Pubblicazione del Testamento Olografo: Procedura Completa
Che cos’è il testamento olografo? Come funziona? In cosa si differenzia rispetto a quello redatto da un notaio? In questo articolo voglio fornirti le informazioni legate alla successione testamentaria, in particolare, appunto al testamento olografo.
Alla notizia della morte di una persona, viene immediatamente aperto, laddove presente, il testamento dando origine a quella che in diritto si chiama successione testamentaria.
A questo segue anche la pubblicazione, al fine di rendere tutti i soggetti che potrebbero averne interesse, edotti sulle ultime volontà del defunto.
Avvenuta la pubblicazione del testamento, questo smette di essere un atto interno del soggetto e diventa testamento pubblico, il quale comincia a produrre i suoi effetti per i soggetti interessati.
Continua a leggere per approfondire questo argomento nel dettaglio.
In Questo Articolo Si Parla di:
Testamento: una piccola premessa
Prima di entrare nel merito della questione della pubblicazione del testamento olografo, è bene dare una definizione di testamento.
Si tratta di un negozio giuridico:
- unilaterale: poiché esprime solamente la volontà del testatore;
- personale: il testatore è l’unico soggetto legittimato a porlo in essere, senza poter delegare nessuno;
- non ricettizio, ma revocabile e formale: ossia deve rispondere alle caratteristiche e alle forme previste dalla legge, altrimenti è da ritenersi nullo.
Quanti tipi di testamento esistono?
Prima di proseguire con i vari passaggi legati all’apertura di un testamento, voglio aprire una parentesi, per chi non lo sapesse, sui tipi di testamento e sulle loro caratteristiche.
Si tratta di un documento che può essere ordinario o speciale:
- quello ordinario viene distinto per legge tra testamento olografo (ossia scritto di pugno dal testatore) oppure può essere redatto con atto del notaio (atto che può essere pubblico o segreto);
- il testamento speciale, invece, è una specifica forma di testamento pubblico, riconosciuta solo per situazioni o circostanze eccezionali.
Vediamo i dettagli nei prossimi paragrafi.
#1 Testamento olografo
Il testamento olografo è il più semplice, in quanto rappresenta una semplice scrittura privata che viene redatta e firmata dal testatore medesimo. Se non vi è la firma, esso è un atto nullo.
Quindi è fondamentale apporre nome e cognome del testatore e data verificabili e senza dubbio.
#2 Testamento pubblico
Il testamento pubblico viene redatto con atto del notaio e ha natura di atto pubblico. É necessario che al momento della stesura vi siano due testimoni, oppure quattro se il testatore non sa scrivere o è sordomuto.
Il notaio trascrive quanto dettato dal testatore dinanzi ai testimoni e quindi i presenti sottoscrivono l’atto.
Voltate pagina per continuare nella lettura.
#3 Testamento segreto
Il testamento segreto consiste nella consegna al notaio di una scheda riportante le disposizioni testamentarie.
La consegna va effettuata personalmente, non per posta, e devono esservi anche in questo caso i testimoni, mentre il notaio deve sigillare la scheda ricevuta.
Tale pratica è preclusa ovviamente alle persone che non sanno/possono scrivere, i quali avrebbero bisogno di una persona che scriva al posto loro.
#4 Testamenti speciali
I testamenti speciali sono dichiarazioni dichiarate dal testatore a un pubblico ufficiale in circostanze particolari. L’efficacia è però limitata nel tempo, in quanto dopo tre mesi non hanno più effetto.
Si tratta dei casi di volontà espresse a causa di malattie contagiose, e così via, che rendono il soggetto incapace di sperare di avere tempo in seguito per fare testamento.
Dove avviene la pubblicazione del testamento?
Vediamo ora come avviene la pubblicazione del testamento che racchiude le ultime volontà del de cuius. La pubblicazione avviene tramite trascrizione presso il registro delle successioni, un registro apposito che viene mantenuto presso ogni cancelleria di tribunale.
Per la pubblicazione si fa in genere riferimento al luogo di residenza del defunto.
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Chi si occupa della pubblicazione?
Il notaio, che redige un verbale che riassuma brevemente quanto reso noto dal defunto attraverso le sue ultime volontà, alla presenza di due testimoni.
Il notaio deve altresì descrivere lo stato fisico del testamento e aggiunge il contenuto esatto allo stesso verbale. Nel caso in cui si fosse dovuti procedere all’apertura di un sigillo, questa va segnalata nello stesso verbale.
Il verbale deve essere altresì firmato per conferma da chi ha presentato il testamento, dal notaio stesso e anche dai due testimoni. Al verbale vanno anche allegati la scheda testamentaria, documento che viene comunque preparato dal notaio, e l’atto di morte.
Cosa succede dopo la pubblicazione?
Naturalmente se sei qui vorrai conoscere tutti i passaggi legati all’apertura del testamento: cosa accade una volta che il documento è stato reso pubblico, e quindi reso noto ai diretti interessati?
Una volta che il verbale viene pubblicato presso la cancelleria del Tribunale, questo comincia a produrre i suoi effetti e diventa esecutivo.
Successivamente, il notaio rende noto a ereditari e legatari dell’avvenuta pubblicazione del testamento olografo, limitando però la sua azione ai soggetti per i quali siano noti o residenza o domicilio.
L’occultamento del testamento
Il soggetto che è in possesso di un testamento olografo, non appena gli giunga la notizia della morte del testatore, deve necessariamente consegnarlo ad un notaio, al fine di pubblicarlo.
In caso contrario, chiunque possa avere interesse alla pubblicazione del testamento può fare ricorso al tribunale, intimando la pubblicazione entro un certo termine.
Ricordiamoci inoltre che occultare testamento è reato punito dal nostro Codice Penale all’articolo 490 e viene sottoposto alle stesse pene previste per il falso del pubblico ufficiale.
La cancellazione su richiesta di alcune parti
Le parti che non riguardano strettamente questioni di carattere patrimoniale possono essere cancellate, su iniziativa del giudice, dalla copia che si andrà a pubblicare.
Ogni copia prodotta successivamente vedrà le parti non strettamente economiche e cancellate dal giudice espunte dal testo.
Unico modo di recuperarle è su richiesta dell’autorità giudiziaria, che può richiedere il rilascio in copia integrale.
Per approfondire l’argomento a 360 gradi, ti consiglio di leggere l’area tematica dedicata al diritto delle successioni: troverete guide pratiche per i problemi inerenti questo tema.
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