Rischi negli ETF: Quali Sono i Rischi di un Investimento nei Fondi a Gestione Passiva?
Quali sono i rischi degli ETF? Investire nei fondi a gestione passiva comporta dei rischi?
Gli ETF sono uno strumento finanziario che è andato via via sempre più diffondendosi negli ultimi anni, sia per la sua trasparenza che per i suoi costi più contenuti rispetto ad un fondo comune d’investimento.
Sappiamo che i vantaggi dell’investire in ETF sono tanti, ma quando parliamo di investimento non possiamo mai dimenticarci l’altra faccia della medaglia, ovvero i rischi.
In questo articolo cercheremo proprio di capire quali sono i rischi legati all’investimento in ETF.
Cominciamo!
In Questo Articolo Si Parla di:
ETF: Un’introduzione
Probabilmente lo sia già ma, come dicevano i latini, repetita iuvant, quindi cerchiamo di inquadrare in poche parole cos’è un ETF (Exchange Traded Fund).
Un ETF è un fondo a gestione passiva che replica un indice di mercato (benchmark).
Essi infatti, tramite la loro composizione, riflettono l’andamento di un indice oppure di una materia prima, a seconda della tipologia.
Gli ETF sono senza dubbio lo strumento più efficiente a disposizione sul mercato per poter investire i propri risparmi, anche perchè sono in grado di abbattere i pesanti costi tipici della gestione attiva di un fondo comune d’investimento.
Gli ETF inoltre sono davvero molti, e hanno una buona flessibilità.
Ora, dopo questa breve introduzione, possiamo passare a vedere quali sono i rischi che ti troverai ad affrontare nel caso in cui scegliessi di investire in questi strumenti.
Il rischio investimento
La prima cosa che dobbiamo dire è relativa al rischio in generale: non esistono investimenti privi di rischi. Ci possono essere investimenti più rischiosi, oppure investimenti meno rischiosi, ma non esistono comunque investimenti a rischio zero.
Inoltre se vogliamo guadagnare di più, e quindi ottenere dei rendimenti più alti, dobbiamo “accettare” di correre un rischio più elevato.
Il rischio legato all’investimento fa riferimento alla composizione stessa del fondo. Per esempio se scelgo un ETF azionario, questo fondo investirà in azioni, e di conseguenza avrà i rischi tipici delle azioni (quindi relativi a quell’asset class).
Se invece scelgo un ETF obbligazionario, questo fondo investirà nelle obbligazioni, allora esso avrà con sé i rischi delle obbligazioni, come per esempio il rischio emittente o il rischio cambio.
Per farla breve e parlare “pane e salame” come piace a me, un ETF ingloba al suo interno tutti i rischi che sono tipici degli strumenti nei quali investe.
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Rischi degli ETF
Vediamo adesso i principali 3 rischi relativi ai fondi a gestione passiva, che sono però anche tipici solitamente di tutti gli investimenti.
Rischio di mercato
Il primo rischio che affrontiamo è il rischio di mercato. Stiamo parlando del rischio legato alle variazioni generalizzate dei prezzi in un dato mercato, che può essere per esempio quello azionario.
Si tratta praticamente della dinamica generale dei mercati: infatti se il mercato sale oppure scende, ovvero se il mercato va bene oppure va male, questo ovviamente si rifletterà sul tuo investimento.
Rischio legato alla volatilità
La volatilità è un rischio molto legato agli ETF.
Con volatilità intendiamo le fluttuazioni imprevedibili degli investimenti; se un ETF è volatile, allora il rischio sarà ovviamente maggiore. Per esempio se scegli un investimento in ETF azionario, esso sarà certamente più volatile di un ETF obbligazionario.
Rischio di concentrazione
Questo rischio è legato invece alla composizione del portafoglio. Se investi ma non diversifichi al meglio, ti troverai a correre dei rischi significativi.
Questo ti può succedere se investi per esempio in pochi settori, oppure in pochi paesi o ancora in una sola valuta.
Diversificare ovviamente è uno dei pilastri degli investimenti.
Il rischio legato alla modalità di replica
Come saprai, gli ETF possono essere a replica fisica oppure a replica sintetica.
A seconda del metodo di replica che seguono essi hanno dei rischi differenti. Vediamo insieme:
- Replica fisica: in questo caso l’ETF replica l’indice e mira a possedere fisicamente i titoli che lo compongono. Non esiste il rischio di controparte, però occorre fare attenzione al rischio di illiquidità, che è dovuto a una pratica molto diffusa, ovvero il prestito dei titolo in portafoglio. In caso di forte richiesta di riscatto l’assenza “fisica” dei titoli nel portafoglio – perchè prestati a terzi – potrebbe generare problemi di illiquidità;
- Replica sintetica: in questo caso gli ETF sfruttano contratti e accordi per garantirsi un ritorno economico uguale alla performance dell’indice che devono replicare. I rischi di struttura qui sono legati alla controparte (perché la banca che si impegna a pagare il rendimento del paniere potrebbe fallire) ma anche alle tipologie di investimento che vengono utilizzate come collaterale.
Rischio fallimento
Veniamo adesso all’ultimo rischio concreto a cui dobbiamo sempre pensare quando parliamo di investimenti.
Stiamo parlando infatti del rischio di fallimento di un ETF: ma esiste concretamente questo rischio?
Chi compra un ETF in teoria non è esposto al rischio emittente o di fallimento della SGR. Questo perché, dietro alla quota acquistata, vi è un paniere di titoli di cui la banca depositaria garantisce l’esistenza.
Cosa significa? Che il rischio si manifesta soltanto nel caos in cui falliscano tutte le imprese emittenti che compongono l’indice di riferimento. Capisci bene che questa probabilità è pressoché nulla.
Opinioni di Affari Miei
Siamo arrivati al termine della nostra trattazione in cui abbiamo cercato di analizzare tutti i rischi relativi agli ETF.
Come abbiamo già più volte sottolineato non esistono investimenti senza rischi, però possiamo scegliere naturalmente investimenti che siano maggiormente sicuri e che promettano rendimenti migliori per noi.
Per gli ETF abbiamo visto che comunque si tratta di rischi limitati, che in molti casi vengono arginati da norme comunitarie o sistemi interni alle società di gestione.
E’ tuttavia importante che un investitore capisca al meglio in cosa sta investendo e soprattutto che sia consapevole che non esiste una sola tipologia di ETF, ma che il segreto per investire al massimo delle proprie potenzialità è quello di diversificare.
L’ETF inoltre permette di bypassare il rischio idiosincratico, ovvero quello legato alla variazione del prezzo causato dalle circostanze uniche e correlato con un titolo specifico, oppure con quello di un determinato settore.
Anche per tutti questi motivi gli ETF sono una delle innovazioni di maggior successo degli ultimi anni tra i tanti prodotti dell’industria finanziaria, perché permettono di raggiungere ogni tipo di mercato con dei costi contenuti rispetto a quelli di un fondo comune d’investimento.
A tal proposito posso dirti che le mie opinioni verso gli ETF sono senz’altro positive, perchè li considero degli strumenti molto utili, trasparenti e con commissioni di gestione contenute.
Naturalmente i rischi sono presenti anche in un investimento simile, ma come hai potuto vedere essi sono comunque tollerabili.
Inoltre vi è un fattore molto importante da considerare quando si effettua un investimento: si tratta del tempo.
Il tempo è l’unico fattore che ci permette di mitigare i rischi, perchè per più tempo investirò e maggiori possibilità avrò di ottenere rendimenti e di assumere dei rischi tollerabili.
Se vuoi saperne di più sugli ETF e vuoi leggere alcune guide su questi strumenti, ti consiglio di dare un’occhiata qui.
Se invece sei interessato a sapere quali sono i migliori ETF puoi leggere qui.
Se stai cercando delle guide per investire invece ti consiglio di consultare queste risorse per cominciare un percorso di investimento consapevole:
- Che Investitore Sei? Scopri Subito il Tuo Percorso
- Percorso per Investire: Guida per Neo Lavoratori
- Percorso per Investire: Guida per Giovani Coppie con Figli
- Percorso per Investire: Guida per Mezza Età
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Buona lettura!
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