Pensione Integrativa Intesa San Paolo: Cosa Offre e Perché Sceglierla

La premessa che spinge le banche a invitare i clienti a prendere in considerazione la pensione integrativa è l’evidente crisi pensionistica in cui l’Itala sprofonda da anni. Non sappiamo quando andremo in pensione e soprattutto a quanto ammonterà la pensione. Per questo oggi ti parlo della pensione integrativa Intesa San Paolo, una delle tantissime offerte che trovi sul mercato alla voce fondi pensione.

Approfondiamo insieme l’offerta in ambito di pensione integrativa di Intesa San Paolo e valutiamo pro e contro di questa tipologia di prodotto.

Buona lettura!

Una rapida presentazione su Intesa SanPaolo

Non penso ci sia bisogno di presentazioni: Intesa Sanpaolo è un gruppo bancario nato dalla fusione di Banca Intesa e Sanpaolo IMI, ossia due realtà bancarie del nostro Paese, le quali erano caratterizzate da valori comuni.

Per questo si sono aggregate unite per condividere i valori e la mission, in modo da offrire un servizio più completo alle famiglie e per partecipare allo sviluppo delle imprese.

Questo istituto si colloca tra i primi gruppi bancari dell’eurozona e si occupa di retail, corporate e wealth management.

Pensione integrativa Intesa San Paolo: è sicura?

La pensione integrativa di Intesa San Paolo ti garantisce sicurezza, in quanto prevede la garanzia di restituzione dei contributi investiti, a prescindere dai risultati di gestione, in caso di:

  • Prestazione pensionistica complementare;
  • Riscatto per decesso;
  • Riscatto per invalidità permanente oltre il 66%;
  • Riscatto per inoccupazione per un periodo superiore a 48 mesi.

Inoltre, Banca Intesa San Paolo risulta essere una banca solida con il coefficiente CET1 ratio a regime e pari al 14,9%.

Le soluzioni di Intesa SanPaolo

Pensione integrativa Intesa San Paolo ha forme pensionistiche individuali e collettive.

Quelle individuali sono:

  • Il Mio Domani: fondo pensione aperto, rivolto a chi vuole costruire una pensione integrativa attraverso versamenti periodici fiscalmente agevolati (anche solo TFR);
  • Il Mio Futuro: piano individuale per costruire la pensione integrativa attraverso versamenti periodici agevolati;
  • Giustiniano: fondo pensione aperto per chi vuole integrare la pensione pubblica con una soluzione personalizzabile;
  • Previdsystem: fondo pensione per chi vuole integrare la pensione pubblica con una soluzione flessibile e agevolata.

Quelle collettive sono:

  • Il Mio Domani Collettive: fondo pensione aperto per le aziende che vogliono realizzare un piano pensionistico aziendale per i propri dipendenti, con adesione mediante accordi collettivi nazionali;
  • Giustiniano Collettive: altro fondo pensione per le aziende che vogliono realizzare piani integrativi per i propri lavoratori;
  • Previdsystem Collettive: piano pensione aziende con 5 linee di gestione;
  • Fondo pensione aperto UBI previdenza collettive: un fondo ad adesione collettiva chiuso alla raccolta di nuove convenzioni ma aperto alla possibilità di aderire alle convenzioni in essere.

Vediamo adesso una per una tutte le caratteristiche dei vari fondi pensione o PIP, partendo dalle forme individuali.


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Il mio domani

Con il Mio Domani:

  • deduci i contributi fino a un massimo di 5.164, 57 euro all’anno;
  • ti affidi alla gestione Life Cycle o decidi autonomamente la tipologia di investimento;
  • quando maturi il diritto alla pensione pubblica, ti verrà erogata la pensione integrativa;
  • versamenti liberi, modificabili e possono essere sospesi nel tempo;
  • i dipendenti privati possono destinarvi anche il TFR maturando
  • pensione integrativa erogata al maturare del diritto alla pensione obbligatoria, con l’unico vincolo di permanenza minima di 5 anni a forme di previdenza complementare;
  • possibilità di proseguire la partecipazione e dedurre i versamenti oltre il raggiungimento dei requisiti per pensionamento;
  • durante il periodo di accumulo, è possibile richiedere anticipazioni o riscatti;
  • la posizione è liquidata a eredi o beneficiari in caso di morte durante il periodo di accumulo, e anche durante l’erogazione della pensione integrativa.

Il Mio Domani ti offre il Percorso Life Cycle che include l’investimento della posizione pensionistica. Una modalità pensata in funzione dell’orizzonte temporale mancante alla pensione pubblica, attraverso l’utilizzo di distinte linee di investimento e successivi spostamenti sulle linee meno rischiose all’avvicinarsi del pensionamento.

Oppure ti è possibile scegliere in alternativa il profilo d’investimento, assegnando i versamenti e la posizione pensionistica su una o più linee:

  • Linea Lungo Termine: medio lungo periodo (tra 10 e 15 anni), profilo di rischio alto;
  • Linea Medio Termine: medio periodo (tra 5 e 10 anni) e profilo di rischio medio alto;
  • Linea Breve Termine: breve periodo (fino a 5 anni) e profilo di rischio basso;
  • Linea TFR: medio periodo (da 5 a 10 anni) e profilo di rischio medio basso.

Tutte le linee si trovano anche ESG, ovvero con investimenti che strizzano l’occhio alle tematiche ambientali, sociali e di corporate governance.

La linea TFR inoltre prevede la garanzia di restituzione dei contributi investiti, a prescindere dai risultati di gestione, in caso di riscatto per decesso o per invalidità permanente oltre il 66%, per inoccupazione per un periodo superiore a 48 mesi o in caso di prestazione pensionistica complementare.

Il Mio domani: costi

Ecco la voce spese:

  • Spese di adesione: non previste;
  • Spese in caso di contributi versati con importo complessivo di 50€: nessuna;
  • Spese in caso di contributi versati con importo complessivo di almeno 50€ e massimo 300€: 30€;
  • Spese in caso di contributi versati con importo complessivo uguale o superiore a 500€: 50€;
  • Spese indirettamente a carico dell’aderente facenti parte delle spese di gestione (prelevate mensilmente):
    • Linea Lungo Termine: 1,40% dal patrimonio su base annua   
    • Linea Medio Termine: 1,20% dal patrimonio su base annua   
    • Linea Breve Termine: 0,90% dal patrimonio su base annua   
    • Linea Lungo Termine ESG: 1,40% dal patrimonio su base annua   
    • Linea Medio Termine ESG: 1,20% dal patrimonio su base annua   
    • Linea Breve Termine ESG: 0,90% dal patrimonio su base annua   
    • Linea TFR: 1,00% dal patrimonio su base annua.   

Spese da sostenere per l’esercizio di prerogative individuali:

  • Trasferimento e riscatto totale: € 50,00 in unica soluzione;
  • Rendita integrativa temporanea anticipata (RITA): € 20,00 in unica soluzione;
  • Prelevate su ciascuna rata di rendita erogata: € 2,00.

Il mio futuro

Prodotto flessibile che permette di affidarsi alla gestione Life Cycle oppure di scegliere l’impiego del proprio capitale tra 3 linee di investimento.

  • versamenti liberi, modificabili e possono essere sospesi nel tempo;
  • i dipendenti privati possono destinarvi anche il TFR, o solo quello;
  • la pensione integrativa erogata al maturare del diritto alla pensione pubblica, con vincolo di permanenza minima di 5 anni;
  • possibilità di proseguire la partecipazione e dedurre i versamenti oltre il raggiungimento dei requisiti pensionamento;
  • anticipazioni o riscatti;
  • la posizione è liquidata a eredi o Beneficiari in caso di morte durante il periodo di accumulo e anche durante l’erogazione della pensione integrativa.

Se non vuoi affidarti all’opzione life cycle invece puoi optare per due diverse proposte di investimento:

  • Lungo Termine e Medio Termine: nelle quali i contributi confluiscono rispettivamente negli omonimi Fondi Interni di tipo flessibile, con stile di gestione attivo che permettono di affrontare la ciclicità dei mercati finanziari modulando dinamicamente la componente monetaria, obbligazionaria ed azionaria degli investimenti;
  • Breve Termine: nella quale i contributi confluiscono all’interno della Gestione Separata “EV Previ”.

    Il mio futuro: costi

    Ecco quali sono i costi. Partiamo dalla voce più importante, ossia quella legata alla gestione, da considerare perchè erode il nostro capitale.

    La commissione di gestione è pari ad una percentuale espressa su base annuale del patrimonio netto del fondo. Essa viene calcolata con cadenza settimanale nel giorno di valorizzazione delle quote e viene poi prelevata dal patrimonio netto del fondo con cadenza trimestrale.

    • Per il fondo interno lungo termine: 1,70%;
    • Per il fondo tnterno medio termine: 1,40%.

    Vi è poi una commissione di performance su base dell’anno solare: è infatti previsto un costo pari al 20% della differenza (overperformance), se positiva, tra l’incremento percentuale registrato sulla quota all’ultima data di valorizzazione del fondo dell’anno solare corrente. Tale valore si calcola sulla base della clausola High Water Mark (che stabilisce che la commissione di perfomance che il gestore addebita al fondo deve essere calcolata considerando non solo sui rendimenti positivi, ma anche su eventuali perdite pregresse).

    E’ prevista infine una commissione annua di gestione prelevata dal rendimento e pari alla somma di una componente fissa di 1,30% e una componente variabile pari al 20% della parte di rendimento della gestione separata eventualmente eccedente il 3,5%.

    Vediamo gli altri costi del fondo:

    • Zero spese di adesione;
    • Importo fisso prelevato sul primo contributo di ogni anno solare;
    • In caso di contributi, versati nel medesimo anno, di importo complessivo superiore o uguale a € 300,00: € 50,00;
    • In caso di contributi, versati nel medesimo anno, di importo complessivo superiore o uguale a € 50,00 e inferiore a € 300,00: € 30,00;
    • In caso di contributi, versati nel medesimo anno solare, di importo complessivo inferiore a € 50: € 0,00;
    • Trasferimento: € 50,00;
    • Riscatto totale: € 50,00
    • Rendita integrative temporanea anticipata (RITA): In cifra fissa, 50,00 euro.

    Giustiniano

    Fondo Pensione Aperto rivolto a chi vuole costruire una pensione integrativa, attraverso versamenti personali e/o del TFR. Riservato ai clienti di Cassa di Risparmio di Ravenna, Banca di Imola, Banco di Lucca e del Tirreno.

    Troviamo cinque linee di gestioni finanziarie differenziate:

    • Giustiniano Monetaria: orizzonte temporale di breve periodo (fino a 5 anni) e profilo di rischio basso;
    • Giustiniano Obbligazionaria: orizzonte temporale di medio periodo (da 5 a 10 anni) e profilo di rischio medio;
    • Giustiniano TFR+: orizzonte temporale di medio periodo (da 5 a 10 anni) e profilo di rischio medio-basso. Tale gestione prevede una garanzia di restituzione del capitale investito al verificarsi di determinati eventi;
    • Giustiniano Bilanciata: orizzonte temporale di medio-lungo periodo (da 10 a 15 anni) e profilo di rischio medio-alto;
    • Giustiniano Azionaria: orizzonte temporale di lungo periodo (oltre 15 anni) e profilo di rischio alto.

    La linea TFR+ inoltre prevede la garanzia di restituzione dei contributi investiti, a prescindere dai risultati di gestione in caso di:

    • prestazione pensionistica complementare;
    • riscatto per decesso;
    • riscatto per invalidità permanente oltre il 66%;
    • riscatto per inoccupazione per un periodo superiore a 48 mesi.

    Giustiniano: costi

    Ecco anche questa volta la voce dei costi:

    • Nessuna imposta di bollo;
    • Spese di adesione € 13,00;
    • Spese da sostenere durante la fase di accumulo direttamente a carico dell’aderente € 18,59;
    • € 20,00 in caso di Anticipazione, Trasferimento, Riscatto.

    Per quanto riguarda le rendite indirettamente a carico dell’aderente (differenziata per comparto):

    • Giustiniano Monetaria: 0,57%;
    • Giustiniano Obbligazionaria: 0,66%;
    • Giustiniano Tfr+: 0,66%;
    • Giustiniano Bilanciata: 1,05%;
    • Giustiniano Azionaria: 1,35%.

    Infine, ecco l’indicatore sintetico dei costi: questa voce rappresenta il costo annuo, in percentuale, della posizione individuale maturata, valore calcolato facendo riferimento a un aderente-tipo che versa un contributo annuo di 2.500 euro e ipotizzando un tasso di rendimento annuo del 4%.

    Qui trovi allegata la tabella dei costi in questione.

    PrevidSystem

    Per lavoratori autonomi e dipendenti, persone che non svolgono attività lavorativa, ma che desiderano accantonare risorse per una pensione integrativa. Ti offre flessibilità nei versamenti e puoi dedurre fino a un massimo di 5.146,57 euro annui.

    Troviamo anche in questi caso 5 gestioni finanziarie:

    • Crescita Prudente: orizzonte temporale di breve periodo (fino a 5 anni) e profilo di rischio basso;
    • Crescita Dinamica: orizzonte temporale di medio periodo (da 5 a 10 anni) e profilo di rischio medio;
    • TFR+: orizzonte temporale di medio periodo (da 5 a 10 anni) e profilo di rischio medio-basso. Tale gestione prevede una garanzia di rendimento minimo sul capitale investito al verificarsi di determinati eventi;
    • Accumulazione Bilanciata: orizzonte temporale di medio-lungo periodo (da 10 a 15 anni) e profilo di rischio medio-alto;
    • Rivalutazione Azionaria: orizzonte temporale di lungo periodo (oltre 15 anni) e profilo di rischio alto.

    Se vuoi approfondire ulteriormente questo fondo pensione, puoi leggere qui.

    PrevidSystem: costi

    In questo caso, troviamo gli stessi costi di Giustiniano, ad eccezione delle spese di adesione: € 15,00 e delle spese da sostenere durante la fase di accumulo (€ 13,94 all’anno).

    Le commissioni ordinarie ammontano a:

    • TFR+: 0,80%;
    • Crescita Prudente: 0,80%;
    • Crescita Dinamica: 0,90%;
    • Accumulazione Bilanciata: 1,05%
    • Rivalutazione Azionaria: 1,35%;
    • Commissione di incentivo: 20%.

    E qui di seguito, puoi leggere l’ISC:

    Passiamo adesso alle caratteristiche delle forme collettive.


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    Il mio domani collettive

    Il mio domani collettive permette sia all’azienda che ai dipendenti che aderiscono di beneficiare di vantaggi fiscali e contributivi e l’azienda non deve più occuparsi di rivalutare il TFR degli aderenti. Si può scegliere il profilo di investimento tra:

    • Linea Lungo termine;
    • Linea Medio Termine;
    • Linea Breve Termine;
    • Linea TFR.

    Vi è anche qui l’opzione life cycle, che investe in comparti flessibili.

    Per le aziende vi è:

    • Deducibilità totale dal reddito d’impresa dei contributi a carico dell’azienda;
    • Deducibilità fiscale del 4% (6% per le aziende con meno di 50 dipendenti) calcolata sulla base dell’importo di TFR versato ai fondi pensione;
    • Esonero del versamento del contributo al fondo di garanzia del TFR pari allo 0,20% della retribuzione annua lorda del dipendente;
    • Esonero dall’obbligo di rivalutazione obbligatoria della quota del TFR destinata al fondo
    • Riduzione del costo del lavoro (cosiddetti “oneri impropri”);
    • Gestione amministrativa del personale più snella e meno onerosa;
    • Applicativo Web dedicato per la gestione amministrativa dei versamenti di contributi e TFR.

    Giustiniano Collettive

    Soluzione di welfare per le aziende attente ai bisogni di integrazione pensionistica dei propri lavoratori, basata su un accordo collettivo aziendale.

    Per le aziende

    Per quanto riguarda le imprese, troviamo queste caratteristiche.

    • Deducibilità totale dal reddito d’impresa dei contributi a carico dell’azienda;
    • Deducibilità fiscale del 4% (6% per le aziende con meno di 50 dipendenti);
    • Esonero del versamento del contributo al fondo di garanzia del TFR;
    • Esonero dall’obbligo di rivalutazione obbligatoria della quota del TFR destinata al fondo;
    • Riduzione del costo del lavoro (cd. oneri impropri)

    Per i dipendenti

    Nel caso dei dipendenti, invece:

    • Beneficio del contributo del datore di lavoro;
    • Deducibilità dal reddito dei contributi propri e datoriali fino a 5.164,57 € annui
    • Tassazione dei rendimenti al 20%;
    • Tassazione della prestazione pensionistica inferiore rispetto a quella applicata al TFR lasciato in azienda;
    • Versamenti contributivi e relative deduzioni fiscali effettuati direttamente dall’azienda in busta paga;
    • Anticipazioni richiedibili per un maggior numero di eventi e per importi più alti rispetto alle anticipazioni previste per il TFR lasciato in azienda.

    Previdsystem Collettive

    Questa è l’altra soluzione di welfare aziendale offerta da Banca Intesa San Paolo.

    • L’adesione collettiva al fondo pensione consente al dipendente che aderisce di poter sfruttare tre leve per costruire una valida integrazione della pensione pubblica: TFR + Contributo del lavoratore + Contributo dell’azienda;
    • L’accordo aziendale definisce sia la misura del contributo aziendale sia la misura minima del contributo a carico del lavoratore necessaria per ottenere il contributo aziendale se previsto.

    Possiamo scegliere tra cinque distinte gestioni finanziarie differenziate per obiettivo di rendimento e profilo di rischio.

    • Crescita Prudente: orizzonte temporale di breve periodo e profilo di rischio basso;
    • Crescita Dinamica: orizzonte temporale di medio periodo (da 5 a 10 anni) e profilo di rischio medio;
    • TFR+: orizzonte temporale di medio periodo) e profilo di rischio medio-basso;
    • Accumulazione Bilanciata: orizzonte temporale di medio-lungo periodo (da 10 a 15 anni) e profilo di rischio medio-alto;
    • Rivalutazione Azionaria: orizzonte temporale di lungo periodo e profilo di rischio alto.

    Fondo pensione aperto UBI Previdenza Collettiva

    Si tratta di un fondo pensione aperto, che è chiuso alla raccolta di nuove convenzioni, ma rimane comunque la possibilità di aderire alle convenzioni in essere sottoscritte con la compagnia.

    Stiamo parlando di un piano di previdenza complementare che consenti di pensare al proprio futuro accantonando una rendita che andrà appunto a integrare la pensione.

    Il fondo in questione è composto da 6 comparti tra i quali è possibile scegliere in base agli obiettivi personali di investimento, alla propensione al rischio e all’orizzonte temporale:

    • Capitale Sicuro;
    • Capitale Garantito (Comparto chiuso alle nuove adesioni a partire da luglio 2019);
    • Capitale Prudente;
    • Capitale Moderato;
    • Capitale Dinamico;
    • Capitale Aggressivo.

    Si può recedere anticipatamente?

    Per quanto riguarda le forme di recesso, Il Mio Domani dà la possibilità di chiedere il trasferimento e il riscatto della posizione individuale per trasferirla a un’altra forma pensionistica complementare, ma solo se sono trascorsi minimo 2 anni di partecipazione al fondo.

    L’aderente, prima del periodo minimo di permanenza (in questo caso specifico è 2 anni) può anche trasferire la posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica complementare, ma deve accedere a questa in relazione alla nuova attività lavorativa;.

    Inoltre si può riscattare il 50% della posizione individuale maturata, ma solo in caso di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48 mesi, ovvero in caso di ricorso da parte del datore di lavoro a procedure di mobilità, cassa integrazione guadagni, ordinaria o straordinaria.

    Il riscatto dell’intera posizione individuale maturata può essere attuato solo in caso di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo o a seguito di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi.

    Un’altra circostanza potrebbe essere rappresentata dal decesso dell’aderente prima dell’esercizio del diritto alla prestazione pensionistica. A quel punto la posizione individuale è riscattata dagli eredi, ovvero dai diversi beneficiari designati dallo stesso.

    In mancanza di tali soggetti, la posizione individuale resta acquisita al fondo.

    Mentre, per quanto riguarda la possibilità di un’anticipazione della posizione individuale maturata si può richiedere in qualsiasi momento, ma per un importo non superiore al 75% e soltanto per alcune motivazioni valide come le spese sanitarie conseguenti a situazioni gravissime attinenti a sé, al coniuge o ai figli, per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche.

    Oppure se sono trascorsi otto anni di iscrizione a forme pensionistiche complementari, per un importo non superiore al 75%, per l’acquisto della prima casa di abitazione, per sé o per i figli, per la realizzazione, sulla prima casa di abitazione, degli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia.

    Un’altra circostanza in cui si può chiedere l’anticipazione è quella che prevede un importo non superiore al 30%, per la soddisfazione di ulteriori esigenze.

    Ora vediamo quali sono le condizioni per Il Mio Futuro. Anche in questo caso l’aderente può trasferire la posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica complementare decorso un periodo minimo di due anni.

    È possibile riscattare il 50% della posizione individuale maturata, in caso di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48 mesi.

    Solo l’invalidità permanente permette di riscattare l’intera posizione individuale maturata.

    Anche con Il Mio Futuro in caso di decesso dell’aderente prima dell’esercizio del diritto alla prestazione pensionistica, la posizione individuale è riscattata dagli eredi.

    Le anticipazioni possono essere richieste in qualsiasi momento, per un importo non superiore al 75% per spese sanitarie, acquisto prima casa o per interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro o risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Solo dopo otto anni di iscrizione al fondo pensione.

    Anche in caso di modifiche che complessivamente comportino un peggioramento rilevante delle condizioni economiche del PIP e le politiche di investimento, l’aderente può trasferire la posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica complementare prima che siano passati i due anni dall’iscrizione.

    Per quanto riguarda Giustiniano l’aderente può trasferire la posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica complementare dopo un periodo minimo di due anni. Prima del periodo minimo di permanenza può riscattare il 50% della posizione individuale maturata, in caso di cessazione dell’attività lavorativa.

    L’intera posizione individuale maturata può essere riscattata solo in caso di invalidità permanente. In caso di decesso, anche con il piano Giustiniano, la posizione individuale è riscattata dagli eredi, se presenti.

    Si ha diritto al prelievo di una somma superiore al 75% solo per spese sanitarie, acquisto prima casa e ristrutturazione, dopo otto anni di iscrizione a forme pensionistiche complementari. Mentre, si può ottenere un importo non superiore al 30%, per la soddisfazione di ulteriori sue esigenze.

    Infine, le condizioni di recesso, riscatto e anticipazioni riferite al piano PrevidSystem prevedono il trasferimento della posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica complementare, sempre dopo un periodo minimo di due anni.

    L’aderente, anche prima del periodo minimo di permanenza, può trasferire la posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica complementare, alla quale acceda in relazione alla nuova attività lavorativa.

    Il riscatto del 50% può essere richiesto in caso di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore ai 48 mesi.

    L’intera posizione individuale maturata può essere riscattata solo in caso di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro.

    L’anticipazione per un importo non superiore al 75% si può chiedere per spese sanitarie, per sostenere l’acquisto della prima casa e per gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e di risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.


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    Pensione Integrativa Intesa San Paolo: Opinioni di Affari Miei

    Siamo giunti al termine della nostra recensione approfondita su tutte le forme pensionistiche proposte dalla banca, quindi posso cercare di fornirti alcune mie personali opinioni.

    A meno che tu non abbia un reddito molto elevato e allora in questo caso potresti trarre vantaggio dalla riduzione del carico fiscale, non si tratta di un investimento fruttuoso per altri casi.

    Ti invito in primis a considerare i costi aggiuntivi (sul prelievo per esempio e sul riscatto totale o parziale delle somme) e i vincoli. Qualora per volontà o per necessità tu volessi prelevare i tuoi soldi prima dei 5 anni non ti è concesso.

    Se volessi prendere in considerazione questo prodotto di Banca Intesa San Paolo per la varietà di profili di rischio, devi pensare che ciò incide sul guadagno dell’investimento, e scegliere la linea migliore in te soprattutto sulla base del tuo orizzonte temporale.

    Se non vuoi rischiare troppo, puoi farlo scegliendo altri strumenti (come per esempio gli ETF che consigliamo spesso, magari puntando su qualcuno non troppo recente e che opera in settori ben consolidati, per ridurre i rischi, oppure andando su quelli obbligazionari), i quali però ti permettono di riavere tutti i soldi investiti immediatamente, quando lo decidi tu, senza vincoli decennali imposti.

    Quando pensione integrativa San Paolo fa per te

    Potresti pensare a questa soluzione:

    • Se hai un reddito elevato;
    • Se hai un’azienda e vuoi dare una risposta ai bisogni previdenziali dei tuoi dipendenti;
    • Se sei interessato alla deducibilità dal reddito dei contributi fino a 5.164,57 € annui;
    • Se cerchi un fondo pensionistico con tassazione rendimenti agevolata;
    • Se hai già un conto corrente presso Cassa di Risparmio di Ravenna, Banca di Imola, Banco di Lucca e del Tirreno e puoi usufruire del piano pensionistico Giustiniano.

    Quando pensione integrativa San Paolo non fa per te

    Viceversa, te la sconsiglio caldamente se:

    • Fai parte di una categoria di lavoratori che può usufruire dei vantaggi di un piano previdenza riservato ai soli dipendenti di un determinato settore;
    • Non hai un conto già aperto negli istituti bancari riservati ad alcuni piani pensionistici offerti da Intesa San Paolo;
    • Vuoi chiedere anticipazioni o riscatti sul fondo pensione quando vuoi, senza aspettare i tempi imposti dai vincoli e le condizioni sulle percentuali che possono essere richieste in anticipo.

    Conclusioni

    Arrivato a questo punto non ti manca nulla per decidere se aprire o no uno dei prodotti per la previdenza complementare offerti da Banca Intesa.

    Devi valutare la tua situazione attuale, ma se è caratterizzata da reddito basso, scarsa propensione al rischio, volontà di tenere sotto controllo le somme depositate e libertà di prelevarle sia interamente che parzialmente prima dei vincoli di 2 e 5 anni, è meglio guardare ad altri prodotti più flessibili e con una percentuale di costi più bassa, a parità di guadagno tratto dall’investimento.

    In questa ricerca di investimenti più vantaggiosi Affari Miei può esserti molto utile.

    Ti lascio a tal proposito qualche risorsa utile:

    Prima di salutarti ti lascio anche delle risorse utili se vuoi capire come cominciare un percorso soddisfacente nel mondo degli investimenti:


    Scopri che Investitore Sei

    Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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    Consulente Finanziario Indipendente e Co-Fondatrice di Affari Miei
    Si è avvicinata al mondo della finanza per passione co-fondando Affari Miei nel 2014. Oltre all'abilitazione per l'esercizio della professione ha approfondito i suoi studi seguendo seminari e master formativi in Wealth Management e Protezione Patrimoniale. Nel 2023 ha pubblicato il libro "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" scritto a quattro mani con Davide Marciano.

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