Cauzione Affitto: Interessi e Restituzione, Guida Completa per Prendere Casa in Affitto
Quando si firma un contratto di locazione come garanzia di un corretto adempimento di tutti gli obblighi provenienti dal rapporto tra il locatore (il padrone di casa) e il conduttore (l’inquilino), il primo fa versare al secondo un deposito cauzionale detto appunto “cauzione” (o spesso nel linguaggio parlato anche caparra, sebbene sia un concetto diverso giuridicamente).
Quest’ultima è molto usata perché evita costi di un’eventuale causa e della sempre eventuale esecuzione forzata.
Scopriamo di più!
In Questo Articolo Si Parla di:
Cos’è la cauzione
La cauzione d’affitto è una somma di denaro che si versa in più rispetto al canone locatizio e vale come garanzia di obblighi come la riconsegna dell’immobile senza danni o il pagamento dei canoni e via dicendo.
La cauzione o caparra non può essere, per legge, superiore a tre mensilità del canone sia per una locazione di tipo abitativo che di tipo commerciale.
La somma che si versa produce interessi legali. Questi interessi devono essere dati al conduttore alla fine di ogni anno.
Se il locatore non ha adempito al termine annuale, deve versare tutto al termine della locazione in un’unica soluzione.
Quando termina la locazione, la cauzione va restituita al conduttore a patto che quest’ultimo abbia rispettato tutti gli obblighi impostigli.
Per le locazioni ad uso abitativo le modalità sono liberamente decise da parte dei due contraenti, per le locazioni a uso commerciale la disciplina ha un carattere obbligatorio.
Cauzione d’affitto (caparra): pagamento degli interessi
Il locatore è obbligato a dare gli interessi legali alla cauzione al conduttore. Quest’obbligo è inderogabile perché tutela il contraente per impedire che gli interessi che percepisce il locatore possano incrementare il corrispettivo della locazione in maniera occulta.
Da questo derivano due conseguenze: gli interessi devono essere dati al conduttore anche se questi non ne fa richiesta; non valgono a livello legale eventuali clausole contrattuali che manifestano una restituzione differente rispetto a quello definita dalla legge.
Restituzione del deposito cauzionale di affitto
Una volta terminato il periodo di locazione, sia se si è arrivati a normale scadenza che se c’è stata risoluzione anticipata, se chi ha soggiornato nell’immobile o ne ha fatto un uso commerciale deve ricevere dal padrone di casa la somma versata come cauzione che sarà maggiore rispetto a quella inizialmente versata nel caso in cui gli interessi maturati non siano stati corrisposti ogni anno e solo se il conduttore ha rispettato tutte le obbligazioni.
Quindi il locatore è tenuto a scegliere se dare al conduttore gli interessi sul deposito cauzionale o alla fine di ogni anno o al termine del periodo di locazione, insieme alla cauzione.
Il locatore deve restituire la cauzione al conduttore in regola con i pagamenti anche se ritiene di avere dei motivi per trattenerla.
In sintesi se il padrone di casa è convinto fermamente di tenere per sé il deposito cauzionale come risarcimento dei danni provocati all’immobile dell’inquilino, non può agire in autonomia ma deve fare una causa e chiedere al giudice di disporre l’attribuzione in suo favore.
Quando un locatore non restituisce la somma dovuta al conduttore, quest’ultimo potrà far partire un ricorso per decreto ingiuntivo contro il locatore per avere la restituzione di quello che gli spetta.
Come è normale però, come già detto prima, che quest’obbligo di restituire il deposito cauzionale è del locatore appena termina il periodo di locazione, è altrettanto normale che l’obbligo di restituire la cauzione scatta soltanto se il conduttore abbia adempito a tutte le propri obbligazioni.
Altrimenti il deposito cauzionale non va riconsegnato dal locatore al conduttore. Infatti è una garanzia, come già detto, che previene il mancato rispetto delle obbligazioni dell’inquilino.
Quanto tempo ha il conduttore per richiedere la restituzione della cauzione?
Secondo la legge viene applicata la prescrizione ordinaria di dieci anni. Entro questo termine il conduttore può chiedere che gli vengano restituite le somme versate come cauzione.
Cosa accade se il padrone di casa vende l’immobile?
Il nuovo acquirente dell’immobile subentra nei diritti e nei doveri del contratto di locazione e quindi anche nell’obbligo di restituzione della cauzione versata dall’inquilino.
Quindi, sebbene il conduttore abbia versato il deposito cauzionale a un’altra precedente persona, il nuovo acquirente deve restituire la stessa somma dovuta all’inquilino senza che quest’ultimo la perda per alcun motivo.
Ulteriori risorse utili
Ecco alcuni articoli che potrebbero essere di vostro interesse se state cambiando casa:
- Come affittare casa: la guida definitiva
- Contratto di affitto a canone concordato: guida completa
- Focus sul contratto d’affitto transitorio
Buon proseguimento su Affari Miei!
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