L’Asse più Corta nella Botte: Qual è la Tua?
Lo scienziato tedesco Justus von Liebig disse che la capacità di crescita di un sistema non è determinata dalla quantità totale di risorse a disposizione, ma dalla risorsa più scarsa.
Questo principio, poi passato alla storia dell’economia e del management, in realtà fu usato per la prima volta parlando di piante.
Molto semplicemente, la quantità totale di luce, acqua e minerali non è sufficiente per determinare quanto una pianta possa crescere.
Se ad esempio la pianta ha un terreno molto ricco di minerali e una fantastica esposizione alla luce, ma non ha abbastanza acqua, alla fine la pianta crescerà soltanto quanto la ridotta acqua a disposizione le permetterà di fare.
In economia aziendale (e mi sento di dire, anche nella finanza personale) si chiama teoria dei vincoli.
La Teoria dei Vincoli
La teoria dei vincoli spiega che ogni sistema controllabile ha almeno un collo di bottiglia che gli impedisce di crescere di più.
Un sistema controllabile può essere un’azienda, una famiglia o una singola persona. Se non ci fosse nemmeno un collo di bottiglia il sistema sarebbe libero di crescere all’infinito, cosa che invece nella realtà non succede.
Un esempio potrebbe essere quello della produzione: magari una società ha molti ordini da parte dei suoi clienti, ma i suoi stabilimenti produttivi non bastano a restare al passo con gli ordinativi.
In questi mesi si parla molto anche dei problemi nelle forniture, come nel caso dei semiconduttori: le aziende che si occupano di elettronica potrebbero produrre di più e hanno mercato per farlo, ma non riescono a ottenere abbastanza microchip per assemblare i loro prodotti finiti.
Quando i semiconduttori arriveranno, in ogni caso, queste aziende non potranno comunque crescere all’infinito.
Ci sarà sempre almeno un collo di bottiglia. A un certo punto magari i chip arriveranno, ma i macchinari non riusciranno a stare al passo con il ritmo richiesto per soddisfare tutti gli ordini; così arriveranno nuovi macchinari, ma mancheranno le persone in grado di farli funzionare; verranno assunte nuove persone, ma gli ordini dei clienti non potranno crescere all’infinito. E così via, in un lungo ciclo di identifica-risolvi basato sui colli di bottiglia.
Anche se non esiste un momento in cui il sistema rimane senza colli di bottiglia, ogni volta che ne risolve uno cresce. Più vincoli vengono risolti, più il sistema diventa grande.
La botte di Liebig
Esiste anche una metafora molto bella a riguardo, quella della “botte di Liebig”.
Essa descrive un sistema che cerca di crescere come una botte, dove ogni asse della botte ha una lunghezza diversa. Se proviamo a riempire la botte con l’acqua, quando il livello del liquido arriverà all’altezza dell’asse più bassa l’acqua inizierà a colare dalla botte.
Non importa quanto siano alte le altre assi: la più corta determina il momento in cui l’acqua inizia a fuoriuscire.
Se segui Affari Miei, probabilmente sai che i miei quattro pilastri della finanza personale sono Risparmiare, Guadagnare, Gestire e Investire. Ammesso che tu non sia infinitamente ricco, c’è almeno uno di questi quattro aspetti che al momento rappresenta il tuo collo di bottiglia.
So che le vacanze sono un buon momento per rilassarsi, ma anche un buon momento per pensare.
Il mio spunto di riflessione per queste vacanze è questo: qual è l’asse più corto nella botte della tua finanza personale?
Quale vincolo ti sta impedendo di arrivare al livello successivo?
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