Fare l’Università è un Buon Investimento nel 2025?
Fare l’università è un buon investimento? Il mondo sta cambiando velocemente
Oggi più che mai il mondo del lavoro è in piena trasformazione.
Competenze che erano preziose 20 anni fa oggi magari valgono di meno, mentre ci sono tante nuove professioni nate dal web e dalla digitalizzazione che ormai stanno dominando il mercato.
In questo scenario, è lecito chiedersi: conviene ancora investire tempo e soldi nell’università?
Perché le persone continuano a iscriversi all’università?
Nonostante tutto, milioni di giovani ogni anno scelgono di iscriversi all’università.
Perché?
Perché per molte famiglie è ancora vissuto come un “investimento sicuro” per il futuro.
Inoltre, il valore simbolico di una laurea è ancora forte: è considerata un lasciapassare per entrare nel mondo del lavoro: quante volte avrai sentito qualcuno di più grande di te dire: “Prenditi il pezzo di carta che vedrai che ti serve”.
Ecco, il famoso pezzo di carta è proprio la laurea.
I numeri reali: cosa dice Almalaurea
Se guardiamo i dati di Almalaurea, vediamo che laurearsi ha ancora un impatto positivo sull’occupabilità e sui salari.
Tuttavia, è importante avere ben chiaro il contesto: i dati cambiano molto in base al tipo di laurea, alla zona geografica e al settore economico.
Scegliere il percorso di studi da intraprendere e quindi di conseguenza quale laurea ottenere è molto importante per il lavoro futuro: tolto lo scopo di sapere delle cose e quindi di farlo per cultura personale, ci sono inevitabilmente dei percorsi di studi che offrono maggiori sbocchi nel mondo del lavoro e altri percorsi di studi che invece non ne offrono moltissimi.
Oltre al fattore scelta del percorso, dobbiamo anche considerare la questione costi: studiare costa.
Dobbiamo considerare le tasse universitarie, l’acquisto dei libri, gli affitti per chi studia fuori città e il tempo trascorso a non lavorare e a studiare, e quindi a non guadagnare.
Parliamo facilmente di decine di migliaia di euro in 3-5 anni.
Per molte famiglie, si tratta di un investimento pesante.
Il destino dei diplomati senza laurea
Cosa succede a chi non si laurea?
I dati mostrano che, in media, i diplomati trovano più difficoltà a entrare nel mondo del lavoro, guadagnano meno e hanno minori opportunità di carriera. Naturalmente esistono eccezioni, ma il diploma oggi offre meno sicurezze di un tempo.
A un anno dalla laurea, circa il 70% dei laureati ha trovato un lavoro. Il dato migliora notevolmente per i laureati in discipline tecniche, scientifiche ed economiche, mentre è più basso per chi ha studiato materie umanistiche.
Questo fa riferimento a quanto ti dicevo prima, ovvero che ci sono determinati percorsi che offrono più opportunità di lavoro e altri che ne offrono meno.
Avere una laurea, nella maggior parte dei casi, significa avere accesso a ruoli meglio retribuiti, più stabili e con maggiori possibilità di carriera. Però è fondamentale scegliere bene cosa studiare: alcune lauree oggi sono quasi inutili sul mercato del lavoro.
A cinque anni dalla laurea, il tasso di occupazione supera l’85% e i salari crescono mediamente di più rispetto a chi si è fermato al diploma. Questo dimostra che l’investimento in formazione, nel medio periodo, è ancora conveniente, anche se non garantisce ricchezza automatica.
Il valore della cultura personale
Al di là dei numeri, studiare ha un valore immenso anche a livello personale. L’università ti insegna a ragionare, a documentarti, a confrontarti. Ti fornisce strumenti mentali che ti accompagneranno per tutta la vita, in ogni ambito.
Studiare non è mai una perdita di tempo, perché la cultura, il metodo e gli insegnamenti sono sempre importanti nella vita.
Anche se comunque non basta avere una laurea per essere ricchi o “sistemati“.
La laurea è solo un punto di partenza. Conta molto di più come ti poni, quanto sei capace di metterti in gioco, quanto sei disposto a imparare anche fuori dagli schemi tradizionali e come ti poni nei confronti del mondo in generale.
Nel mondo del lavoro moderno, vince chi ha voglia di imparare continuamente, chi è curioso e flessibile. Un pezzo di carta, da solo, oggi non basta più. Serve un atteggiamento da costruttore del proprio futuro, non da semplice esecutore.
Conclusioni
Quindi, conviene ancora studiare all’università nel 2025?
Sì, ma con la testa sulle spalle.
Devi scegliere percorsi di studio che abbiano una reale spendibilità, devi prepararti ad aggiornarti continuamente e devi capire che il pezzo di carta, da solo, non garantisce nulla.
Se vuoi investire su te stesso o sui tuoi figli, l’università può ancora essere una grande opportunità. A patto di viverla con consapevolezza e spirito critico.
Prima di congedarci ci tengo a lasciarti due articoli che potrebbero esserti utili in quanto trattano l’argomento della laurea sotto il punto di vista economico e della convenienza di riscattare la laurea.
Ti consiglio di leggerli:
Buon proseguimento qui su Affari Miei!
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