Perchè la Cina ha Una Riserva Strategica di Maiale
Il 31 marzo, Joe Biden ha annunciato che per abbattere il crescente prezzo del petrolio gli Stati Uniti metteranno mano alla Strategic Petroleum Reserve. Il nome è altisonante, ma di cosa si tratta?
Di un complesso di serbatoi sotterranei dislocato tra il Texas e la Lousiana. Secondo il Dipartimento dell’Energia statunitense, la sua funzione è “contrastare un cambiamento del mercato del petrolio che potrebbe minacciare l’economia americana”. Può contenere fino a 700 milioni di barili di petrolio e immettendoli nel mercato gli USA si aspettano di abbassare il prezzo del greggio.
Questi tempi di difficoltà nel produrre e trasportare molte merci ci hanno aiutato a capire meglio l’importanza di queste riserve strategiche nazionali. Per esempio, molte nazioni hanno una riserva strategica che comprende farmaci e mascherine; quando il Covid-19 ha iniziato a diffondersi, le prime nazioni a poter distribuire mascherine sono state quelle con aziende produttrici o riserve strategiche.
Ma non tutte le riserve sembrano così “strategiche”: gli Stati Uniti, per esempio, mantengono un deposito di elio nel profondo sottosuolo di Amarillo, Texas. Istituita nel 1925, è una riserva federale che più volte è stata messa all’asta per venire privatizzata ma senza successo. Nel 2013, il Congresso ha deliberato che venga estesa la sua permanenza tra gli asset federali.
La Norvegia, invece, mantiene la cassaforte mondiale dei semi alle isole Svalbard. Sono uno dei luoghi più inaccessibili e inospitali per l’uomo, dove il governo ha istituito la creazione di questa riserva per tutti i semi di tutte le piante del mondo. Sono oltre 930.000 le specie già presenti all’interno e il deposito serve a fare in modo che la Terra possa essere ripopolata di piante nel caso di un evento apocalittico.
Che dire, allora, della Cina? Il governo ha una riserva strategica di maiale che mantiene per contrastare la speculazione sulla carne suina. Pare, infatti, che nel corso degli ultimi anni il mercato del maiale cinese sia stato particolarmente volatile e che questo abbia reso necessario un intervento governativo per dare stabilità a domanda e offerta.
Il mondo criminale, poi, racconta le gesta di Richard Vallières, noto come l’autore della Grande Rapina dello sciroppo d’acero canadese. Non è uno scherzo: nel 2012, l’uomo ha cercato di attuare un sofisticato piano per svuotare i serbatoi della riserva strategica di sciroppo d’acero mantenuta dalla Provincia del Quebec. Poi arrestato, è stato condannato a una multa da 7,3 milioni di dollari (americani).
Dalle più concrete alle più strane, le riserve strategiche a volte si rivelano molto utili. E perché no, magari anche profittevoli per le casse pubbliche: la Strategic Petroleum Reserve compra a prezzi bassi per riempire i serbatoi e vende a prezzi alti per calmierare il mercato. A conti fatti, insomma, si comporta come un investitore.
Sono altrettanto convinto che, per quanto non sia certo uno che segue attivamente il mercato dei prodotti chimici, l’elio nella riserva di Amarillo valga decisamente di più oggi che nel 1925. In fin dei conti, qualunque riserva strategica nel lungo termine diventa anche una riserva di valore.
L’unico bene che sicuramente tenderà a svalutarsi nel corso del tempo è il denaro liquido. Ecco perché nella nostra “riserva strategica” personale non devono mancare le competenze per investirlo nel modo giusto.
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