Previsioni Andamento Fondi di Investimento: Conviene Disinvestire?
Investire non è un’operazione semplice come molti pensano: non è sufficiente entrare sui mercati per veder miracolosamente salire il proprio patrimonio. Eppure, non molti hanno questa consapevolezza, e così nei momenti di crisi ci si trova a digitare online: previsioni andamento fondi di investimento, oppure conviene disinvestire oggi? O, ancora: fondi in perdita, che fare?
Anche tu sei spaventato dall’andamento dei mercati? Non preoccuparti, in questa breve guida vedremo insieme come gestire l’emotività quando i nostri investimenti e il mercato ci sembrano andare male.
In Questo Articolo Si Parla di:
Investimenti e crisi: una premessa
Prima di arrivare al dunque voglio fare una premessa: penso che sia importante capire il funzionamento di certe dinamiche, perché farsi spaventare in modo irrazionale è il primo modo per commettere errori e disinvestire impulsivamente senza sapere se si tratta della mossa migliore per tutelarci.
Sappiamo bene che stiamo passando una fase storica molto dura: prima la pandemia da Covid 19 con il lockdown, ora le conseguenze economiche (e non solo) del conflitto bellico Russia-Ucraina… Insomma, la Borsa sta facendo le montagne russe, portandosi dietro tutte le ansie degli investitori meno esperti.
Esatto, è proprio l’inesperienza a causare paura (anche se, comunque, siamo tutti un po’ in ansia, nonostante la consapevolezza!). Le crisi hanno sempre portato con sé una maggiore volatilità dei mercati finanziari e la diminuzione del valore di parecchie attività finanziarie, sulla scia di un forte peggioramento delle prospettive economiche a livello globale.
Questi eventi causano diversi scossoni agli investimenti dei risparmiatori, i quali notano perdite a volte davvero considerevoli.
Una delle cause è da ricercarsi nella scarsa diversificazione del portafoglio, che si verifica, come saprai, quando gli investimenti sono concentrati su pochi strumenti oppure su strumenti emessi da società che operano nello stesso settore o nella medesima area geografica… senza, appunto, diversificare.
Questo è uno degli aspetti che caratterizza l’assenza di una strategia. Per elaborare la tua strategia, devi conoscere in primis il mercato e i rischi a cui vai incontro quando il mondo trema e fa tremare l’economia:
- la volatilità: lo abbiamo già accennato, ma è meglio sottolineare ogni elemento. I mercati azionari, nel breve periodo, reagiscono con evidenti oscillazioni dei prezzi al rialzo e al ribasso. A causare tali oscillazioni sono le variazioni nel volume degli scambi, in base all’esposizione delle società agli effetti della crisi. Invece, guardando il lungo periodo, tali oscillazioni si vanno a ridurre, qualora la società in questione fosse una società dalle solide prospettive. Per questo è importante ragionare sul lungo periodo, tenendo a mente che l’evoluzione storica dei mercati azionari ha sempre illustrato che le fasi di rialzo e di ribasso comportano sempre una ripresa e che comunque il mercato tende a crescere;
- l’illiquidità. Nelle fasi più movimentate dei mercati troviamo due tipologie di persone. La prima è caratterizzata dalla presenza di investitori che vogliono vendere i propri titoli con lo scopo di contenere le perdite; la seconda è quella di chi vuole invece acquistare. Tuttavia quest’ultima categoria è piuttosto scarna, perché quasi nessuno decide di entrare nei mercati quando le cose vanno male. Per questo, in certi momenti può essere difficile disinvestire, se non accettando perdite significative;
- Le differenze tra settori ciclici e difensivi. Quando parliamo di mercato azionario, ricordiamoci che i prezzi dei titoli possono reagire in maniera differente alla crisi. Dipende dal settore di attività. Infatti, i settori cosiddetti difensivi o anti-ciclici, non per forza seguono l’andamento complessivo dell’economia. Viceversa, i settori cosiddetti ciclici sono maggiormente esposti all’andamento complessivo dell’economia. Non dimentichiamo comunque che esistono forme di investimento il cui valore non mostra forti oscillazioni nei periodi di crisi: si tratta dei cosiddetti beni rifugio.
Errori di investimento
Ora che abbiamo visto quali sono le caratteristiche dei mercati in periodi di crisi, vediamo quali errori possono fare gli investitori. Esiste un vero e propio ramo dedicato a questo aspetto, ed è la finanza comportamentale.
Questa ha sottolineato come nelle scelte economico-finanziarie gli investitori non agiscono razionalmente, in quanto non so dei robot con la possibilità di prevedere tutte le variabili del futuro.
Il processo decisionale porta ad agire in due modi:
- in modo rapido e impulsivo, a causa delle scorciatoie mentali che consentono di scegliere in modo veloce e semplificato;
- in modo più riflessivo e lento, cercando di mettere a punto valutazioni razionali.
Chi agisce impulsivamente tende a sbagliare ed è purtroppo il modo di pensare e agire che guida gli investitori in momenti di crisi.
Tra gli errori comportamentali più caratteristici troviamo le seguenti fasi:
- Avversione alle perdite: si è molto più sensibili e suscettibili davanti all’idea di perdere denaro, piuttosto che all’idea di guadagnare. E’ facile capire che le crisi aumenta il rischio percepito e, quindi, la sensibilità di chi ha investito e la conseguente avversione al rischio stesso;
- Euristica affettiva: la risposta emotiva a determinati eventi e affermazioni influenza tantissimo le decisioni di investimento. Questo succede perché l’emotività cambia la percezione dei benefici e dei rischi di una decisione. Ovviamente quando la volatilità aumenta gli investitori provano ansia e la loro percezione cambia, portando a decisioni affrettate… Ma se il piano di lungo periodo è invariato, agire impulsivamente per oscillazioni del breve periodo può portare a danneggiare il nostro patrimonio;
- Tentativo di recupero, o Action bias: poichè restare immobili quando tutto va male è difficile, la tentazione di “provare almeno a salvare parte dell’investimento” è molto forte. Anche se sembra un comportamente sensato, potrebbe essere controproducente. Quindi bisogna cercare di non guardare ogni giorno i movimenti del portafoglio (ricordandosi che il down riguarda il breve periodo) e lasciare che il mercato segua il suo ciclo… senza fare nulla;
- Ancorarsi ai dati più recenti: se un valore o un’informazione è negativa, la mente umana tende ad aggrapparsi a quell’informazione. Ovvero, se i mercati sono in calo, è difficile ricordarsi che i mercati che scendono tenderanno poi a salire. Le persone, infatti, hanno la tendenza a recuperare nella memoria l’informazione più recente e a basare su quell’informazione le proprie aspettative per il futuro. E’ il cosiddetto recency bias;
- Comportamento gregario: chi investe (ma non solo ) tende a imitare i comportamenti più diffusi. Ciò è legato magari all’incapacità di prendere decisioni in autonomia oppure per dividere il fallimento con altri. Mal comune mezzo gaudio… Si tratta di un atteggiamento tipico delle bolle speculative, quando un irrazionale ottimismo spinge gli acquisti, gonfiando i valori di mercato, ma anche nei periodi di forte turbolenza, quando invece la reazione eccessiva degli investitori sfocia nel cosiddetto panic selling, ossia vendite massicce che danno vita a una spirale dei prezzi al ribasso.
Ok, ma i fondi sono in perdita: cosa fare? Quali sono le previsioni?
Ora sai come funziona il mercato, e magari ti sei riconosciuto anche in uno degli atteggiamenti tipici che ti ho descritto. Quindi, alla domanda “Conviene disinvestire oggi ?” ti sarai in parte risposto. La risposta è no e ti spiego anche perchè.
I fondi non sono strumenti che amo particolarmente proprio perché non è semplice disinvestire e perchè ci sono molti costi.
Qualora tu avessi comunque deciso di chiudere il tuo investimento, non devi far altro che recarti sul sito del gestore del fondo e avviare le procedure o scrivere all’assistenza. In pochi giorni avrai disinvestito.
Si tratta però spesso di un’operazione complessa, costosa e che potrebbe scalfire negativamente il tuo patrimonio, non solo evitando i guadagni, ma portandoti a riappropriarti del tuo investimento in un momento sfavorevole. Insomma. NON CONVIENE.
Non mi dilungo: puoi trovare la risposta dettagliata in questa guida, in cui ho già dato risposta a questa domanda. Quello che volevo mostrarti in questa guida è che i mercati hanno dei crolli, i momenti di crisi e di panico sono fisiologici e volevo rassicurarti sul fatto che è normale correre ai ripari, ma! Non è una mossa saggia, anzi, spesso è dannosa.
Ed è inutile cercare le previsioni, fondamentalmente, perchè quando si investe lo si fa sul lungo periodo e conviene guardare verso strumenti che replicano il mercato, come gli ETF, e seguono indici virtuosi, come lo S&P500 solo per fare un esempio. In questo caso i momenti negativi non ci faranno paura, perchè il nostro sguardo sarà rivolto al traguardo, tra molti anni. Una solida strategia ti aiuterà a fare le scelte giuste in tal senso.
Se non hai investito in questo modo e hai sottoscritto un fondo, e sei arrivato qui per sapere le previsioni di un fondo comune di investimento, la prima cosa da fare (e sarebbe meglio farla prima di aderirvi) è leggere il KIID e fare un calcolo di tutti i rendimenti al netto dei costi: ti accorgerai da solo che anche nei migliori momenti di mercato si tratta di strumenti non vantaggiosi (Ne ho parlato qui).
Troverai anche i costi da sostenere in caso di chiusura del fondo… E capirai che potrebbe davvero essere controproducente chiuderlo prima della scadenza.
Se sei confuso e non sai come gestire la situazione, puoi prendere un appuntamento con il Centro Studio di Affari Miei: insieme cercheremo di capire come fare a massimizzare i tuoi investimenti senza perdere parte dei tuoi risparmi. Clicca qui!
Disinvestimento fondi: conclusioni
Ti lascio alcune guide mirate nel caso in cui volessi approfondire i casi specifici, magari troverai i tuoi fondi e potrai capire in modo più specifico se e come disinvestire.
- Fondi Unicredit in perdita
- Fondi Azimut in Perdita
- Fondi Arca in perdita
- Fondi Mediolanum in perdita
- Fondi Intesa SanPaolo in Perdita
- Fondi Anima in perdita
Spero di averti aiutato a chiarirti le idee. Se vuoi informarti e investire in modo più consapevole, qui puoi trovare alcuni approfondimenti importanti e gratuiti:
- Che Investitore Sei? Scopri Subito il Tuo Percorso
- Percorso per Investire: Guida per Neo Lavoratori
- Percorso per Investire: Guida per Giovani Coppie con Figli
- Percorso per Investire: Guida per Mezza Età
- Percorso per Investire: Guida per Over 65
- IMPORTANTE - I Tuoi Investimenti in Banca non ti convincono? Scopri il DOCUMENTO SEGRETO (che la tua banca nasconde) in cui è spiegato tutto!
Ti auguro un buon proseguimento su Affari Miei.
A presto!
Scopri che Investitore Sei
Ho creato un breve questionario con cui ti aiuto a capire che tipo di investitore sei. Al termine, ti guiderò verso i contenuti migliori selezionati in base alla tua situazione di partenza:
1 Commento
Federico · 14 Settembre 2023 alle 10:55
Ho appena chiesto il rimborso ad Azimut per due polizze AZLife che il consulente mi ha convinto (costretto) a fare ancora a fine 2015. In ben otto anni ho maturato una perdita in conto capitale del 13,5% secco. Il profilo era conservativo e malgrado ciò nelle rendicontazioni annuali ho sempre visto il segno meno! Ma che gestore è uno che in otto anni ti porta nell’abisso del baratro? Avevo tempestato il consulente di mail per farmi uscire dalla palude in cui mi aveva cacciato con le ossa meno rotte possibile, ma senza successo. La sua remunerazione aveva la priorità: guadagnare sempre anche quando il cliente perde! So che avrei dovuto aspettare ad uscire magari in un momento di ribasso dei tassi ma liberarmi da un incubo al più presto (dopo otto anni!!!!) non aveva prezzo. Le polizze Unit Linked sono il peggiore investimento che un consulente può proporre ad un modesto pensionato, i cui decantati vantaggi fiscali l’impignorabilità o altre inutilità a me non son serviti a nulla se non ad aumentare i costi che si sono divorati parte del capitale.