoi chiedere il riscatto parziale, fino al 50%, in caso di mobilità, cassa integrazione o cessazione dell’attività lavorativa che comporta l’inoccupazione per un periodo compreso tra i 12 e i 48 mesi;
  • Puoi chiedere il riscatto totale se si verifica l’invalidità permanente (altra brutta immagine, lo so, scusami) che compromette o annulla l’attività lavorativa;
  • Puoi riscattare totalmente la posizione individuale e trasferirla ad un’altra forma pensionistica complementare se sono trascorsi almeno 2 anni di permanenza nel Fondo.

I vantaggi fiscali

I tanto chiacchierati vantaggi fiscali della previdenza complementare, in cosa consistono?

Le forme pensionistiche complementari godono in effetti di un regime fiscale di favore che consiste principalmente nella deducibilità dei contributi versati dal reddito complessivo, fino a 5.164,57 € annui.

Nel calcolo del limite non viene considerato il flusso del TFR conferito, mentre va incluso il contributo eventualmente versato dal datore di lavoro. In caso di iscrizione a più forme complementari, nel calcolo della deduzione si deve tener conto del totale delle somme che vengono annualmente accantonate.

A tal proposito ti consiglio di leggere l’articolo di Affari Miei: Come Pagare Meno Tasse Sfruttando i Fondi Pensione”.


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GenerAzione Previdenza: Opinioni di Affari Miei

Per concludere, conviene il PIP di Generali?

Come spesso succede, non esiste una risposta valida per tutti, dipende da quelle che sono le esigenze del risparmiatore, soprattutto per quanto riguarda la parte relativa ai costi e alle prospettive di rendimento.

Alla fine la cosa migliore è fare un confronto diretto tra questo prodotto e altre forme di previdenza complementare.

Siccome io personalmente investo i miei risparmi in altri modi, ovvero senza appoggiarmi a prodotti impacchettati che mischiano un po’ di questo e un po’ di quello, e soprattutto investo dove sono io a gestire i miei soldi, voglio anche darti degli spunti alternativi…

Infatti, sappi che è possibile integrare la pensione anche in altri modi, senza per forza doversi affidare a un prodotto simile.

Può benissimo bastare un’attività di investimento che fai tu stesso occupandoti direttamente della gestione dei tuoi soldi, con l’obiettivo di arrivare ad avere una rendita congrua per quando sarai anziano.

Previdenza complementare, i pro e i contro

Sicuramente ci sono persone a cui un fondo pensione conviene, sia per i vantaggi fiscali, che rendono questo tipo di prodotto migliore rispetto ad una normale polizza vita destinata al risparmio, ma anche per la comodità del risparmio gestito, che ti permette di dimenticare il tuo investimento per degli anni, pazienza i costi di gestione, se uno ha i soldi da spendere…

Ma ci sono anche tanti altri risparmiatori che invece si dirigono verso questa soluzione solo per mancanza di prospettive diverse. I costi, i vincoli e la mancanza di controllo sull’investimento sono aspetti di grande rilevanza, dipende dal punto di vista.

Nel decidere bisogna tenere presente tutti questi punti. Per aiutarti ho dedicato un articolo intero all’argomento: “La pensione integrativa, conviene?”

Conclusioni 

Fondo pensione Generali Global di Generali Italia: abbiamo analizzato nel complesso questa offerta, ora spetta a te fare la scelta migliore per il tuo futuro, e non posso certo sapere io qual è, l’unica cosa che posso continuare a fare per i miei lettori e offrire contenuti di qualità che li aiutino a crescere finanziariamente!

Se ti serve acquisire una strategia per risparmiare e investire, alla tua portata, comincia a leggere le guide personalizzate di Affari Miei:

A presto!


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Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

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