Che fine ha Fatto il Patrimonio di Rockefeller? Ecco Come Sfumare un’Eredità Immensa
John D. Rockefeller divenne il primo miliardario della storia appena tre anni prima di morire. Un miliardo di dollari oggi può non sembrare una ricchezza spropositata rispetto ai fondatori delle grandi startup della Silicon Valley, ma dobbiamo contestualizzare una cosa: nell’anno in cui Rockefeller divenne miliardario, il PIL degli Stati Uniti era circa 39 miliardi di dollari.
Aggiustando per l’inflazione, il suo patrimonio oggi sarebbe di 450 miliardi di dollari: più di Jeff, Elon e Bill messi insieme.
Ma dov’è andata questa enorme eredità?
Una somma così colossale non può certo sparire. Eppure oggi non sentiamo parlare della famiglia Rockefeller, non vediamo nessuno di loro nell’elenco dei più ricchi del mondo o degli Stati Uniti.
In parte, ovviamente, la fortuna di John D. Rockefeller è stata divisa tra gli eredi. Oggi ci sono circa 70 suoi eredi viventi: anche aggiustando per l’inflazione, nessuno di loro sarebbe l’uomo più ricco del mondo. Questa spiegazione, però, è manchevole: gli eredi sommati hanno un patrimonio stimato di 11 miliardi di dollari, molto lontani dai 450 miliardi di cui parlavamo prima.
In più, ragionandoci, è vero che gli eredi generano altri eredi. Ma è altrettanto vero che i soldi investiti generano altri soldi molto più velocemente. Eredità di questo genere non sono certo trasmesse sotto forma di liquidità da una generazione all’altra, se non in minima parte. Per lo più si tratta di immobili, azioni, metalli preziosi e altri asset.
L’ultimo dei figli di John D. Rockefeller morì nel 1960, 33 anni dopo il padre. In questi 33 anni, l’indice S&P 500 è cresciuto del 1.000%.
Facendo i conti con l’albero genealogico a fianco: anche investendo semplicemente nelle azioni più grandi degli Stati Uniti, e vivendo con meno dell’equivalente odierno di 1 miliardo di dollari l’anno, ogni erede avrebbe trasmesso alla generazione successiva un’eredità più grande di quella ricevuta.
Se ipotizziamo che la fortuna di John D. Rockefeller fosse stata del tutto investita nello Standard & Poor’s 500 dalla sua morte fino a oggi, complessivamente ora varrebbe 4.2 triliardi di dollari. Anche divisa tra i 70 eredi diretti, ognuno di questi sarebbe singolarmente la persona più ricca del mondo.
Ma allora, cos’è successo alla fortuna del vecchio John?
Ciò che succede, in realtà, a tantissimi grandi patrimoni:
- È stato speso;
- È stato sottratto alla famiglia;
- È diventato troppo difficile tenerne traccia;
- È stato parcheggiato in modo infruttuoso.
Lo stesso John D. Rockefeller ha disposto nel suo testamento enormi donazioni in beneficenza e ognuno dei suoi figli ha donato circa metà della sua eredità a fin di bene. Questo fa molto onore alla famiglia, in effetti, ma donare una parte del ritorno sugli investimenti avrebbe generato sia più ricchezza per loro che più soldi in beneficenza nel lungo termine.
Quando il patrimonio è arrivato ai nipoti, ognuno di loro aveva circa 3 miliardi di dollari in asset di vario genere. Questo mostra già come fino a quel punto, in realtà, la fortuna di John D. si fosse limitata a tenere il passo dell’inflazione.
Da quel momento in poi una parte importante del patrimonio di ogni generazione è andato in fumo in divorzi. Il resto è stato dato in gestione a una miriade di fondi, consulenti e trust.
Un conto è legare la propria ricchezza a una grande società come la Standard Oil o Amazon, un conto è suddividerla in una lunga serie di investimenti qui e là. Diventa troppo difficile tracciare ciò che possiedi, capire chi ti sta aiutando a investire bene e chi ti sta aiutando male, capire chi sta fingendo di aiutarti ma ti sta fregando.
Ecco perché oggi il 70% delle 400 persone più ricche al mondo non sono eredi di persone che erano in quella lista prima di loro.
Nessun patrimonio è così grande da valicare le generazioni anche se usato male.
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