Dove si vive meglio in Italia? 10 Città Dove Trasferirsi
Dove si vive meglio in Italia? Quali sono le migliori 10 città dove trasferirsi?
Emigrazione e immigrazione non sono solo fenomeni che riguardano gli stranieri, o gli italiani che vogliono raggiungere altri lidi, magari in Nord Europa come abbiamo già visto in diverse guide della nostra testata.
In molti vorrebbero soltanto spostarsi, magari di qualche centinaia di chilometri e continuare a godere di quello che, al netto della crisi, è un paese che ha ancora molto da offrire, ovvero la nostra eccellente seppur “sgangherata” Italia.
Quali sono allora le migliori 10 città dove trasferirsi? Il Sole 24 Ore pubblica da anni e con cadenza annuale una classifica (qualità della vita, servizi pubblici, infrastrutture, sicurezza…) piuttosto netta, che tiene conto di tantissimi parametri non solo economici, anche se le considerazioni non possono fermarsi qui.
Infatti molte alte testate e istituti hanno provato a dire la loro su un tema scottante e fondamentale come quello di cui ci occuperemo oggi.
In Questo Articolo Si Parla di:
- 1 Le tendenze generali
- 2 La novità dell’anno: Mantova
- 3 Bolzano
- 4 La prima delle isole è Olbia-Tempio
- 5 La prima del sud: Teramo
- 6 La provincia che vince e convince: Siena
- 7 Classifica Province Italiane. Buono il Nord-Ovest: Cuneo
- 8 Buona la posizione dell’Emilia Romagna: Ravenna
- 9 Il centro Italia? Firenze domina, seguita da Macerata
- 10 Trento continua ad essere al Top
- 11 Vivere al Sud: secondo le classifiche un autentico dramma
- 12 Bologna e Rimini le meno sicure
- 13 Le città che sono migliorate di più nell’ultimo anno
- 14 Nelle grandi città? Si vive tendenzialmente male
Le tendenze generali
Le tendenze generali continuano ad essere le stesse ormai da diversi decenni: al Nord, almeno secondo le statistiche, si continua a vivere meglio che a sud, distacco netto che non viene motivato soltanto da ragioni economiche (disoccupazione e reddito), ma anche da altri fattori importantissimi per la qualità della vita, come istruzione, salute e ambiente.
La classifica è dominata in lungo e in largo dalle province del Nord più estremo, spesso proprio al confine (è il caso di Bolzano, di cui parleremo più avanti), con il sud che continua ad essere fanalino di coda e a dominare invece il fondo della classifica.
Un paese che dunque continua a vivere la questione meridionale in modo particolarmente intenso e con le classifiche, tutte e non solo quella de Il Sole 24 Ore, che continuano ad indicare il nord come la meta preferibile per gli spostamenti intra-nazionali.
La novità dell’anno: Mantova
La classifica che ha destato la più grande sorpresa è quella che è stata diffusa da Italia Oggi – Università La Sapienza, che ha indicato Mantova come nuova meta per chi voglia migliorare, e di molto, la propria qualità della vita.
Ottimi livelli occupazionali, ottimi livelli di reddito, ottima l’assistenza sanitaria, buono il rispetto per l’ambiente, ottima anche la possibilità di spendere il proprio tempo libero. Mantova scalza Bolzano, che continua ad essere comunque nei primissimi e della quale parleremo tra pochissimo.
Bolzano
Bolzano è una delle presenze più costanti delle speciali classifiche che riguardano le città dove si vive meglio in Italia.
I motivi, anche in questo caso, sono piuttosto chiari: disoccupazione bassissima, stipendi alti rispetto alla media nazionale, ottima situazione per l’ambiente e l’ecologia, buono il tempo libero, ottimo il livello di assistenza sanitaria.
Una città, Bolzano, che è sicuramente sui generis, sia per il bilinguismo sia per la posizione geografica, che continua però, nonostante quelle che potrebbero essere viste come delle difficoltà importanti, a imporsi come una delle migliori città d’Italia dove vivere.
La prima delle isole è Olbia-Tempio
Sopresa per quanto riguarda le prime posizioni è Olbia Tempio, che come vedremo più avanti è anche una di quelle che ha fatto il salto più importante in avanti.
Ad Olbia si gode di un ottimo rapporto territorio/popolazione e di una delle migliori qualità del tempo libero di tutta la nazione. Buono l’ordine pubblico, buone le prospettive per affari e lavoro. Tenore di vita però relativamente basso.
La prima del sud: Teramo
Dividendo il paese nel nord e nel sud storico, includendo nella parte meridionale del paese i territori che non appartenevano al papa (storicamente centro), la prima provincia d’Italia è Teramo.
Cittadina di dimensioni modeste (nel comune non risiedono che 60.000 abitanti) e, in modo piuttosto significativo, anche quella più a nord del sud.
Si classifica comunque al 71esimo posto, risultato particolarmente impietoso per il meridione, che occupa stabilmente le ultimissime posizioni della classifica.
Teramo si trova inoltre poco sopra rispetto alle altre province abruzzesi di Chieti, L’Aquila e Pescara e fa un po’ da apripista per le altre città tipicamente del sud.
La provincia che vince e convince: Siena
Siena è un’altra delle presenze stabili delle prime posizioni per qualità della vita nelle città italiane.
Di dimensioni più modeste rispetto a Firenze, Siena continua ad offrire un’ottima qualità della vita, un buon mix di possibilità di affari, di rapporto popolazione/territorio e di tempo libero. Meno bene lac città sul tenore di vita e sui servizi e l’ambiente. Per chi non dovesse amare il nord, potrebbe essere un’ottima alternativa.
Classifica Province Italiane. Buono il Nord-Ovest: Cuneo
Cuneo è un’altra delle province italiane dove si fanno affari, si lavora bene, si guadagna decentemente, e si gode di un discreto livello di servizi e di attenzione per l’ambiente.
Città che soffre, almeno relativamente, l’ingombrante Torino, ma che è riuscita affermarsi negli anni in modo piuttosto stabile nella classifica delle migliori città d’Italia.
Buona la posizione dell’Emilia Romagna: Ravenna
Ravenna continua ad essere la prima città per vivibilità di tutta l’Emilia Romagna, nonostante abbia perso moltissime posizioni nell’ultimo anno, passando nella speciale classifica de Il Sole 24 Ore dal primo posto al decimo.
Poco male, perché in città si continua a godere di ottimi servizi (è la seconda d’Italia) e di un buon livello di impiego (è la quinta in Italia).
Isola felice? No, perché le altre città dell’Emilia e della Romagna si piazzano molto bene: Bologna è dodicesima, Modena quattordicesima, Rimini ventitreesima.
Il centro Italia? Firenze domina, seguita da Macerata
Firenze, che per dimensioni è una sorta di via di mezzo tra la piccola provincia e la città di grandi dimensioni, è una delle città che hanno fatto salti in avanti anche piuttosto importanti.
Guadagna 12 posizioni e continua ad affermarsi tra le migliori città per il tempo libero e per i servizi.
Vivere a Firenze è un buon compromesso per chi ama il centro Italia e l’arte e vuole godere di un tempo libero pieno e soddisfacente.
Trento continua ad essere al Top
Così come Bolzano, anche Trento è una città che occupa stabilmente le prime posizioni delle classifiche delle migliori città d’Italia.
Trento è un’ottima combinazione per tenore di vita, popolazione, tempo libero e servizi, una città perfetta sia per i single che per le famiglie. Ha perso la seconda posizione, ma continua ad essere una delle città più apprezzate da chi ci vive.
Vivere al Sud: secondo le classifiche un autentico dramma
Il sud d’Italia continua a presentarsi come nettamente distaccato sia dal nord che dal più vicino centro.
Abbiamo parlato di Teramo e dell’Abruzzo, che in generale comunque si comportano piuttosto male, occupando le posizioni intorno alla settantesima.
Per la Puglia (la prima è Barletta-Andria-Trani ottantacinquesima), la Campania (Avellino è la prima, all’ottantunesimo posto), la Calabria (Crotone all’ottantanovesimo posto) e la Sicilia (Ragusa al settantottesimo posto come prima provincia) la situazione non è delle più edificanti.
Ciò indica che, nonostante i sedicenti sforzi dei governi che si sono avvicendati, quella del sud continua ad essere una questione a tutti gli effetti, con tutto ciò che è a sud di Chieti che soffre uno stacco enorme non solo nei confronti del resto d’Italia, ma anche nei confronti dell’Europa.
Bologna e Rimini le meno sicure
Per quanto riguarda le speciali classifiche che riguardano l’ordine pubblico e dunque anche il numero di reati per abitante che si consumano, curioso vedere come i posti peggiori siano occupati da città che poi in realtà dominano la classifica generale.
Bologna, Rimini, Milano e Torino occupano le ultime 4 posizioni, situazione paradossale e che sicuramente andrà a cozzare contro i pregiudizi di molti.
Le città che sono migliorate di più nell’ultimo anno
La conclusione della nostra trattazione non può che occuparsi delle città che più sono migliorate negli ultimi anni, con attenzione particolare all’ultimo periodo:
- Firenze guadagna 12 posizioni
- Olbia-Tempio ne guadagna ben 14
- Record di Como, che balza di 33 posizioni
- Ascoli Piceno scatta di ben 25 posizioni in avanti
- Gorizia di 23
- Cagliari di 24
A dominare anche qui, fatta eccezione per Firenze, sembrerebbe essere la piccola provincia.
Nelle grandi città? Si vive tendenzialmente male
Nelle grandi città si continua a vivere piuttosto male, con l’eccezione costituita da Milano. Roma, Torino, Napoli e Palermo si comportano particolarmente male all’interno della classifica e pagano un mix di scarse attività per il tempo libero, ambienti troppo affollati, alti livelli di crimine.
Una sorpresa forse per pochi, dato che è da tempo che in molti stanno tornando a vivere in provincia, dopo che il ciclo di iper-urbanizzazione (dovuto anche alla prima industrializzazione del nostro Paese) sembra essersi definitivamente concluso.
Sono in molti, per intenderci, a fare i bagagli e tornare dove vivevano da bambini, oppure nel luogo di nascita dei loro genitori.
A guardare le classifiche, non sembrerebbero da biasimare; nelle città di medie e piccole dimensioni si vive meglio, molto meglio e non solo perché gli spazi comuni e privati sono più a misura d’uomo, ma perché anche sul piano dell’offerta culturale e lavorativa i piccoli centri non sembrano più avere davvero nulla da invidiare rispetto alle grandi metropoli italiane.
Al finire del 2017 verrà pubblicata la nuova classifica del Sole, sulla quale non mancheremo di aggiornarvi: continuate a seguirci!
5 Commenti
Nicolas · 27 Settembre 2018 alle 20:33
Ciao Davide,
il tuo contenuto é molto buono, vorrei chiedere un consiglio.
Sono brasiliano, ho 21 anni, l anno prossimo estudieró italiano in Italia.
Sto cercando il posto migliore, una città non troppo grande e con molti giovani.
se puoi aiutarmi con qualche consiglio, grazie mille
Nicolas
Davide Marciano · 27 Settembre 2018 alle 21:46
Ciao Nicholas,
mi fa piacere ti sia utile e complimenti per l’Italiano. La risposta è difficile perché dipende da cosa fai precisamente quando vieni in Italia (università? solo perfezionamento lingua? lavoro?) e da che contesto provieni (vivi in una grande città o in un piccolo centro?).
Nicolas · 27 Settembre 2018 alle 19:41
grazie per le informazioni, l anno prossimo ho intenzione di studiare italiano in Italia.
molto utile questo articolo per me.
grazie mille
Nicolas
chiara · 5 Novembre 2017 alle 14:03
ciao, ho letto diversi articoli tuoi e mi sembrano interessanti ed utili(cosa abbastanza difficile adesso da trovare su internet dato che le persone amano sparlare e raccontare di cose che non hanno mai provato in prima persona…) sono una ragazza di 22 anni,ho un lavoro in mano come operatore socio sanitario…vorrei trasferirmi per riuscire a mettere via dei soldi e delle esperienze utili per poi andare a vivere a londra. l’intento è quello di lavorare e frequentare corsi di formazione (tra cui l’inglese) per poi essere preparata professionalmente a quella che sarà la mia vita nel regno unito. potresti consigliarmi delle città dove posso realizzare questo progetto? grazie 🙂 chiara
Davide Marciano · 5 Novembre 2017 alle 14:12
Ciao Chiara, grazie dell’apprezzamento per i contenuti di Affari Miei.
A mio avviso, la città più “internazionale” in Italia è sicuramente Milano nonostante la barriera d’ingresso dei costi.
Se, poi, lo scopo è imparare solo l’inglese va bene ovunque tu sia: basta studiare, seguire corsi e investire in questo ambito. Se conosci già bene l’inglese, a questo punto, eviterei passaggi intermedi e mi trasferirei subito appena messe da parte le risorse.
In bocca al lupo!