BTp Valore: un Successo CLAMOROSO. Ma Perché?
Devo essere sincero: non me lo aspettavo. Sia chiaro, non mi aspettavo che la cosa passasse in sordina perché gli Italiani hanno una passione viscerale per i BTp che è paragonabile solo al mattone, però non credevo francamente che questa emissione dei BTp Valore (ISIN: IT0005547390) andasse così bene in termini di raccolta.
Nel mentre sto scrivendo siamo già a 13,5 miliardi raccolti, decisamente meglio del BTP Italia di cui abbiamo parlato qualche mese fa.
Ma i BTp Valore sono veramente così speciali?
Per entrare nel merito del ragionamento, è bene riepilogare brevemente il funzionamento del BTp Valore che ha una scadenza di quattro anni: precisamente scadrà il 13 giugno 2027. Offre una cedola annua lorda del 3,25% per i primi due anni, che sale al 4% per il terzo e il quarto anno. Al termine dell’investimento, viene riconosciuto un premio fedeltà dello 0,50% ai sottoscrittori che manterranno il titolo in portafoglio fino alla scadenza.
Il rendimento offerto dal BTp Valore è oggettivamente allettante se comparato con altri titoli simili: in media, infatti, si attesta al 3,625% e può raggiungere il 3,75% lordo con il premio fedeltà.
Attualmente, il BTp ordinario a 4 anni offre meno del 3,50%: ricordi il concetto di convenienza relativa di cui stiamo parlando qui su Affari Miei da un po’ di giorni?
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Ma allora come si spiega questo successo?
Allargando la prospettiva, però, possiamo fare un ulteriore ragionamento: questo bond non ha niente di speciale, niente di straordinario per il quale bisognerebbe saltare dalla sedia.
Il Tesoro, infatti, emette regolarmente Titoli di Stato molto simili su tutte le scadenze.
Allora perché le famiglie non si interessano allo stesso modo anche ad altre emissioni? La risposta è molto semplice: c’è una mancanza di conoscenza generale sulle aste.
Vengono scarsamente pubblicizzate sebbene si tengano praticamente ogni settimana e, dunque, è possibile acquistare sul mercato secondario tantissimi titoli simili.
Tutto merito della pubblicità? A quanto pare sì perché uno dei motivi della bassa propensione ad investire in strumenti simili al di fuori di questi “eventi” è ascrivibile proprio alla scarsa conoscenza delle opportunità di investimento.
Ma c’è dell’altro: a differenza dei BTp Italia, che offrono protezione contro l’inflazione, in questo caso non c’è alcuna scommessa o protezione da valutare, quindi è anche tutto più semplice da capire.
Qualche investitore più avveduto, inoltre, potrebbe aver ritenuto il BTp Valore migliore di uno strumento indicizzato all’inflazione perché crede poco nel proseguimento del fenomeno inflattivo.
Se, come investitore, considero un rendimento netto medio intorno al 3,17% come apprezzabile, significa che attribuisco minor importanza a una crescita dei prezzi al consumo o che, banalmente, credo che questo fenomeno sia destinato a ridimensionarsi.
Insomma, di base questo BTp non ha niente di speciale ma sta facendo il botto in termini di sottoscrizioni andando ben oltre le aspettative del Tesoro (e, come ho detto in apertura, sorprendendo anche me).
Le mie opinioni
Questo BTp a mio parere è in linea con ciò che si trova sul mercato di eguale entità: ha caratteristiche oggettivamente più allettanti di altri prodotti simili per favorire la sottoscrizione, ma niente che svolti la vita di un investitore.
Può entrare in un portafoglio in maniera diretta – acquisto e detenzione del titolo – o in maniera indiretta mediante strumenti diversificati (fondi, ETF, persino polizze) ma, se devo esprimere un’opinione, non vedo nessuna mancata occasione per chi ne resta fuori.
La durata, che piacerà molto a tanti, è a mio parere una mezza trappola: quattro anni sono un po’ di più della durata di un conto deposito (sebbene ormai ci siano anche vincoli a cinque anni) e un po’ di meno di un periodo accettabile per investire su un mercato più rischioso come quello azionario, per esempio.
Parlo di trappola perché l’idea paventata da molti – “Acquisto adesso e poi si vedrà” – potrebbe essere un boomerang se i tassi dovessero salire: in tal caso il valore calerebbe e non sarebbe facile liberarsi del titolo senza perdite.
Diverso è il discorso di chi vuol portare il titolo a scadenza: ci può stare, come possono starci tante altre cose, con tutti i rischi, pro e contro tipici dell’acquisto dei titoli di stato italiani di cui ho spesso parlato qui su Affari Miei.
Per approfondire
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