Il Flop della Scherma alle Olimpiadi somiglia ai tuoi investimenti?
Sono cresciuto in un mondo con relativamente poche certezze: tra queste, c’era il dominio italiano nella scherma alle Olimpiadi.
Non c’è stata una rassegna olimpica, da che inizio ad avere dei ricordi, senza un trionfo italiano nella disciplina: nella foto, addirittura l’intero podio nel fioretto femminile a Londra 2012.
Quest’anno sta andando un po’ peggio: durante le Olimpiadi di Tokyo, infatti, i risultati dei nostri sono meno trionfali rispetto al passato nonostante qualche medaglia sia comunque arrivata.
A voler essere un minimo più riflessivi, però, più che del flop della spedizione azzurra si deve prendere atto del cambiamento in atto anche in questo sport dove ci sono sempre più nazioni ad esprimere campioni, portando ovviamente alla ripartizione delle medaglie.
Succede ormai da anni in ogni manifestazione, è arrivato il turno anche della scherma.
E i tuoi investimenti che c’entrano?
Spesso mi trovo a parlare con persone che esaltano sempre le scelte passate: i BTP che pagavano l’8%, le case che si rivalutarono, le azioni italiane che volavano, “mio nonno che comprò un terreno” o che “fece i soldi con le licenze commerciali”.
Tutte iniziative corrette nell’epoca in cui sono state poste in essere ma che, con i cambiamenti, hanno perso di efficacia.
Il mattone da solo non dà più garanzie perché ci sono altre influenze esterne all’economia.
Il solo mercato azionario italiano, da solo, non basta a sostenere un portafoglio perché ormai lo sviluppo economico è distribuito su scala mondiale.
I BTP, poi, non vanno più bene perché i tassi sono bassi
Le licenze commerciali non esistono più, non basta comprarne una per avere entrate sicure.
Tutte queste dinamiche non inficiano la bontà di quelle che erano le nostre certezze in senso assoluto: le case veramente stanno sempre lì, i BTP fino a prova contraria sono sicuri, le aziende italiane mediamente comunque crescono e, udite udite, c’è persino gente che fa i soldi con il business nonostante sia tutto più difficile.
Il problema è che, esattamente come nella scherma, è cambiato il panorama intorno a noi.
Prima ne prendiamo atto e prima iniziamo a prendere le contromisure e meglio è, consapevoli del fatto che nell’età della complessità che stiamo vivendo i risultati facili e lineari non esistono più o, se esistono, sono più difficili da raggiungere.
L’alternativa?
Lamentarsi e parlare di FLOP come fanno i media per stimolare l’eterno lamento italiano. Di tempo per lamentarci non ne abbiamo, il nostro obiettivo è valorizzare il nostro patrimonio.
O forse no?
Scopri che Investitore Sei
Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:
0 Commenti