Re-Lender: Opinioni sulla Piattaforma di Crowdfunding Immobiliare

Stai cercando informazioni su Re-Lender, una piattaforma italo-spagnola che si occupa di investimenti immobiliari?

Nella guida di oggi, come sempre, cercherò di chiarire gli aspetti salienti della piattaforma, spiegandoti come funziona, quali sono i suoi punti di forza e i suoi vantaggi, gli svantaggi e come si può partecipare ai progetti proposti dalla piattaforma.

Cominciamo!

Una nota sul Crowdfunding immobiliare: cos’è?

Giusto per chiarirci le idee, ti spiego brevemente che cos’è il crowdfunding immobiliare. Come probabilmente saprai, si tratta di un tipo di finanziamento che offre la possibilità ai privati di investire in immobili con cifre anche molto basse – alcune piattaforme consentono di partire con un investimento minimo di soli 50€.

Ecco alcune delle caratteristiche principali:

  • Il progetto viene proposto sulla piattaforma online che permette agli investitori di esaminare le principali caratteristiche del progetto stesso, così da decidere se vogliono investire oppure no;
  • Qualora il progetto raccogliesse la cifra richiesta, si avvia la costruzione dell’immobile. Diversamente, i soldi sono restituiti agli investitori;
  • Ogni progetto dura più o meno dai 12 ai 36 mesi. Mensilmente, gli investitori ricevono il pagamento di un tasso di interesse che è stato prestabilito, oltre ovviamente alla restituzione del capitale alla fine dell’edificazione dell’immobile.

Come funziona la piattaforma Re-Lender?

A questo punto possiamo dedicarci nello specifico proprio alla piattaforma protagonista della guida di oggi: Re-Lender è una piattaforma di ultima generazione che funziona con il meccanismo del lending crowdfunding, finanziando le imprese costruttrici nella realizzazione di progetti edili.

La sede dell’azienda è in Italia, nello specifico a Milano: stiamo parlando della prima piattaforma al mondo di Reconversion Crowfunding. Ciò significa che la raccolta dei soldi finanzia progetti di riqualificazione industriale, andando a recuperare vecchie fabbriche non più in attività oppure edifici abbandonati, dando loro nuova vita e trasformandoli in musei, negozi e supermercati, scuole, uffici e così via.

In questo modo, molte zone urbane possono essere riqualificate in particolare le periferie o le vecchie zone industriali integrate nel contesto cittadino.

In questo modo, Re-Lender esercita una vera e propria opera di creazione di valore sul territorio e sulla comunità residente in queste aree. Il nostro Paese, del resto, è pieno di zone periferiche da riqualificare e questo può essere sicuramente uno dei modi vincenti per farlo.

Le tipologie di riqualificazione effettuate da Re-Lender sono sei. Vado ad elencartele qui:

  • Re-convert: sono i progetti di riconversione delle aree industriali per creare nuove abitazioni o esercizi commerciali;
  • Re-urban: si tratta di progetti di riconversione urbana, quindi che si occupano delle zone urbane abbandonate e degradate;
  • Re-build: si tratta in questo caso di progetti di riconversione e di riqualificazione immobiliare;
  • Re-digital: sono dei progetti di trasformazione digitale;
  • Re-green: vengono realizzati dei progetti di riconversione che hanno come fulcro principale la sostenibilità dell’ambiente;
  • Re-start: sono dei progetti corporate pensati per le PMI italiane.

Il processo di lancio del progetto

Il processo di lancio di un progetto si articola in 3 differenti fasi:

  • Analisi delle richieste: questa è la prima fase, ed è quella in cui le imprese richiedono un prestito e successivamente vengono sottoposte a un’approfondita due diligence da parte della piattaforma. Dopo e prima della raccolta a ogni impresa verrà poi assegnato uno scoring tramite Modefinance che ne determinerà il tasso di interesse per il prestatore;
  • Raccolta: i progetti che vengono validati con il processo di selezione sono poi pubblicati con l’obiettivo di consentire agli utenti di prestare attraverso la raccolta on-line. In questa fase quindi gli iscritti possono prestare in favore dei soggetti richiedenti indicando l’importo che desiderano;
  • Sviluppo del progetto: infine dopo aver completato la fase di raccolta si formalizza l’operazione, e l’impresa richiedente riceve i fondi. I prestatori di contro cominciano a maturare e a ricevere gli interessi secondo il piano di ammortamento pubblicato.

Come si investe?

Re-Lender propone prospettive davvero interessanti anche per i piccoli investitori: con soli 50€ puoi ottenere interessi oltre il 10% annuo, una somma da non sottovalutare qualora ti stessi avvicinando a questo tipo di investimenti.

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Il mercato secondario

Re-Lender, a differenza di altre piattaforme, ha recentemente introdotto una funzione molto interessante: il mercato secondario.

In pratica, attraverso la “Bacheca Lenders”, hai la possibilità di vendere ad altri investitori le quote dei tuoi investimenti anche prima della scadenza, esattamente come si fa in borsa.

A mio parere è un fatto sicuramente vantaggioso perché rende più liquido il tuo investimento in quanto ti permette di uscire anche prima del tempo, se trovi dei compratori, cosa che non è affatto scontata su siti di questo tipo.

Le commissioni

Per quanto riguarda i prestatori, ad essi non viene applicata nessuna commissione, mentre invece alle imprese richiedenti viene applicata una commissione variabile a seconda del progetto, che si applica soltanto in caso di completamento della raccolta del prestito.

La tassazione dei guadagni

Quando puoi prelevare il tuo utile dal conto collegato al tuo account, sappi che tale importo andrà dichiarato in sede di dichiarazione dei redditi. Come funziona questo procedimento?

Gli interessi non vanno riportati in dichiarazione dei redditi: subiscono una tassazione del 26% alla fonte, in quanto la piattaforma e l’istituto di pagamento fungono da sostituto d’imposta.

Quindi abbiamo visto cosa è la piattaforma… Vediamo cosa non è Re-Lender.

Chiariamoci le idee

Per prima cosa, non è un fondo di investimento, perché nessuno va a gestire i tuoi soldi: infatti, i progetti in cui investire sono scelti da te in prima persona.

Inoltre, non è una multiproprietà, una realtà che ad oggi esiste ma che comporta esosi costi di gestione e anche scontri tra gli investitori, i quali difficilmente rientrano nell’investimento, recuperando i costi.

Quando l’edificio in cui hai investito tramite il crowdfunding sarà terminato, non sarai proprietario: semplicemente, ti verrà restituito il capitale investito il giorno stesso della fine dei lavori, maggiorato di interessi.

Il Crowdfunding Immobiliare conviene?

Questo meccanismo presenta diversi vantaggi, perché innanzitutto permette di sapere di aver investito in un’operazione concreta che darà luogo ad una casa oppure ad un’attività commerciale. In secondo luogo può rappresentare un’alternativa per diversificare il proprio portafoglio di investimenti.

Un altro vantaggio è legato al fatto che l’investimento è minimo: il mattone attira da sempre molti risparmiatori, ma non tutti possono permetterselo. Comprare casa costa, lo sappiamo bene.

Il Crowdfunding ha però aperto nuove possibilità anche a chi vuole o può investire piccoli capitali.

Opinioni di Affari Miei su Re-Lender

La mia opinione sugli strumenti di crowdfunding immobiliare è buona: può essere molto stimolante investire una cifra in questo modo, per diversificare il portafoglio. Tuttavia consiglio sempre cautela, si tratta comunque di operazioni che, anche se controllate, non sono garantite e dunque sono rischiose.

Se vuoi dare un po’ di brio ai tuoi investimenti, assolutamente può essere una buona soluzione per investire una piccola parte dei tuoi risparmi in modo stimolante, basta essere preparati e consapevoli di ciò che si sta facendo e delle possibilità a cui si va incontro.

Inoltre, lasciare i soldi in banca, come abbiamo visto, non è conveniente. Trovare modi per diversificare in modo intelligente è una mossa che consiglio.

Conclusioni

Re-Lender conviene? Come ho detto, si tratta di una piattaforma certamente ricca di potenzialità: il meccanismo del crowdfunding è un’opportunità buona  sia per l’imprenditore con un progetto che per l’investitore.

Tuttavia, non mi stanco di ripetertelo, ti consiglio sempre di differenziare, studiando un modo razionale per investire i tuoi soldi.

Il primo passo, se sei convinto, è quello di iscriverti e dare uno sguardo alle campagne attive.

A presto!

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Imprenditore e Investitore - Co-fondatore di Affari Miei
Ha fondato Affari Miei nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha approfondito la sua storica passione per l'economia e la finanza conseguendo un Master Executive in Consulenza Finanziaria Indipendente. É autore dei libri "Vivere di Rendita - Raggiungi l'Obiettivo con il Metodo RGGI" (2019) e "Investimenti Sicuri - Come Proteggere il Tuo Patrimonio e Vivere di Rendita" (2023).
Categorie: Crowdfunding

8 Commenti

Mimmo · 29 Maggio 2020 alle 3:36

Ciao Luigi , sul loro sito c’è scritto che il rischio sarebbe quando l’azienda percepisce la somma totale del prestito potrebbe dichiarare fallimento è con essa va via con il prestito , in quel caso Re-Lender contatta il recupero crediti , dal quale non ci sarebbe il 100% di certezza di recuperare tutto il capitale Investito

Luigi Coluccello · 19 Novembre 2019 alle 20:58

buonasera Davide, ho leggo numerose opinioni su Re-Lender ma non sono ancora riusciuto a capire 2 cose:
1) Con quale criterio viene selezionato il rischio collegato a ciascun progetto
2) Qual’è il vero rischio nell’investire in questi progetti? La possibilità di fallimento delle aziende costruttrici?
Grazie mille

Alessandro Santese · 14 Novembre 2019 alle 11:33

Grazie!

Alessandro Santese · 13 Novembre 2019 alle 21:19

Ciao Davide,

grazie mille della tua risposta.
Avrei un’ulteriore domanda, sai se la piattaforma e’ regolata da qualche ente istituzionale?

Grazie

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    Davide Marciano · 14 Novembre 2019 alle 9:06

    Ciao Alessandro,

    il Lending Crowdfunding non è soggetto a Regolamentazione CONSOB come nell’equity.

    Dalle condizioni generali si legge che:

    “La Società agisce anche in qualità di agente dell’istituto di pagamento di diritto spagnolo MYTRIPLEA
    FINANCIACIÓN PFP, S.L., con sede in Centro de Negocios las Camaretas, Calle N, nº 6, 4ª planta,
    Golmayo, Soria, Spagna, registrato al Registro Mercantil Central di Soria, Spagna, Volume 193,
    Pagina 210, codice fiscale B42206037, operante con il nome commerciale di Pay Area, autorizzato
    alla prestazione di servizi di pagamento da parte del Ministerio de Economía y Competitividad e
    iscritto all’albo degli istituti di pagamento tenuto dalla Banca Spagnola al numero 6869, autorizzato
    alla prestazione dei servizi di pagamento in Italia in regime di passaporto europeo (“Pay Area”) “.

    Ulteriori informazioni su questa tipologia di investimenti le trovi nella guida “Crowdfunding Italia” in vendita sulla Academy: https://www.affarimiei.biz/crowdfunding-italia

    Buona giornata,
    D.

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Davide Marciano · 13 Novembre 2019 alle 10:39

Ciao Alessandro,

in realtà Re-Lender in Italia fa da sostituto d’imposta e quindi non devi dichiarare niente.

Sul ritiro non cambia niente, la tassazione avviene quando percepisci interessi e non quando ritiri.

Buona giornata,
D.

Alessandro Santese · 12 Novembre 2019 alle 18:51

Ciao Davide e grazie per questa recensione. Avrei una domanda per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi. Supponiamo che si decida d’investire una somma di 200 euro e dopo 1 anno me ne ritrovo 300 (maturati con gl’interessi ricevuti da diversi progetti). Decido di prelevare i 300 euro e quindi li devo dichiarare nel 730/modello unico. Nel momento in cui dichiaro 300 euro di guadagno sto anche indirettamente dichiarando i 100 euro di interessi maturati o sbaglio?

Cinzia · 29 Agosto 2019 alle 12:08

Mi è molto piaciuto qs articolo. Non sapevo nulla di crowd funding e mi è stato utile.
Grazie

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