Immobili, Perché Aumentano i Prezzi in Europa, ma in Italia sono Ancora così Bassi?
Hai presente il compagno di classe che non ha studiato per tutto l’anno e, nonostante i professori pur di promuoverlo gli chiedano l’argomento a piacere, non riesce neanche a dire due parole per arrabattare un 6 più che regalato?
Dimentica l’ipotetico compagno di classe e sostituiscilo con un soggetto ben più “imponente”: il mercato immobiliare italiano.
Un recente rapporto di Bankitalia evidenzia che i prezzi degli immobili sono in aumento nel nostro Paese così come in tutta l’Area Euro.
Le ragioni sono più o meno queste:
- in primis, l’enorme immissione di liquidità delle Banche Centrali ha portato in giù il prezzo del denaro invogliando privati e imprese a indebitarsi;
- in secondo luogo, la ripresa economica post pandemica ha dato vigore all’economia;
- last but not least, in molti Paesi come in Italia ci sono state misure a supporto delle coppie che vogliono acquistare casa che hanno un po’ fatto salire i prezzi.
E allora cosa c’è che non va?
Se facciamo 100 per indicare i valori del 2008 e li confrontiamo con quelli odierni notiamo che l’Italia è l’unico Paese dell’Area Euro a non aver ancora recuperato: la Spagna è in pari, la Germania ha avuto una grande crescita e la Francia pure.
L’Italia, come si vede nel grafico, supera di poco il valore di 80: se avessi comprato casa in quegli anni, per capirci, oggi il tuo immobile varrebbe quasi 20 punti percentuali in meno solo in termini puramente numerici, senza considerare l’inflazione che acuisce ancora di più le dimensioni della perdita.
Però la casa sta sempre lì, penserai, no? E te ne stai tranquillo e beato, come se niente fosse successo.
Al tempo stesso, però, prendi lo smartphone ogni 5 minuti per vedere se le azioni, gli ETF o i fondi che hai sottoscritto si son mossi di un paio di punti percentuali e al primo raffreddore vai in giro a cercare “consigli” per “rimediare” / “recuperare le perdite”.
Giusto?
La sto facendo caricaturale, ma molto spesso è così.
Come è possibile che, nonostante un contesto favorevole all’aumento dei prezzi, la situazione in Italia sia ancora negativa?
Qui torniamo all’esempio del nostro compagno di classe che non riesce neanche a dire due parole con l’argomento a piacere: se gli mancano i fondamentali l’insegnante non glieli può estrarre in nessun modo.
La nostra economia sconta una serie di problemi atavici quali mancata crescita della produttività che non permette agli stipendi di salire, mancate riforme strutturali (liberalizzazioni e riforma fiscale in primis) che dovrebbero attirare gli investimenti esteri e, soprattutto, BOMBA DEMOGRAFICA.
Come ripetuto più volte, la popolazione invecchia, la gente fa meno figli e molti nostri connazionali, di solito quelli più qualificati e volenterosi, vanno all’estero a produrre PIL e aumenti dei prezzi degli immobili in Paesi come la Germania, che ringraziano.
Per questo – e in realtà per tante altre ragioni – dobbiamo continuare a guardare con scetticismo al mercato immobiliare domestico: i numeri, ahinoi, ci remano contro.
Chest’è…come amo dire!
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