Investire su Conto Deposito Senza Rischi e Capitale Garantito: Conviene nel 2025?
Investire su Conto Deposito senza Rischi: Conviene?
Il conto deposito è spesso il punto di partenza, il primo passo per chi comincia a investire.
È percepito come semplice, sicuro e privo di complicazioni. E proprio per questo attrae tanti risparmiatori che vogliono ottenere qualcosa in più rispetto al tenere i soldi fermi sul conto corrente.
È il “battesimo” nel mondo degli investimenti, spesso insieme ai BTP.
Oggi Sandro ha voluto scriversi e raccontarci la sua storia per avere alcune delucidazioni in merito alla sua scelta.
Sandro ha investito i suoi soldi nel 2010, quindi per ben 15 anni ha investito in un conto deposito. Ha fatto bene? Ha fatto male?
Cerchiamo di analizzare meglio la situazione.
Il nemico invisibile: l’inflazione
Il problema dei 100.000 euro che Sandro ha investito è che oggi, in termini reali, valgono meno!
L’inflazione infatti erode il potere d’acquisto e, come nel caso di Sandro, puoi ritrovarti dopo 15 anni con gli stessi 100.000 euro, che però comprano beni e servizi per un valore reale molto più basso.
Usando uno strumento basato su dati ISTAT, è stato mostrato che 100.000 euro nel 2010 equivalgono a 76.500 euro nel 2025. Per mantenere lo stesso valore reale, avresti dovuto guadagnare almeno quei 24.000 euro.
E questo solo per rimanere in pari, non per arricchirti.
L’interesse composto: l’arma segreta
L’interesse composto è ciò che permette al capitale di crescere nel tempo: guadagni che generano ulteriori guadagni.
Se Sandro avesse investito quei 100.000 euro con un rendimento medio del 5% annuo, dopo 15 anni il capitale sarebbe diventato di circa 207.000 euro (senza versamenti aggiuntivi).
Questo risultato non si ottiene con conti deposito o BTP, che funzionano a interesse semplice.
Non vogliamo demonizzare strumenti come i conti deposito o i BTP, ma soltanto far capire che sono strumenti statici, che spesso non superano l’inflazione e non permettono al patrimonio di crescere in maniera interessante.
Sono strumenti interessanti per chi cerca sicurezza a breve termine o per costruire dei piccoli cuscinetti, ma non per creare valore reale.
Per battere l’inflazione nel lungo periodo bisogna costruire un portafoglio diversificato, con asset class in grado di sovraperformare nel lungo termine. L’azionario, storicamente, è l’unica asset class capace di mantenere e accrescere il potere d’acquisto nel tempo.
La vera soluzione: conoscenza e responsabilità
Per ottenere risultati migliori non basta evitare i rischi. Serve conoscenza dei mercati, voglia di imparare e consapevolezza del fatto che “accontentarsi di qualcosina” spesso significa accettare la perdita certa di valore.
Bisogna superare la pigrizia e il desiderio di evitare ogni rischio, per cercare di capire al meglio i proprio obiettivi e i propri rischi e di conseguenza costruire un portafoglio bilanciato in grado di fornire rendimenti interessanti.
Prima di salutarti ti lascio qui alcune guide che potresti leggere per cominciare a capirne di più:
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- Investire 50.000 Euro su Conto Deposito: Conviene? Opportunità e Alternative
- L’interesse composto: calcolo e funzionamento
- ETF da tenere per sempre, Ecco i migliori fondi da cassettista
Buon proseguimento su Affari Miei!
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