Quali Sono i Migliori Broker Sostituto D’Imposta? Ecco la Lista aggiornata al 2023

Se ti stai chiedendo quali sono i migliori broker sostituto d’imposta per poter investire in obbligazioni, azioni, Forex ed ETF, sei nel posto giusto. Oggi parliamo proprio di questo argomento.

Voglio infatti aiutarti a fare chiarezza, poiché esistono molti broker online ed è normale fare confusione ed avere molti dubbi a riguardo.

Dunque, continua a leggere perché scopriremo sia quali sono le piattaforme migliori sia, soprattutto, come scegliere tra regime amministrato e dichiarativo.

Cosa si intende con Broker sostituto d’imposta?

Iniziamo con una definizione per fare chiarezza. Quando parliamo di broker sostituto d’imposta intendiamo un intermediario che propone il regime del risparmio amministrato.

Questo permette all’investitore di delegare la gestione della fiscalità all’intermediario: sarà quest’ultimo, infatti, a calcolare, dichiarare e versare tutte le imposte generate durante l’attività di investimento.

Dunque, la responsabilità dei calcoli per la tassazione del capital gain e la responsabilità del pagamento sono proprie dell’intermediario, e non dell’investitore.

Come funziona?

I broker vanno a calcolare le plusvalenze e le minusvalenze su ogni singola operazione:

  • sulla plusvalenza finanziaria utile viene trattenuta l’imposta del 26%;
  • le minusvalenze sono utilizzate a compensazione delle future plusvalenze (entro un periodo massimo di 4 anni).

Il sistema fiscale italiano stabilisce che, per poter offrire il regime del risparmio amministrato agli investitori, il broker deve avere una stabile organizzazione sul territorio italiano.

Tutti coloro che non abbiano quindi un ufficio, oppure una succursale che permetta di rispettare tale requisito, non potranno agire come sostituti d’imposta.

Questo significa che non rientrano nella categoria i broker online famosi come Plus500, Degiro o eToro.

Ma allora, quali sono i migliori? Vediamolo!

I migliori broker sostituto d’imposta

Ora che abbiamo introdotto l’argomento, andiamo al sodo: ecco la lista che a mio avviso rispecchia i requisiti di qualità:

  • Directa;
  • Fineco Bank;
  • Webank;
  • BG Saxo;
  • ActivTrades;
  • IG Markets.

Vediamo di spendere qualche parola per ognuno di loro.

Directa

Questo broker è operativo dal 1996, e viene considerato uno tra i primi, in Italia, ad essersi occupato del trading online quando lanciò la piattaforma digitale.

In fase di apertura del conto puoi scegliere tra il regime amministrato e il regime dichiarativo: non sono previsti costi di apertura, né di chiusura o mantenimento del conto. Infatti, l’utilizzo delle piattaforme proprietarie è sempre gratuito.

Directa inoltre è sicura, dal momento che è regolamentata dalla Consob: questo è un ulteriore elemento di sicurezza.

Con Directa puoi dedicarti in particolar modo all’acquisto di azioni italiane, poiché le commissioni per questa categoria di titoli sono basse. Anche gli investimenti in ETF sono interessanti e vantaggiosi, e inoltre la piattaforma offre tutti i principali mercati europei.

Come commissioni, Directa è il più vantaggioso tra i broker italiani: qui trovi la recensione completa.

Fineco Bank

Iniziamo l’analisi da Fineco. Si tratta del più noto ed utilizzato, poiché ha un vantaggio che lo rende apprezzato: si tratta di un istituto affidabile, poiché è proprietà della Unicredit. Fineco inoltre è regolamentato dalla Consob, altro elemento di garanzia.

Inoltre, adopera una piattaforma fruibile ed intuitiva: poter avere servizi di investimento e bancari in un’unica piattaforma è una caratteristica molto apprezzata dagli utenti.

Gli investitori vi si affidano sia per effettuare un piano di accumulo con ETF o fondi di investimento, sia per acquistare obbligazioni o azioni.

Lo svantaggio più evidente è che le commissioni da pagare sono più alte di quelle proposte da altri broker online, senza contare i costi fissi legati alla tenuta del conto.

Proprio per questi motivi, Fineco potrebbe essere un broker adatto a te solo se disponi di capitali elevati da investire.

Qui puoi approfondire i servizi che vengono offerti da Fineco.

Webank

Anche Webank occupa un ruolo di rilievo tra i broker sostituti si imposta. Stiamo parlando di una banca online controllata dal gruppo Banca Popolare di Milano (BPM), molto quotata dai risparmiatori.

Si tratta si una banca nota, regolata anch’essa dalla Consob: Come nel caso di Fineco, anche con Webank puoi avere servizi bancari e servizi di trading all’interno di un unico conto.

La piattaforma è anche in questo caso di ottimo livello; tramite essa puoi accedere a una vasta gamma di strumenti finanziari.

Le commissioni sono vantaggiose sulle azioni italiane e sugli ETF, tuttavia parliamo pur sempre di cifre non proprio vantaggiose per chi ha piccoli capitali.

Qui puoi trovare la recensione.

Il prossimo broker di cui parliamo vanta commissioni leggermente più basse.

BG Saxo (ex BinckBank)

BG Saxo è una banca online olandese.

Questa banca è operativa in cinque paesi europei, tra cui l’Italia. Nel nostro Paese ha una sede a Milano dal 2012, e dunque da allora può esercitare la funzione di sostituto di imposta.

La banca propone l’accesso a oltre 50 mercati mondiali: puoi utilizzare questo broker sostituto d’imposta per investire o fare trading su azioni, ETF, obbligazioni, fondi di investimento e così via.

costi di tenuta del conto sono zero, mentre le commissioni di trading sono caratterizzati da una struttura digressiva e rientrano nella media dell’industria finanziaria.

Per venire incontro alle esigenze dei piccoli investitori è stato creato il profilo “Mini Trader Italia”, che ha invece una struttura commissionale variabile dello 0,17% (min. €2,5) per i mercati cash italiani.

Se deciderai di affidarti a questo, potrai scegliere tra due piattaforme di trading:

  • Investor: la scelta dei self investor. La piattaforma offre un’esperienza di investimento unica, che permette agli investitori di conoscere i trend di mercato più importanti e di scoprire le soluzioni di investimento consigliate dagli analisti di Banca Generali e Saxo Bank;
  • TraderGO: si rivolge ai trader esigenti, quindi a trader esperti che vogliono investire sia su prodotti semplici, che su derivati OTC. La piattaforma è affidabile, veloce e inoltre supporta davvero tutti i prodotti e tutte le asset class.

Qui puoi approfondire.

ActivTrades

Questo è un broker tra quelli che sono sostituti di imposta, che rientra nella categoria Market Maker. Significa che ActivTraders permette di fare trading soltanto tramite CFD e non offre accesso diretto alle borse finanziarie.

Questo broker è autorizzato e supervisionato dall’FCA (ovvero l’organo ufficiale di regolamentazione finanziaria nel Regno Unito, dove nasce). Grazie alla sede a Milano permette di operare anche in Italia.

Offre parecchi prodotti finanziari, anche se limitata ai CFD): nel pacchetto trovi azioni, ETF, Forex, materie prbime, criptovalute e indici.

Puoi operare con la leva finanziaria (massimo 1:30) e questo è indicato se vuoi cimentarti nel daytrading o nello swing trading.

La piattaforma web proprietaria è facile da utilizzare e si può anche scaricare l’app.

Per quanto riguarda le commissioni, sono bassi, e i costi di tenuta conto sono da pagare solo a partire dal secondo anno di inattività del conto.

Qui trovi un approfondimento!

IG Markets

Infine, IG Markets è un broker internazionale regolamentato a sua volta dalla FCA, che offre il servizio di sostituto d’imposta per i clienti Italiani che lo richiedono.

Questo broker è tra i primi in classifica per volumi scambiati e per la competitività delle condizioni di trading sui CFD.

Propone differenti tipologie di conto con esecuzione degli ordini e piattaforme di trading professionali, tutte testabili attraverso i diversi conti demo.

IG è un broker strutturato per soddisfare le esigenze di trader di qualsiasi livello, ma proprio per la grandezza dei mercati proposti lo consiglio ai più esperti.

Puoi approfondire qui.

Brokers che NON fanno da sostituto d’imposta

Ecco quali sono invece i brokers che non svolgono la funzione di sostituto di imposta.

  • Degiro: come nel caso dei broker online esteri senza sede in Italia, con questo Broker non puoi usufruire di questa funzione. Infatti, si applica il regime dichiarativo. In ogni caso, Degiro si appoggia a uno studio di commercialisti nel nostro Paese, così i clienti possono richiedere un Modello Unico precompilato per il pagamento delle imposte. Ho scritto la recensione qui.
  • eToro: anche eToro opera soltanto con regime dichiarativo e non con regime amministrato. Trovi la recensione qui.
  • Interactive Brokers: nemmeno lui opera con regime amministrato, ma solo con regime dichiarativo. Ecco la mia recensione.
  • Plus500: altra piattaforma molto famosa che ti permette di operare in regime dichiarativo.

Regime amministrato o regime dichiarativo: quale scegliere?

Entrambi i regimi fiscali presentano vantaggi e svantaggi. Infatti, il regime amministrato offre all’investitore una certa stabilità poiché il broker si fa carico di tutti gli oneri fiscali.

Invece, il regime dichiarativo permette un’ottimizzazione fiscale che può portare a pagare meno tasse.

Come sfruttare il regime dichiarativo per avere maggiori vantaggi

Come ti dicevo, il regime dichiarativo può portare vantaggi di natura fiscale soprattutto se fai tante operazioni o comunque fai trading: in questo caso, infatti, dover pagare le imposte l’anno successivo può essere davvero interessante.

Il grande problema che sorge in questi casi è che le piattaforme in regime amministrato, generalmente italiane, hanno commissioni molto alte mentre quelle più convenienti sono straniere.

Questo aspetto per anni ha frenato milioni di investitori ma recentemente si è affacciata sul mercato italiano una nuova realtà che promette di risolvere definitivamente il problema.

Sto parlando di MoneyViz, start-up fintech italiana che ti permette di avere il controllo dei tuoi investimenti e ti aiuta nella gestione degli aspetti fiscali con un sistema molto semplice da usare e soprattutto conveniente.

Per approfondire, dai uno sguardo alla mia recensione completa.

Conclusioni

Ho voluto fare una panoramica dedicata al mondo dei broker sostituto di imposta, spendendo due parole anche sui broker che, non avendo sede in Italia, non posso porsi come tali.

Personalmente penso sempre che cercare di risparmiare sui vari costi sia importante e purtroppo usufruire delle “funzione” sostituto di imposta comporta qualche spesa in più.

Molto dipende dall’operatività: se sei un investitore che fa poche operazioni ma con un importo medio importante, il regime amministrato è decisamente conveniente.

Se fai più operazioni e ti ritieni penalizzato dalle commissioni di piattaforme come Fineco, ti consiglio di dare uno sguardo a Moneyviz perché è l’unico servizio che risolve veramente il problema in maniera efficiente permettendoti di accedere al regime dichiarativo senza grossi problemi.

Se desideri ampliare le tue conoscenze per imparare ad investire da solo, ti consiglio di leggere queste guide che ho selezionato per te:

Inoltre, nella mia Academy ho messo a punto due strumenti particolarmente indicati per chi  sta cercando di imparare come investire in autonomia e per chi vuole essere guidato nelle operazioni.

Ti consiglio di leggere le recensioni per capire di cosa si tratta…

Buona continuazione!


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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Broker

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