Comprare Casa: La Mega Guida Definitiva per Acquistare il Tuo Primo Immobile [Edizione 2024]

Se ti stai chiedendo come comprare casa è perché, molto probabilmente, ti stai interrogando su una scelta che, per certi versi, segnerà la tua vita in maniera inesorabile.

L’acquisto della prima casa è uno dei momenti più importanti perché rappresenta la scelta di mettere in qualche modo definitivamente le radici e chiedere consigli preliminari prima di effettuare il passo è una decisione piuttosto saggia.

Sia che tu stai pensando di farlo per “coronare” anni di lavoro e sacrifici, per dare maggiore stabilità al rapporto con il compagno o il coniuge, per gettare le fondamenta per la famiglia che vuoi costruire oppure per investire parte del tuo patrimonio: qui troverai una guida dettagliata per comprare casa passo dopo passo.

Non posso che farti i complimenti se stai pensando di prendere una decisione così importante: è un atto di coraggio e di intraprendenza che, in questi tempi duri e incerti, va sinceramente apprezzato.

Vista l’importanza che la compravendita immobiliare che stai pensando di fare riveste per il tuo presente e per il tuo futuro non potevo non parlarne qui.

Ho affrontato l’argomento tantissime volte ma in questa occasione ho deciso di scrivere una vera e propria mega guida all’acquisto della prima casa: troverai consigli pratici, spunti di riflessione e le mie opinioni generali sul tema e sulle sue sfaccettature.

Perché ho deciso di fare uno sforzo così grosso? Su internet è disponibile tantissimo materiale ma ci sono due problemi di fondo che, probabilmente, avrai notato anche tu:

  • Chi scrive spesso non sa: io, a differenza di altri, ho ragionato tantissimo sul tema leggendo decine di libri. Ho scritto una mega guida sugli investimenti immobiliari, ho registrato podcast e video sul tema e, soprattutto, ho acquistato realmente un appartamento oltre ad averne visionato decine per investimenti (che non ho fatto ma conto di realizzare in futuro);
  • Le informazioni sono frammentate: io qui ti voglio dare davvero tutto quello che serve, di base, per approcciarti alla materia e non trovarti ad affrontare problemi imprevisti. Ce la metterò tutta ad aiutarti, se mi sfugge qualcosa non esitare a segnalarmelo perché migliorerò sempre questo contenuto.

Fatte le dovute premesse, entriamo nel merito e vediamo tutto quello che c’è da sapere per l’acquisto della prima casa.

Cosa fare per comprare casa? Valutazioni importanti e informazioni pratiche

Entriamo ora nel vivo della nostra trattazione e cerchiamo di fare chiarezza sugli aspetti preliminari e fondamentali da conoscere prima di acquistare casa. Nello specifico tratteremo i seguenti punti ed approfondirò ogni singolo aspetto senza lasciare nulla in sospeso:

  • Come scegliere la zona?
  • Casa grande o casa piccola?
  • Individua il condominio giusto
  • Acquisto da Privati, Agenzia o Costruttore?
  • Conviene comprare nuovo o usato?
  • La casa è ok strutturalmente o catastalmente?
  • Mutuo e Assicurazioni sulla casa;
  • Le spese accessorie al mutuo: facciamo bene i conti;
  • Come fare la proposta di acquisto;
  • Come definire il prezzo dell’immobile.

Cominciamo subito.

Dove comprare casa? La scelta della zona

Tutto il mondo è Paese…ma anche no!

Trovo insopportabile la retorica per cui siamo tutti uguali a prescindere, mare e montagna sono la stessa cosa, Nord e Sud non sono diversi, città e periferie sono sullo stesso piano eccetera eccetera.

Sono informazioni non sempre vere e che lasciano il tempo che trovano. Sono frasi fatte che molto spesso non trovano riscontro in quella che è la realtà.

L’acquisto della prima casa è soprattutto una scelta di vita e non può prescindere dalle proprie aspettative presenti e future. Se stai pensando di comprare casa a Milano città è molto diverso rispetto all’acquisto in periferia di Torino o alla provincia di Ragusa.

Ogni luogo ha un suo contesto ben specifico che devi conoscere se ci vivi. Iniziamo a vedere le casistiche più frequenti ed interessanti.

Quartiere centrale o residenziale abitato bene di una città medio grande

Vivono professionisti e famiglie, i prezzi sono più alti ed il mercato è abbastanza dinamico.

Se compri una casa in un luogo di questo tipo potresti pagarla anche il 40-50% in più rispetto alle altre zone della città ma c’è un motivo: il prezzo, alla fine, lo fa il mercato e i numeri non provano sentimenti. Con le dovute proporzioni, il discorso è analogo anche per città più piccole.

Quartiere in prossimità dell’Università

Ci sono quartieri delle grandi città che ospitano la maggior parte degli studenti e ci sono altre città più piccole che fanno degli studenti una risorsa.

Anche qui le case costano tante per un motivo ben preciso: ammesso che tu non creda che la gente non voglia più trasferirsi per studiare a Roma, Milano, Torino, Bologna o altre città con facoltà prestigiose, un appartamento in questi quartieri può costare di più rispetto alla periferia malsana e abbandonata ma, ovviamente, un motivo c’è.

Località turistica di pregio internazionale

Sono nato in Costiera Amalfitana e sono cresciuto con l’idea, per certi versi “normale” a casa mia, che le case costassero almeno 5 mila euro al metro quadro e che, per acquistare un tetto, avrei dovuto spendere facile facile 300 mila euro.

Quando, da grande, ho scoperto che nel resto del mondo non era così mi sono sentito improvvisamente “ricco” e onnipotente perché “drogato” da una percezione sbagliata.

Ci sono città d’arte o luoghi che, storicamente, hanno sempre attirato una clientela facoltosa o che hanno praticamente una notorietà così grossa che i turisti invadono letteralmente ogni spazio: i prezzi, ovviamente, ne risentono e la situazione non può che peggiorare visto che il fenomeno è ormai di livello globale.

Il mio parere è che comprare casa in un luogo del genere è semplicemente folle perché i prezzi sono spesso al limite della speculazione: è una delle ragioni, questa, per cui ho deciso di trasferirmi a Torino nel 2015.

Ritenevo e ritengo ancora assurdo dover abitare in una zona turistica costosissima senza svolgere un’attività legata al turismo. Se vivi in un luogo turistico e non hai un lavoro che dipende da questa industria, comprare in casa qui non ha molto senso: forse ti conviene di più cambiare luogo in cui vivere e costruire il tuo futuro altrove.

Per te non ha senso, economicamente parlando, pagare le case un botto, pagare ogni servizio di più rispetto ad altri luoghi, subire stress e disagi tipici del turismo senza partecipare al “banchetto” che lo stesso produce.


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Località turistica di massa low cost

Il discorso è per certi versi analogo a quello appena visto anche se la volatilità dei prezzi degli immobili nel lungo periodo può essere più significativa perché il territorio non ha un “brand” forte.

Per capirci, possono succedere situazioni simili a quella di Gallipoli nel 2018 quando dopo anni di boom di turistico, prima ancora che pensassimo minimamente all’impatto sul turismo del COVID-19, il calo drastico dei vacanzieri ha portato una riduzione rapidissima dei prezzi degli immobili.

Magari compri quando il luogo è sulla cresta dell’onda e ti ritrovi, pochi anni dopo, con il valore del tuo immobile dimezzato.

Queste località, inoltre, si caratterizzano per una “invasione” turistica limitata a pochi mesi, per lo più estivi, che produce una ricchezza breve, volatile e per certi versi di qualità scadente.

Anche in questo caso interrogati soprattutto sul tuo futuro: pensi di voler vivere per sempre in un paesino sul mare (o in montagna, se il turismo è invernale) che “vive” per pochi mesi l’anno e poi è una sorta di luogo da letargo dove incontri solo pensionati e persone che, in attesa della prossima stagione turistica, se ne vanno per qualche mese a fare i ricchi in qualche spiaggia del terzo mondo?

Se si, considera le dinamiche che ti ho esposto e cerca di valutare acriticamente il futuro dell’economia del territorio. In caso contrario, evita di comprare casa in zone con queste caratteristiche.

Comune dormitorio a ridosso di una grande città

Ce ne sono diversi, alcuni assomigliano più alla periferia semi abbandonata del prossimo paragrafo, altri invece ospitano dei “piccoli salotti” dislocati.

Penso, per esempio, alla collina vicino Torino dove ci sono comuni storicamente abitati da buone famiglie che cercano una maggiore tranquillità all’interno di una villetta che difficilmente troverebbero in centro.

Identifica il luogo: se risponde a questa seconda dinamica, vale il ragionamento sul centro città. Se, invece, risponde al prototipo del prossimo paragrafo, comportati come ti dirò.

Periferia semi abbandonata di una medio-grande città

Purtroppo non te lo devo dire io, conosci il fenomeno meglio di me. Per quanto tu ti sforzi di non guardare i problemi, sai benissimo che questi esistono: è un fatto mondiale, storico e per certi versi irrimediabile.

Anche per questo le case costano relativamente poco!

Siamo d’accordo che lo Stato, il Comune e le altre istituzioni dovrebbero fare qualcosa ma, siccome qui stiamo parlando dei nostri soldi, dobbiamo prestare attenzione alla situazione attuale ed essere realisti.

Magari nel tuo quartiere tu stai benissimo e non te ne frega niente che la gente dal centro non vuole venirci ad abitare. Magari non sai neanche che la maggior parte degli affitti non pagati e degli immobili che non si riescono a vendere si trovano proprio nelle periferie (per non parlare dei locali commerciali).

Sono tutti fattori, però, che devi considerare per il futuro. Molte città stanno decrescendo, la popolazione invecchia e non c’è incremento demografico e, di conseguenza, le aree periferiche soffrono.

Ammesso che per una qualche ragione tu non abbia deciso di vivere per sempre nel quartiere in cui vuoi comprare, stai sicuro che sarà difficile in futuro affittare o rivendere a buone condizioni e l’immobile potrebbe essere per te una zavorra di tempo, soldi e preoccupazioni.

Se vuoi vivere in un quartiere periferico per pagare meno o perché non hai altre alternative, probabilmente, ti conviene affittare: anche quel mercato lì segue le stesse logiche ed i prezzi sono più bassi ma, almeno, non ti accolli il rischio di una situazione che potrebbe precipitare causandoti un buco finanziario enorme.

Piccolo paese interno lontano dalle grandi città e dal turismo

Molte di queste aree si stanno rivalutando ma il fenomeno dello spopolamento non me lo sto inventando io oggi. Sono in corso iniziative creative un po’ in tutta Italia perché la verità è che, in questi luoghi, non ci vuole abitare più nessuno: i giovani scappano appena possono, le famiglie fanno meno figli e spesso restano solo gli anziani.

Molti comuni da qui a 50 anni spariranno, in diversi luoghi non ci sono proprio le condizioni affinché si sviluppino turismo, industria o una qualsiasi forma di sostentamento economico per la popolazione.

Ammesso che tu non voglia ritirarti in un luogo lontano e stare in pace, non ci sono ragioni economiche per comprare. Anche qui, con ogni probabilità, puoi affittare bene a prezzi bassi senza accollarti il “rischio distruzione” del paese o del comprensorio.

Questa è, in sintesi, la situazione iniziale sulla base della quale puoi cominciare a ragionare. Molto probabilmente l’immobile che desideri acquistare rientra in una delle casistiche che ti ho appena illustrato. Il consiglio che posso darti è quello di valutare in maniera approfondita la zona e farti più o meno un’idea di quelle che sono le sue dinamiche intrinseche.

Casa grande o casa piccola?

Uno degli errori più comuni che si possono fare quando si compra casa è quello di acquistare un immobile sotto dimensionato o sovra dimensionato rispetto alle loro esigenze.

Qualche esempio:

  • giovane coppia che acquista un bilocale e due anni dopo decide di avere dei bambini;
  • single che dopo qualche anno trova una compagna e ha una casa troppo piccola;
  • famiglia con figli adulti che compra casa enorme per poi ritrovarsi le stanze vuote ed occupate dai figli soltanto a Natale e a Ferragosto.

Sono tutte situazioni che ti tornano come familiari, non trovi?

Proprio perché l’acquisto della casa è un qualche cosa di definitivo, deve dare la sua utilità nel lungo periodo.

Se, per esempio, sei in procinto di sposarti e vuoi avere dei figli nel medio termine, puoi tranquillamente restare in affitto con un appartamento più grande e magari acquistarne uno adatto alla famiglia che vorrai costruire quando sarai in procinto di passare all’azione.

Così facendo, almeno, il valore dell’operazione sarà distribuito su almeno 20-25 anni fino a che i figli che verranno non andranno via di casa (per venirti a trovare a Pasqua, Natale e Ferragosto come faccio io con i miei genitori 😉 ).

Allo stesso tempo, se cerchi una casa per vivere con il coniuge dai 50 anni in poi, tanto vale che ti approcci ad un appartamento piccolo perché difficilmente la tua famiglia crescerà e potrebbe essere anti-economico avere troppe stanze da utilizzare magari sporadicamente.

Come scegliere una zona funzionale per le tue esigenze?

Nei paragrafi precedenti ti ho parlato in maniera approfondita di quelle che sono le caratteristiche fondamentali delle possibili zone dove acquistare un immobile.

Fatte quelle valutazioni, in questa sede voglio portarti a fare altre valutazioni:

  • Dove lavori? Devi spostarti parecchio per raggiungere il luogo di lavoro? Conti di restare dove sei ora per altri anni oppure pensi di cambiare? Farsi 1 ora di auto o treno ogni giorno non è una bella sensazione ed è tempo letteralmente buttato che, nel corso degli anni, ti mancherà;
  • Dove vanno a scuola i tuoi figli? Stesso discorso di cui prima: nel mio paesino d’origine io andavo a scuola da solo fin dalla prima elementare ma, se vivi in una grande città, sai benissimo che non è il caso. Assicurati di scegliere una zona servita bene anche sotto questo punto di vista;
  • Metropolitana, bus, treni: quanto sono lontane le fermate? Sbarazzarsi dell’automobile è un ottimo modo per togliersi spese inutili. Scegli una zona che ti dia questa opportunità: in tal modo manterrai la macchina per piacere e non perché sei obbligato.

A mio avviso queste sono altre valutazioni importanti da fare e che ti consiglio di tenere in considerazione nella valutazione del luogo in cui andrai ad acquistare l’immobile.

Il condominio: valutazioni importanti da fare

Se scegli un appartamento in un condominio devi mentalmente prepararti ad anni di litigi, questioni e discussioni con gli altri. Del resto non si può essere sempre allineati con le idee di tutti.

Non c’è condominio, su questo pianeta, dove ciò non accade.

Siccome dovrai convivere forzatamente con altre persone, assicurati di scegliere uno stabile abitato da persone che ti facilitano il compito. Alcuni consigli importanti a mio avviso sono i seguenti:

  • Quando vai a visitare l’appartamento guarda il citofono: se ci sono uffici di professionisti, per esempio, potrebbe essere un segnale positivo. Occhio, però, perché se ci sono medici o altri studi con apertura al pubblico e ciò potrebbe portare tanta gente all’interno dello stabile che, oltre a dare fastidio e creare potenzialmente problemi, potrebbero accelerare il processo di deterioramento dello stabile ed obbligare i condomini a spendere di più;
  • Chiama l’amministratore di condominio e chiedi se tutti sono in regola con il pagamento delle spese: se c’è gente che non riesce a far fronte alle spese condominiali, nella peggiore delle ipotesi pagherai tu di più. Potresti, inoltre, assistere ad un rapido cambio dei condomini perché chi non paga, prima o poi, è costretto a vendere e potrebbe quindi arrivare gente sgradita. Un condominio dove tutti pagano è sempre l’ideale;
  • Guarda bene le condizioni dello stabile: se si presenta male è perché non è abitato da persone con cui sarà piacevole convivere. L’amministratore è interessato a sollecitare per fare i lavori (e in certi casi, quando ci sono rischi per la sicurezza, è obbligato per legge) ma se questi non vengono realizzati gli scenari che possono presentarsi sono i seguenti:
    – i condomini non hanno una buona situazione finanziaria e non hanno i soldi per pagarli;
    – il palazzo si trova in un quartiere decadente e tutti vogliono sbarazzarsi delle loro case che si sono svalutate;
    – possono esserci all’interno dello stabile persone che hanno occupato un appartamento o vi sono situazioni di disagio sociale forte;
    – i proprietari sono lontani, sono seconde case di cui gli interessa poco, è in corso una transizione perché magari ci sono dispute ereditarie e cose di questo tipo.

Queste sono situazioni variegate, indaga e cerca di capire: è ovvio che un immobile in una zona centrale e ben tenuta non avrà difficoltà a popolarsi recentemente in poco tempo mentre un immobile in una zona già decadente è più probabile che crolli o venga abbattuto se, oltre alle condizioni esterne, sono pessime anche quelle interne.


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Comprare da agenzia immobiliare, da privati o dal costruttore?

Partiamo dal presupposto che comprare casa da un privato presenta dei vantaggi, a partire dall’assenza delle commissioni da pagare all’agenzia immobiliare, che però ci permette di risparmiare tempo e ci guida nella selezione delle abitazioni che potrebbero fare al caso nostro.

Insomma, cosa conviene fare? Vediamo insieme i vantaggi e gli svantaggi analizzando le tre ipotesi possibili

Acquistare casa da agenzia: pro e contro

Passiamo ora ad analizzare quelli che sono tutti i possibili vantaggi e svantaggi di acquistare casa da un’agenzia. Il primo vantaggio di cui voglio parlarti è che l’agenzia effettua rigidi controlli sull’immobile prima di metterlo in vendita. Infatti, verifica i dati catastali, la presenza di eventuali ipoteche e ogni altra informazione che escluda “possibili sorprese” future che possono rallentare o compromettere la compravendita. Devo, però, anche dirti che non tutte le agenzie seguono questo iter e molte non effettuano controlli, delegando la gestione di eventuali problemi all’acquirente.

L’agenzia effettua una corretta valutazione dell’immobile in relazione a quelli che sono i prezzi del mercato: ciò è importante perché viene attribuito un valore dell’immobile senza incrementi di prezzo spropositati. Da non sottovalutare è anche la possibilità di risparmiare sul costo del notaio: molte agenzie hanno accordi e/o rapporti di fiducia con gli studi notarili. In questo modo è possibile risparmiare una somma che talvolta può fare la differenza.

Veniamo ora ai contro. C’è sicuramente da sostenere il costo della provvigione dell’agenzia che solitamente oscilla dal 2 al 4% del prezzo dell’immobile. Si tratta di una cifra che può essere piuttosto alta che va ad incidere sul costo finale dell’immobile in maniera rilevante.

L’acquisto tramite agenzia pone una sorta di separazione tra l’acquirente ed il venditore e difficilmente vi è la possibilità di confrontarsi per capire quali sono le reali motivazioni che hanno spinto il proprietario a mettere in vendita l’immobile. Questo è un aspetto da non tralasciare perché la messa in vendita di un immobile può essere dettato da problematiche strutturali dell’appartamento o del condominio che difficilmente riuscirai a percepire se non confrontandoti con il proprietario.

    Acquistare casa da privato: pro e contro

    La prima motivazione che può spingerci a scegliere l’acquisto tramite privato è proprio quello di risparmiare denaro: considera che la commissione che spetta all’agenzia si basa su una percentuale del prezzo della casa, e quindi può facilmente raggiungere importi che si aggirano intorno alle migliaia di euro.

    Inoltre, grazie ad internet è possibile riuscire a muoversi da soli in questo settore, senza coinvolgere l’agenzia, sebbene ancora molti vi si affidino per vendere la propria casa e quindi il mercato tramite agenzia sia più nutrito e proponga una scelta più ampia di immobili.

    Vediamo ora i contro di questa opzione, a partire dalla mole di documenti che dovrai procurarti, leggere, compilare e far firmare. Sappiamo che la burocrazia italiana è lenta e pignola, a volte persino eccessivamente dettagliata, e non avere un agente immobiliare che si occupa di ciò significa dover gestire la documentazione da soli, senza tralasciare nulla e stando ben attenti a non farsi fregare perché, purtroppo, il raggiro è sempre dietro l’angolo.

    Inoltre, considera che un agente sarebbe informato su determinati aspetti della casa che tu potresti non conoscere o non pensare di chiedere e, infine, non è detto che i tempi si accorcino evitando l’intermediazione, anzi. Acquistando da privato, i tempi si allungano perché si ha bisogno di accertarsi che ogni azione sia fatta nel modo giusto.

    Acquistare casa dal costruttore: pro e contro

    Esiste anche la possibilità di comprare un immobile ancora in fase di costruzione, operazione che talvolta costituisce un vero affare. È anche vero che anche il rischio aumenta, perché per esempio potrebbe fallire la ditta che la sta realizzando.

    Vediamo i vantaggi e gli svantaggi di comprare una casa sulla carta, scegliendola in base al progetto di costruzione.

    Comprando il progetto di un immobile hai il modo di personalizzare la tua futura casa, scegliendo i materiali interni con cui verrà realizzata come le piastrelle, le porte, l’ubicazione di alcune porte, e così via, dando un tocco unico al tuo nido, sebbene vi siano alcune linee guida da rispettare. Attenzione ovviamente: i costi aumentano per ogni modifica che effettuerai, soprattutto se nella scelta ti orienti verso materiali costosi.

    Un altro vantaggio è il rispetto di alcuni parametri normativi in materia edilizia di ultima generazione, elemento che si traduce in un maggior risparmio energetico, che ammortizzerai nel corso degli anni. Non sottovalutare questo vantaggio economico, a cui puoi aggiungere anche eventuali sconti e agevolazioni che il venditore potrebbe concederti.

    Come tutelarsi acquistando una casa dal costruttore?

    Ovviamente, ci sono anche dei rischi nell’effettuare questa scelta, come anticipato, in relazioni a perdite totali o parziali legate all’attività dell’impresa di costruzione oppure alla presenza di costi imprevisti.

    Dunque, ecco come proteggersi:

    • Reperisci informazioni sull’impresa edile: è sufficiente una visura camerale, e la raccolta di info legate all’andamento storico, magari chiedendo agli agenti di zona quali altri immobili e complessi siano stati costruiti dall’azienda in questione;
    • Studia con attenzione il contratto, per capire il modus operandi dell’impresa e quali materiali e tecniche saranno adoperate. Non dimenticare di consultare classe energetica d’appartenenza della tua casa e magari lasciati guidare da un tecnico esperto;
    • Informati sui costi di gestione di condominio, se stai acquistando un alloggio in una palazzina o una villetta a schiera;
    • Stabilisci sin da subito come sarà strutturato il contratto di compravendita e gli importi da versare per saldare la caparra, gli acconti e infine il saldo finale;
    • Richiedi al costruttore garanzie reali a tutela contro imprevisti: sappi che la normativa impone di rilasciare una fideiussione e di stipulare un’assicurazione. Approfondirò questo punto nel prossimo paragrafo.

    Le garanzie da chiedere

    La legge 112/2005 obbliga il costruttore a consegnare all’acquirente una fideiussione al momento della firma del preliminare. Gli estremi della fideiussione vanno trascritti sull’atto: si tratta di una garanzia che ti protegge qualora l’impresa dovesse affrontare problemi gravi di natura economica, a partire dal fallimento, alla liquidazione coatta e così via, senza poter adempiere agli oneri del contratto.

    Tale fideiussione può essere sia bancaria che assicurativa, e si rilascia sul valore di vendita per garantire le somme consegnate e da consegnare all’impresa edile.

    Terminati i lavori, l’azienda ha l’obbligo di rilasciarti una polizza assicurativa che vada a coprire per almeno 10 anni i danni da rovina totale (o parziale) dell’immobile e i possibili difetti di costruzione.

    Il contratto tra acquirente e costruttore va stipulato con atto pubblico, e sotto il controllo di un notaio.

    Verifica sempre lo stato dell’immobile

    Prima di fare la proposta d’acquisto, ti conviene chiedere di poter effettuare ulteriori sopralluoghi. In questa sede ti consiglio di portare con te un esperto (se non ritieni di esserlo) che possa aiutarti a capire se gli impianti idraulici ed elettrico siano a posto, se ci sono problemi strutturali agli infissi o all’immobile che potrebbero sfuggire ad un occhio non esperto. Paga, piuttosto, una parcella di qualche centinaio di euro piuttosto che caricarti sul groppone un buco di decine se non centinaia di migliaia di euro futuri di lavori.

    Chiedi, inoltre, tutti i dati catastali verificando che non ci siano problemi: se ce ne sono, comunque, la banca non ti concederà il mutuo in quanto la perizia non andrà a buon fine.

    Ultima dritta: chiedi all’amministratore di condominio se ci sono lavori deliberati, se se ne sta discutendo e che aria tira tra gli altri condomini. Meglio saperlo prima se dovrai fare dei lavori nel giro di 12-24 mesi e tirar fuori altri soldi, può essere un’arma per trattare sul prezzo finale d’acquisto.


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    Appartamento nuovo o da ristrutturare?

    Domanda non banale, tuttavia è indubbiamente vero che un appartamento da ristrutturare costa meno. Mi sembra anche ovvio visto che devi accollarti tutta una serie di costi e sbrigare una serie di questioni burocratiche.

    La mia idea è molto semplice: comprare un appartamento da ristrutturare è conveniente nella misura in cui sei capace di supervisionare i lavori. Se hai esperienze o competenze reali sulla materia (esempio: sei imprenditore o lavoratore nel settore edile, sei geometra, ingegnere o svolgi una professione legata all’edilizia) sicuramente puoi avere delle economie importanti gestendo i vari professionisti tra di loro.

    Se non sei del settore e ne capisci ben poco, allora ti conviene decisamente poco perché il rischio di ritrovarti a dover gestire situazioni di svariata natura è elevato. Il tempo e le energie che dovresti dedicare alla cosa potrebbero non valere il risparmio economico (ammesso che tu riesca a risparmiare e non lievitino i costi durante i lavori) che riesci a realizzare.

    A mio parere non ci sono tante alchimie o calcoli: valuta la tua situazione personale e troverai subito la risposta che stavi cercando.

    Come ottenere il mutuo?

    La maggior parte degli acquisti della prima casa avviene con il mutuo. Tuttavia oggi, rispetto a qualche anno fa, è diventato un po’ più complesso ottenere questo finanziamento. Le banche si guardano bene dal prestare soldi a chi non può restituirli, prima di pensare all’acquisto cerca, quindi, di metterti nelle condizioni di essere considerato un debitore credibile.

    Qui ti riporto alcuni consigli fondamentali:

    • Devi avere almeno uno stipendio fisso, meglio due se siete in casa. Le banche ragionano ancora a compartimenti stagni, se sei un imprenditore o un professionista come me sai bene che puoi anche guadagnare i milioni di euro ma ti guarderanno sempre come un “appestato”. Se hai un contratto di lavoro “stabile” e ricevi da tempo entrate ricorrenti, non dovresti avere problemi ad ottenere un mutuo commisurato alle tue capacità reddituali. Tradotto: se guadagni 1200€ al mese scordati di comprare una casa da 500 mila euro perché nessuna persona sana di mente ti riterrà mai all’altezza di sopportare le rate.
      Se sei un professionista o un imprenditore, è bene che tu abbia almeno 3 dichiarazioni dei redditi passati che facciano intravedere una certa solidità e stabilità finanziaria: anche qui, ovviamente, devi fare il passo in linea con la tua gamba sia per non devastarti finanziariamente, sia per non vederti rifiutata la richiesta perché non ti considerano capace di pagare;
    • Non devi avere altri debiti che limitano la tua capacità di spesa: se hai contratto altri finanziamenti la banca lo capisce in un click quando controlla i tuoi dati. Di per sé non è causa ostativa però, ovviamente, se stai pagando già altre rate che incidono significativamente sul tuo reddito mensile hai già una parte di banda disponibile occupata;
    • Non devi avere una storia creditoria complicata: se sei stato cattivo pagatore, hai segnalazioni di vario tipo e simili comincia già a cercarti un garante perché ti faranno storie;
    • Non devi fare il passo più lungo della gamba: sia per ragioni finanziarie individuali che per essere credibile rispetto alla banca, la rata che andrai a pagare non deve superare il 25-30% del tuo reddito. La mia, per esempio, è pari al 15% del reddito familiare per ragioni di prudenza e di opportunità;
    • Il garante non è onnipotente: dalle mie parti dove, come ti ho spiegato, le case costano un botto, le persone sono solite richiedere finanziamenti anche con più garanti. Il garante, tuttavia, è una persona come te in quanto viene processata allo stesso modo. Di conseguenza, quindi, non può sopperire alla tua “incapacità” di pagare una rata troppo esosa. Se, poi, il garante è un parente che magari lavora nella tua stessa azienda di famiglia, la possibilità di vedersi riconosciuta maggiore capacità di spesa potrebbe diminuire in quanto la “fonte” delle entrate è la stessa.

    Questi sono alcuni consigli chiave: prima di chiedere un mutuo, cerca di essere in linea con quanto ti suggerisco. Risparmierai tempo e soldi!

    Il prezzo: come, quando e se trattare

    Siamo giunti al momento di decidere se fare o meno la proposta d’acquisto in cui sostanzialmente andremo ad offrire un prezzo che secondo noi è giusto da pagare per l’immobile.

    Anche qui, mi permetto di darti alcuni consigli importanti da tener presente:

    • Il prezzo presente sui portali di annunci è leggermente gonfiato: in genere al primo appuntamento l’agente immobiliare ti lascia già capire, se vede un tuo interesse, a quanto sarebbe disposto a chiudere il proprietario. L’agenzia vuole vendere, portare gente a fare sopralluoghi per loro è un costo, cerca di farti aiutare dall’agente perché la cifra che ti indica è il prezzo “reale” su cui iniziare a capire quanto trattare;
    • Abbi chiaro il benchmark: se hai studiato la zona ed hai visto altri immobili, devi avere ben presenti i prezzi del quartiere e delle singole vie sui portali di annunci. A tutti togli una percentuale (circa il 5-10%) ed hai più o meno un’idea abbastanza veritiera dei prezzi al metro quadro delle varie soluzioni (casa indipendente, in condominio, da ristrutturare, nuova etc);
    • Non fare offerte ridicole: se sui portali c’è scritto 10 e l’agenzia ti indica 8, non offrire 4, specie se la casa è in un luogo che ha mercato. Se l’immobile ha superato tutte le tue analisi preliminari, cerca di comprarlo (non a tutti i costi, sia chiaro) e non perdere tempo in offerte ridicole. Ricorda che tempo = soldi, se ne hai già perso tanto per capire se la casa andasse bene oppure no per te, è inutile che ti fai rifiutare in tronco perché ti toccherà fare la stessa ricognizione per un altro immobile. Se sei convinto, offri un prezzo vicino a quello che ti dice l’agenzia (che senso ha, per risparmiare 3-5 mila euro, vedersi rifiutare un’offerta dopo aver riflettuto e ragionato per settimane?).

    Veniamo, adesso, ai consigli sulla proposta.

    Come fare la proposta?

    Questo è un accordo tra le parti, ossia il venditore e l’acquirente, nel quale vengono definiti gli impegni e le clausole che caratterizzeranno il vero e proprio contratto di compravendita. Se la proposta di acquisto è subordinata alla richiesta di un mutuo, allora tale proposta pone una condizione sospensiva.

    Tale condizione è consentita dall’articolo 1353 del Codice Civile, secondo il quale è possibile stipulare un contratto ponendo come condizione la sua eventuale risoluzione in caso di avvenimento futuro incerto, ossia l’ottenimento del mutuo.

    Se il mutuo viene concesso, allora l’acquisto può aver luogo, in caso contrario può essere sospeso. Come effettuare una proposta di acquisto se non si ha ancora la liquidità per pagare? Dovrai inserire la clausola dell’inefficacia dell’obbligo di compravendita in caso il mutuo non sia accordato.

    Dunque, bisogna segnalare nel documento:

    • il destinatario e il proprietario dell’immobile;
    • l’identificazione dell’immobile;
    • l’atto di provenienza;
    • la planimetria;
    • il prezzo offerto;
    • le modalità di pagamento;
    • le tempistiche necessarie per il versamento;
    • la situazione ipotecaria;
    • le provvigioni da corrispondere all’agente immobiliare e il termine entro cui  bisogna saldarle;
    • in caso di mutuo da richiedere, dovrai segnalare la dicitura “la presente proposta d’acquisto si intende subordinata all’ottenimento di un mutuo“.

    Nonostante tale documento sia vincolato alla richiesta del mutuo, si tratta di un atto simile a quello di compravendita: perciò, se approvato dal venditore, dà origine ad una fase preliminare di vendita.

    Per stabilire se la clausola sospensiva ha avuto effetto o meno, l’acquirente deve comunicare, entro una data prestabilita, all’agente immobiliare se il mutuo è stato concesso o no, così che il contratto possa diventare effettivo o risolversi.

    Quali sono le spese da sostenere per l’acquisto della casa?

    Ci sono molte spese da mettere in conto quando si acquista una casa, a partire dall’atto notarile. Affidarsi a un notaio è una spesa inevitabile, in quanto obbligatorio per legge: è la firma di questo professionista ad ufficializzare a tutti gli effetti il passaggio di proprietà di un immobile.

    Tuttavia, come anticipato, si tratta di un’operazione che ha un costo, che va a sommarsi alle rate del mutuo e alle tasse da pagare. Analizziamo nel dettaglio tutte queste voci di costo.

    Per quanto riguarda le imposte, dovrai pagare:

    • imposta catastale: pari a 50 euro;
    • imposta ipotecaria: pari a 50 euro;
    • imposta di registro: pari al 9% o 2% se i tratta di prima casa del valore catastale dell’immobile;
    • IVA: variabile dal 9% al 22%.

    Per calcolare il valore catastale devi moltiplicare la rendita catastale per il coefficiente fisso 115,5 (126 nel caso di seconda casa).

    Per quanto riguarda l’IVA, devi pagarla se acquisti da un’impresa di costruzioni, situazione nella quale dovrai pagare anche altre spese notarili con importi differenti rispetto a quelli dovuti in caso di compravendita tra privati.

    L’aliquota IVA muta a seconda dei casi. Sul prezzo totale dell’immobile dovrai calcolare il:

    • 4% per la prima casa;
    • 10% per la seconda casa;
    • 22% per un’abitazione di lusso.

    Per quanto riguarda le detrazioni e gli incentivi, sappi che la legge di stabilità del 2016 ha introdotto l’incentivo per favorire la compravendita di abitazioni di nuova costruzione (o ad elevata efficienza energetica).

    Quindi puoi detrarre dall’Irpef il 50% dell’IVA pagata, se, entro il 31 dicembre 2018 acquisti, da un’impresa costruttrice, un immobile a destinazione residenziale di classe energetica A o B.

    La detrazione viene ripartita su 10 anni.

    Costo del notaio

    Ovviamente, come anticipato, bisogna considerare anche il costo del notaio che viene stabilito da tabelle professionali, sebbene sia importante chiedere sempre preventivi ai vari studi.

    Sappi che nel costo notarile cono compresi anche i bolli, le visure ipotecarie e l’IVA sul compenso.

    Costo dell’agenzia immobiliare

    Se ti sei rivolto ad un’agenzia dovrai pagare la provvigione per i servizi offerti. Qui ho scritto un articolo in merito che puoi leggere se ti interessa approfondire il tema.

    In mancanza di un patto precedente, la sua somma e il modo in cui deve essere ripartita dalle parti sono determinati dal giudice secondo equità (art. 1755 c.c.).

    Se il contratto non viene terminato per qualunque motivo, il mediatore ha diritto alla provvigione.

    Ovviamente a queste spese devi aggiungere anche le spese del mutuo che hai acceso, quelle di lavori di ristrutturazione se ce ne sono, e quelle degli arredi e del trasloco, che in questa sede non ha senso elencare perché troppo soggettive. Sappi però che dovrai considerarle attentamente per avere un’idea precisa della spesa che andrai a sostenere.


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    Agevolazioni per l’acquisto della prima casa

    Vediamo rapidamente quali sono le agevolazioni di cui puoi usufruire se acquisti una casa, a partire dal bonus per la prima casa.

    Il bonus prima casa era rivolto ai giovani con meno di 36 anni, che rispettavano i seguenti requisiti:

    • un Isee non superiore a 40mila euro;
    • che acquistano un’abitazione dal 26 maggio 2021 al il 31 dicembre 2023.

    Al momento pare che questa agevolazione non venga prorogata anche per il 2024 quindi, i giovani che desiderassero comprare la prima casa, potranno avere accesso alle agevolazioni previste per la generalità dei contribuenti.

    Comprare casa: consigli, opinioni e considerazioni finali

    Finora abbiamo parlato di tutte quelle che sono le informazioni pratiche da conoscere nel momento in cui ci si approccia all’acquisto di un immobile: ho cercato di riportati tutte quelle che sono le valutazioni preliminari più importanti da conoscere e che sono sicuro che ti faranno arrivare più preparato all’evento.

    A questo punto voglio parlarti di quelli che sono i consigli finanziari, le opinioni e le dritte giuste che devi assolutamente tenere in considerazione se stai pensando di acquistare un immobile per viverci oppure per investire il tuo patrimonio.

    Nello specifico, voglio parlarti dei seguenti temi:

    • Mutuo o Affitto?
    • Comprare Casa Non è un investimento;
    • Dove comprare? Non tutte le città sono uguali;
    • Posso permettermi davvero di comprare casa? Che mutuo pagare?
    • Come controllare le emozioni per non bruciare il portafoglio;
    • Metodo Affari Miei: cosa ho fatto io e perché.

    Cominciamo subito.

    Mutuo o Affitto: l’eterno dilemma

    Se hai già deciso che acquistare l’immobile dei tuo sogni sia una scelta giusta: non mi va di convincerti del contrario. Se, al contrario, ci stai ancora pensando e sei afflitto dal solito dilemma “Affitto o Acquisto?” allora ti consiglio di ascoltare l’episodio del podcast che ti lascio qui sotto oppure leggere il mio super articolo dedicato all’acquisto della casa.

     

    Qui sotto ti riporto vantaggi e svantaggi della scelta.

    Vantaggi

    • L’immobile, una volta che avrai finito di pagare, sarà tuo. Questo significa che, terminate le rate, ti resterà in tasca un importo mensile piuttosto elevato;
    • I soldi dell’affitto vanno quasi totalmente “persi”, diversamente da quelli spesi per un mutuo, senza contare che il costo degli affitti si è ridotto meno rispetto ai prezzi delle case;
    • Una volta acquistata, la casa può essere trasformata a tuo piacimento e personalizzata in base alle tue esigenze.

    Svantaggi

    • Con la precarietà che vige oggigiorno, stipulare un mutuo a 20 anni significa essere esposti a rischi come la perdita del proprio impiego. Ovviamente una banca non ha remore, in caso di insolvenza, a buttare fuori il proprietario;
    • Comprata la casa, sarà difficile uscirne e dovrai effettuare ciclici lavori di straordinaria manutenzione che, in affitto, sono a carico del proprietario;
    • La casa di fatto la paghi alla banca ma, per lo Stato, è già tua: quindi, oltre alle rate del mutuo, paghi anche tutte le tasse sulla casa.

    Comprare casa NON è un investimento: ti spiego il perché

    Ho espresso il mio parere in tante circostanze, lo ribadisco ancora in questa sede fermo restando che puoi leggere approfondimento apposito su questa pagina.

    Per non perdere il filo del discorso, ti elenco qui i concetti salienti:

    • la rivalutazione dell’immobile considerando l’inflazione è molto lenta e bassa: non sempre ciò che si rivaluta può considerarsi un (buon) investimento. Tieni conto che storicamente, considerando proprio l’inflazione, difficilmente il valore di un immobile si è rivalutato per più dell’1% su base annuale;
    • un buon investimento dovrebbe permetterti totale libertà nella gestione del bene/prodotto su cui hai investito, ma con il mattone non hai questa libertà: se l’immobile acquistato è la tua prima casa, non potrai immediatamente rivenderla, anche perché dovrai prima trovare un’altra sistemazione. Quindi serve per darti sicurezza abitativa, ma non per investire, poiché un investimento deve essere più snello;
    • una casa necessita di lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione che incide sul tuo patrimonio (ma se non lo fai, il bene si svaluta e si deteriora);
    • anche gli interessi che devi pagare alla banca se hai fatto un mutuo incidono sul tuo patrimonio.

    Insomma, tutte queste motivazioni mi spingono a dire che comprare casa non è un investimento.

    Posso permettermi davvero di comprare casa?

    La maggior parte dei problemi finanziari delle persone deriva da scelte poco ponderate per non dire dissennate.

    Fare il passo più lungo della gamba è un rischio che non puoi permetterti assolutamente!

    Per questo, quando valuti l’acquisto, fai prima i conti sul mutuo che puoi permetterti per poi concentrarti sulla ricerca attiva dell’appartamento. Di seguito ti propongo un piccolo metodo per ragionare al meglio.

    Metodo per ragionare sulla rata da pagare

    Decidere qual è la rata adatta alle proprie esigenze e alle proprie possibilità è fondamentale: è in gioco la gestione delle proprie finanze per i prossimi anni, molti anni! E quindi è bene andarci con i piedi di piombo.

    A tal proposito ho girato un video che spiega nel dettaglio qual è il rapporto reddito mutuo massimo per poter comprare una casa.

    Ti consiglio di darci un’occhiata così potrai trovare maggiori informazioni sulla rata e capire meglio come ragionare e soprattutto come non prendere decisioni affrettate e/o sbagliate.

    I fattori da tenere in considerazione

    Per calcolare correttamente il mutuo per te devi considerare alcuni elementi. Parti dal presupposto che ogni mutuo presenta clausole, penali e anche promozioni che non tutti tengono in considerazione. Tuttavia, l’attenzione va soprattutto focalizzata su:

    • reddito: ovviamente devi avere ben presente qual è la tua disponibilità mensile;
    • capitale: è la somma che chiederai alla banca e che dovrai ovviamente restituire con tanto di interessi tramite le tue rate;
    • durata: essa si esprime in anni e consiste, come immagini, nella lunghezza del piano di reintegro della somma. Più è lungo, meno rate dovrai pagare. Considera anche che mutui più lunghi hanno maggiori interessi;
    • interessi: si esprimono su base annua, quindi la percentuale di interesse viene applicata anno per anno sul capitale residuo;
    • percentuale di reddito spendibile per il mutuo: infine, valuta a quanto ammonta la percentuale di reddito che puoi oggettivamente destinare al rimborso del mutuo senza rischiare di morire di fame. Tipicamente tale percentuale ammonta al 20/40% dello stipendio o entrata mensile.

    Per effettuare il calcolo devi tenere conto della totalità della somma da restituire, del tipo di ammortamento e quanto puoi oggettivamente pagare mensilmente.

    Se vuoi qualche esempio, te riporto subito qui. Partiamo dall’idea che la tua entrata mensile sia di 1.500 euro, pagando una rata mensile al massimo di 500 euro e considerando un tasso fisso del 3%, allora il mutuo che potrai permetterti sarà di:

    • 51.300 euro circa per un mutuo di 10 anni;
    • 72.000 euro circa per un mutuo di 15 anni;
    • 90.000 euro circa per un mutuo di 20 anni.
    • 105.000 euro circa per un mutuo di 25 anni;
    • 120.000 euro per un mutuo di 30 anni.

    Se la rata che puoi pagare è maggiore, potrai naturalmente fare richiesta per somme più alte.

    Come controllare le emozioni e non bruciare il portafoglio

    Può capitare che la casa che ti hanno fatto vedere ti abbia colpito: magari immagini le grigliate in giardino, ti piace il balcone o sei impazzito per il salone. Siamo esseri umani, ognuno ha i suoi gusti!

    Tuttavia, ci tengo a scrivere questo paragrafo per metterti in guardia rispetto alle emozioni. Sebbene tu stia comprando per te stesso, devi fare delle valutazioni razionali che sono le stesse che, come ti spiegherò dopo, ho fatto io ed in parte ti ho già esposto finora.

    Esempi di domande che ti devi porre per “governare” le emozioni:

    • Il luogo in cui sto comprando ha un mercato? Siamo in centro città, in una periferia decadente, in campagna, in un paesino che si sta spopolando o in una zona in crescita?;
    • Il prezzo che sto pagando è coerente con i valori di mercato della zona? Per accorgertene, guarda gli annunci di case simili nello stesso quartiere, prova a vederne altre, chiedi all’agente immobiliare a che prezzo i proprietari delle altre case sarebbero realmente disposti a vendere (quando sono privati a vendere i prezzi sono quasi sempre un po’ gonfiati per aver margine di trattativa);
    • Se per un qualsiasi motivo dopo un po’ volessi andar via, che faccio della casa? Il discorso si collega alla domanda di prima: se si trova in una zona turistica, universitaria o comunque ben abitata riesci ad affittare in poco tempo a buoni inquilini. Nel caso contrario, rischi di rimanerci incastrato;
    • Quanto dovrò spendere per rimettere la casa a nuovo se è da ristrutturare? Farsi assistere da un professionista in questa fase è essenziale. Se non hai le competenze per fare le valutazioni adeguate, non avere paura di risparmiare qualche soldo adesso perché potrebbe costarti esponenzialmente di più dopo;
    • Posso sostenere economicamente la cosa? Come tutti i grandi acquisti, dallo smartphone alla macchina passando appunto per la casa, sembra non esserci mai un limite. Ti è mai capitato di cambiare telefono ed arrivare al punto che, magari per 20€, potevi pensare di scegliere un modello “migliore”? Per la casa succede una cosa simile: magari ballano poche migliaia di euro che diventano poche decine di euro in più sulla rata del mutuo. Puoi perdere il controllo in questo passaggio e, di conseguenza, finire per accendere un mutuo che non puoi permetterti di sostenere. Fai attenzione, una casa non è un giocattolo: se non te la puoi permettere devi semplicemente mandare a quel paese le emozioni.

    Questi sono alcuni consigli razionali: pensaci prima di agire e valuta sempre tutto.

     

    I consigli di Affari Miei: Quando ha senso comprare la prima casa?

    Per rispondere a questa domanda parto dalla mia esperienza. Da sempre mi interesso di economia e il mercato immobiliare rientra in questo settore. Ho letto montagne di libri e documenti sull’immobiliare e ho scritto la mia guida dettagliata per investire in immobili che puoi leggere qui. Ho ragionato a lungo sulla possibilità di scegliere tra “Mutuo o Affitto”.

    Può sembrare un paradosso, ma, sebbene io abbia acquistato una casa, continuo a ritenere l’affitto migliore del mutuo.

    Ti chiederai allora: perché ho comprato casa? Il ragionamento che ho fatto è che pagavo 550€ al mese per vivere in un appartamento ubicato a due numeri civici di distanza da dove poi ho effettivamente acquistato. Dunque, conoscevo molto bene la zona (vivendoci dal 2015) e sapevo che si trattava di una zona piuttosto interessante, poiché vicina al Politecnico di Torino e quindi ottima per gli studenti.

    Siccome avevo accantonato una somma di risparmi superiore ai due cuscinetti di cui ti ho parlato (qui spiego come ragiono io), insieme a mia moglie ho deciso di comprare, approfittando dei bassi tassi dei mutui (2,20% tasso fisso), ottenendo una rata mensile di 370€.

    Con le altre spese connesse, il costo risulta leggermente più basso o simile a quello dell’affitto (per una somma pari a circa il 15% del reddito familiare annuo).

    Sono consapevole che tra qualche anno avremo bisogno di una casa più grande in previsione di allargare la famiglia, così abbiamo comprato utilizzando il pensiero da investitore che mettono a reddito e che, per qualche anno, “si sostituisce” agli inquilini.

    Come volevasi dimostrare, nel marzo del 2020 in pieno lockdown a causa della pandemia provocata dal COVID-19, è maturata la nostra esigenza di cambiare casa e di optare per una nuova sistemazione per le nostre mutate necessità. Se vuoi sapere le motivazioni che mi hanno spinto a fare questa scelta, ti invito a guardare il video qui sotto.

    Il vecchio appartamento è stato facilmente affittato ad un inquilino per una somma che copre abbondantemente le spese del mutuo e, poiché la scelta della zona era strategica, ho impiegato meno di una settimana per trovarlo.

    Questa scelta, inoltre, ha un doppio scopo più ampio:

    • in futuro ambisco ad investire in immobili creare imprese che operano nel settore: non ho mai comprato case, quindi avevo la necessità di imparare a farlo;
    • in vista di futuri investimenti in immobili o di investimenti in altri settori, è importantissimo crearsi uno “score” in banca: non so se ne sei a conoscenza, ma ognuno di noi ha un punteggio che gli viene attribuito dagli istituti bancari. Questo punteggio si basa non sul tuo guadagno, bensì su quanto si è solvibili. Ciò vale soprattutto per un imprenditore o un lavoratore autonomo, che ha più problemi nell’ottenere un mutuo. Io, ad esempio, non sono riuscito ad ottenere il tasso migliore sul mercato (c’erano anche tassi fissi all’1,9%, mentre io sono riuscito a accaparrarmi il 2,2%) in quanto molte banche non hanno voluto saperne di prestarmi i soldi. Creando uno storico, nei prossimi anni, dovrei riuscire ad avere un profilo affidabile, un buono score e ad ottenere soldi più facilmente.

    In base a quanto appena detto, alla base della mia scelta di acquistare casa ci sono anche altre motivazioni che fanno parte del mio obiettivo di lungo periodo.

    Dunque, per rispondere alla domanda del paragrafo, può avere senso comprare casa soprattutto in ottica di un investimento futuro e sulle tue aspettative per gli anni a venire: non deve essere fatta nell’ottica del “non buttare i soldi nell’affitto”, ma in vista di un progetto più ampio ed oculato, come quello che ti ho illustrato.


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    Conclusioni e opinioni Finali

    Credo che sul web non ci sia una guida migliore di questa che hai appena letto che ti guidi passo passo per comprare la tua prima casa. Ho dato fondo a tutta la mia esperienza per scriverla e, nel caso in cui trovassi delle mancanze o volessi ulteriori informazioni, non esitare a scrivermi perché cercherò di migliorarla sempre.

    Resto sempre più convito che l’acquisto di un immobile è, con ogni probabilità, lo step più importante o uno dei più importanti a livello finanziario della tua vita: se prima di questo articolo non conoscevi Affari Miei ti invito a continuare a seguire il blog perché è la migliore risorsa che ti può accompagnare nel tuo sviluppo finanziario.

    Adesso hai davvero tutto quello che ti serve per fare tutte le tue riflessioni e ti faccio i miei più sinceri auguri.


    Risorse Utili


    Ho trattato l’argomento sotto tantissimi punti di vista, ti lascio agli altri articoli di approfondimento presenti sul blog.

    Acquisto casa ad uso abitativo

    Aspetti Burocratici e Operativi

    Buon acquisto della tua prima casa!


    Scopri che Investitore Sei

    Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:

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    Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
    Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).

    23 Commenti

    Manu · 13 Ottobre 2023 alle 21:58

    grazie Davide, benché io stia per comprare uno studio e non una casa ho trovato molto utili alcuni tuoi consigli!

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      Davide Marciano · 17 Ottobre 2023 alle 9:03

      Ciao Manu, mi fa piacere ti sia stato utile.

      Un caro saluto 😉

    MARTA · 13 Settembre 2023 alle 16:51

    Buongiorno a tutti

    vorremmo acquistare una seconda casa in Toscana ma abbiamo bisogno di un consiglio per capire su quale localita’ orientare la nostra scelta

    Ci piacerebbe una casa dove si possa vivere anche tutto l’anno quindi che non sia ”disabitata” in inverno (quindi con negozi, supermercati,…..) e dove ci sia il mare bello.

    Pensavamo di escludere la Versilia per via del mare che non ci piace molto

    Grazie a chi vorra’ darci dei consigli

    Antonio Caruso · 21 Luglio 2020 alle 13:10

    Salve cortesemente mi date un consiglio, per un acquisto di una casa da un costruttore, cosa chiedere per avere la certezza di tutte le caratteristiche. Per quanto riguarda la documentazione, e per la struttura. Grazie.

    michele · 29 Agosto 2019 alle 9:39

    Buongiorno Davide,
    bella guida, aprofondita sotto i suoi molti aspetti. Da come avrà capito, io come lei, ho comprato casa (appartamento condominiale) nel lontano 2004. Ora come ora, porto l’amarezza e la pesantezza, di scelte veloci (dovevo sposarmi) e, delle volte, drastiche. Già, perchè nel frattempo, è nata mia figlia ed io mi sono ammalato di SM. All’inizio, con i condomini (tutti proprietari, 6 apPartamenti, nessun amministratore, regolamento condominiale stilato e firmato da tutti), era rose e fiori….poi…sono arrivati gli stranieri e i primi “nervosismi” (sbattimento totale del regolamento condominiale). Per stranieri indico proprio “gente” rumena o slava! Mi sento sempre un pesce fuor d’acqua! Voglio vendere! Ho già perso soldi…chissà ora….

    Alain · 23 Luglio 2019 alle 16:57

    Ciao Davide, grazie mille per la guida ed il tuo lavoro, davvero utilissimo.
    In bocca al lupo per tutto!

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      Davide Marciano · 24 Luglio 2019 alle 7:53

      Grazie Alain,

      crepi 😉

    Antonio · 16 Giugno 2019 alle 14:16

    Voglio volpraten UNA casa ma non e catastata cosa devo fare grazie

      Avatar photo

      Davide Marciano · 16 Giugno 2019 alle 18:54

      Che ti devo dire, comprala e fai quello che ti pare. Questa è una guida, cosa devo fare, devo darti pure i soldi? 😉

    Alessandro · 31 Maggio 2019 alle 13:58

    Buongiorno, sono interessato all’acquisto di una casa meravigliosa in periferia, rifiniture di pregio, già immobiliata (mobili di gran qualità, divani, letti, tavoli, sedie… tutto stupendo) completa di qualsiasi accessorio, allarme, zanzariere, camino, aria canalizzata…
    Questa casa viene venduta ad un prezzo molto alto per essere un 3 locali, circa 70/80 mila euro in più ,il fatto che la casa è rifinita di pregio e lascia tutti i mobili (stimo un valore di circa 80 mila euro) conviene prenderla al prezzo richiesto, calcolando che non dovrò spendere nemmeno un euro di mobili ma me li sono pagati rateizzandooli nel mutuo?
    Grazie

    luca · 11 Marzo 2019 alle 23:57

    ciao Davide, vorrei chiederti gentilmente se esiste un esperto che mi può seguire sull’acquisto di una casa. Ho letto su internet che sono troppe le cose da sapere prima di comprare, e se non sei un vero esperto rischi di sbagliare.. intendo un esperto che sa tutto dalla a ala z, che mi possa seguire dal’inizio alla fine..

      Avatar photo

      Davide Marciano · 12 Marzo 2019 alle 10:17

      Ciao Luca,

      io collaboro con Michele Schirru che è autore del corso sull’immobiliare disponibile nell’Academy (https://www.affarimiei.biz/b2l-comprare-per-affittare/).

      Michele è uno dei massimi esperti in Italia sulla materia ed è, tra l’altro, imprenditore nel settore con la sua agenzia. Se desideri entrare in contatto con lui, scrivimi a davide@affarimiei.biz indicando i tuoi dati e sarai messo in contatto.

      Buona giornata e auguri!

        luca · 11 Aprile 2019 alle 13:42

        grazie della risposta

          Avatar photo

          Davide Marciano · 9 Maggio 2019 alle 10:15

          Prego 😉

    Davide · 24 Febbraio 2019 alle 23:41

    Grazie per la risposta Davide. Condivido un punto, il fatto di valutare se non sia più interessante avviare una propria attività con i 50mila€ di base per farla fruttare invece di bloccarli e indebitarsi con un mutuo, seppure questa ipostesi sia di gran lunga più rischiosa del mutuo stesso.
    Per il resto, ricordiamo che comunque dovrei pagare la stessa cifra di affitto, tanto vale pagarla di mutuo. E se un domani non potessi più pagarla? Significa che non potrei pagare nemmeno l’affitto, ovvero cadrei in disgrazia… è un’ipotesi remota e quindi fuori discussione.
    Il caso del trasferimento è invece delicato, ma credo che se ci si trasferisce per lavoro spesso è per guadagnare di più e comunque non esiste città più costosa di Roma, quindi ci guadagnerei riaffittando casa e andando io stesso in affitto altrove.
    Ovvio che tutte queste analisi valgono per chi gode di buona retribuzione, stabilità lavorativa ed ha individuato una zona più o meno sicura da qui a 25 anni (conosco bene i quartieri di Roma, ce ne sono molti strategici e che non potranno mai smettere di esistere).
    Dire che sia meglio trasformare 50k in 110k nell’arco di 20 anni significa dire che tale appartamento rischia di svalutarsi del 50%… impossibile.
    Ci tengo a precisare che queste sono tutte valutazioni specifiche del mio caso, sono tante le variabili in gioco ed ognuno ha una situazione di vita diversa.

      Avatar photo

      Davide Marciano · 25 Febbraio 2019 alle 9:27

      Ciao Davide,

      grazie del commento: i 50k che diventano 110k sono un file excel con l’interesse composto e rivalutazione dei mercati del 4%. L’azionario mondiale fa, da SEMPRE, +6% di media ed è un fatto, non un’opinione mia.

      Che la casa si svaluti o rivaluti, dipende da dinamiche locali ma, ad oggi, solo nel terzo mondo le case si rivalutano del 50% e tra 20 anni, a Roma come in altri luoghi, sarà già tanto se le case varranno uguale o si saranno rivalutate dell’1-2% annuo.

      Ovviamente se:
      – Guadagni bene e credi di non restare disoccupato mai;
      – Hai una situazione finanziaria stabile;
      – Vuoi vivere a Roma per sempre;
      – Conosci le dinamiche locali alla grande perché sono anni che le segui e sei capace di capire quali immobili possono funzionare e quali no;
      – Non ti sei mai messo in proprio e non hai alcuna intenzione di farlo (il discorso sui 50k per aprire un’azienda, in questo caso, viene meno).

      Cambia tutto – e lo spiegherò in un video nelle prossime settimane – ma io parlo ad un pubblico enorme con diversa situazione finanziaria e culturale e, in termini assoluti, reputo sbagliato investire i propri soldi per comprare un immobile di proprietà.

      L’ho fatto anche io: https://www.affarimiei.biz/perche-ho-comprato-la-mia-prima-casa/37236

      Ma, ciò nonostante, continuo a ritenere la scelta poco vantaggiosa finanziariamente parlando. Però, a livello di esperienza, ho imparato qualcosa su come si compra una casa 😉

    Davide · 24 Febbraio 2019 alle 16:48

    Ciao Davide, ho letto alcune pagine del tuo blog ed ho visto il video in cui sostieni che la prima casa generi solo passività mettendo a paragone l’acquisto con quello di un’auto… non consideri però il costo dell’affitto (da qualche parte si dovrà pur vivere). Ad esempio, zona residenziale semi-centrale a Roma, affitto di 800€/mese (60mq) contro mutuo 25 anni di 700€/mese (tasso 2%) per bilocale di 210mila€ con anticipo di 50mila€ che equivale agli interessi + spese acquisto e gestione immobile… risultato: con la stessa spesa mensile di un affitto e anticipando 50mila€, dopo 25 anni hai un appartamento rivendibilissimo. Non vedo perché non si dovrebbe fare, dove sbaglio?

      Avatar photo

      Davide Marciano · 24 Febbraio 2019 alle 18:27

      Ciao Davide,

      l’errore – a mio avviso, poi sei libero di credere quello che meglio ritieni sia opportuno – sta nel fatto che 50 mila euro in 20 anni investiti con un rendimento annuo del 4% (fattibile se studi un po’ e hai un minimo di propensione al rischio) diventano quasi 110 mila euro, raddoppiando il loro valore.

      I soldi, se investiti bene come suggerisco con il mio metodo e senza credere agli schemi ponzi che vendono sul web, non spariscono perché non finiscono in criptoschiocchezze, azioni di aziende che non puoi controllare o immobili che per saper rivalutare devi essere un addetto ai lavori.

      Con quegli stessi soldi, inoltre, potresti pensare di avviare un tuo business se sai come farlo e ne hai voglia.

      I soldi ci saranno sempre, il quartiere di Roma di cui parli ci sarà ancora tra 20 anni? E tu, troverai sempre lavoro a Roma o dovrai spostarti? E se non vorrai più starci a Roma? Io, per esempio, ho vissuto 25 anni in uno dei posti più belli al mondo (Costiera Amalfitana), poi mi sono rotto le scatole e me ne sono andato perché dopo esserci nato e cresciuto non avevo più piacere a viverci. E se non potessi più pagare 700€ al mese di mutuo? E se magari non puoi pagare in un momento in cui ti gira male e la zona si è svalutata? Le case all’asta finiscono anche per queste ragioni.

      Non sto dicendo che non si può fare, ti sto spiegando i miei motivi per la contrarietà. Se sei favorevole, però, in questo articolo ti ho dato un metodo 😉

      Quando parliamo di soldi dobbiamo pensare al futuro, non a che rata pago il prossimo mese. Almeno questo è l’approccio che cerco di trasmettere attraverso la mia attività divulgativa.

    Sofia Mantelli · 7 Febbraio 2019 alle 12:08

    Se possibile mi interesserebbe avere un suo parere riguardo il comprare case all’asta.

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      Davide Marciano · 7 Febbraio 2019 alle 20:24

      Ciao Sofia,

      questa è una mega guida per acquisto uso abitativo e su questa pagina preferirei non si uscisse fuori tema.

      Ad ogni modo, scriverò un articolo sul tema a breve nella sezione di investimenti immobiliari: https://www.affarimiei.biz/investimenti/investimenti-immobiliari

        luca · 11 Aprile 2019 alle 13:28

        salve, grazie per questa guida, ma pensavo fosse molto più lunga e dettagliata, volevo chiederle se è possibile farne un’altra. Questa è troppo breve e generale, mi scusi per la critica, grazie

        luca · 11 Aprile 2019 alle 13:41

        ad esempio c è tutto l aspetto delle spese condominiali, il fatto che non è consigliato acquistare all’ultimo piano o al piano terra con i vari motivi, il fatto che se abiti ai piani alti pagherai di più se è presente l’ascensore, e tantissimissime altre cose, grazie

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          Davide Marciano · 11 Aprile 2019 alle 15:19

          Ciao Luca, direi che per essere una guida gratuita c’è già tantissima roba…non trovi?

          Controllerò comunque gli altri suggerimenti e, perché no, la migliorerò nei prossimi update. Buon pomeriggio!

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