Rivoluzione Bancaria: Che Ne Sarà dei Risparmiatori?
Nei prossimi anni Unicredit, Intesa San Paolo e Ubi Banca manderanno a casa circa 11 mila lavoratori.
È notizia di questi giorni che Intesa e Ubi stanno lavorando ad una fusione e questo porterà alla chiusura ed all’accorpamento di tante filiali sparse sul territorio.
I margini di guadagno per le banche sono sempre più bassi, aggiungo, ne abbiamo parlato più volte su Affari Miei.
Tutti si strappano i capelli per i bancari che saranno licenziati o prepensionanti e per gli azionisti che stanno guadagnando di meno ma nessuno parla dei risparmiatori.
Che ne sarà dei nostri soldi se le banche se la passano male?
Lo scenario dell’età della complessità è riassumibile in questo modo:
- Accanto alle banche tradizionali, stanno già sorgendo diverse società del c.d. mondo fintech che svolgono pezzettini di servizi delle banche con prezzi più bassi o modalità di fruizione diversa;
- Le grosse banche taglieranno valanghe di filiali e saranno sempre più online;
- Per stare in piedi, le grosse banche dovranno “spremere” i clienti con i prodotti tossici del risparmio gestito e dovranno continuare a mungere le aziende a cui praticano condizioni spesso da paura (se hai un’azienda, sai di cosa sto parlando).
Il risparmiatore medio italiano, già oggi, si trova di fronte ad un bivio: farsi spremere dalle banche tradizionali che devono far cassa con i suoi soldi o affidarsi ai servizi delle nascenti piattaforme che permettono di gestire i soldi, investire, dare e ricevere denaro.
In ogni caso, il livello di complessità aumenta perché le banche sono diventate un campo minato dove ad ogni riga di contratto c’è un pacco mentre le fintech spesso presentano criticità pratiche e/o fanno le stesse cose delle banche in maniera più elegante.
Oggi devi muoverti con maggiore dinamicità
Trent’anni fa ti bastava avere i soldi.
Senza sapere leggere e scrivere potevi andare alla filiale del tuo quartiere, chiedevi di aprire un conto e di acquistare titoli di stato italiani e stavi dentro per 20 anni senza particolari problemi.
Vuoi comprar casa? Tiè, prenditi il mutuo che non ti chiedo pure le analisi del sangue, tanto i prezzi degli immobili crescono e ci vogliamo tutti bene.
Fine, vissero tutti felici e contenti.
Oggi il contesto è completamente cambiato.
Le banche devono fare cassa, le fintech devono fare soldi ed i clienti finali sono impauriti.
Come se ne esce da tutto questo? Le strade sono fondamentalmente due.
La prima è continuare a sperare che nessuno abbia voglia di fregarti, nemmeno il figlio di tua cugina che si è laureato in economia l’altro ieri e che deve vendere le polizze perché se no non gli rinnovano il contratto di lavoro.
La seconda, invece, prevede un tuo impegno maggiore. Se hai capitale e capacità di risparmio, non puoi aspettare che siano gli altri ad occuparsene perché la responsabilità principale ricade su di te.
Per sopravvivere e prosperare nell’età della complessità è fondamentale leggere, studiare e formarsi perché le persone che abbiamo di fronte hanno interessi in contrasto con i nostri.
Affari Miei è da quasi sei anni una voce autorevole per aiutarti a fare questo con contenuti come questo e con i programmi avanzati della Academy.
Il mio unico interesse è quello di raccontarti la verità, senza girarci intorno, perché la mia missione è aiutare chi vuol seguirmi a migliorare la gestione delle proprie finanze.
Chest’è.
Altre risorse
Stai cercando di diventare autonomo nella gestione dei tuoi risparmi e del tuo futuro? Qui puoi trovare un percorso che ho elaborato ad hoc per te:
- Che Investitore Sei? Scopri Subito il Tuo Percorso
- Percorso per Investire: Guida per Neo Lavoratori
- Percorso per Investire: Guida per Giovani Coppie con Figli
- Percorso per Investire: Guida per Mezza Età
- Percorso per Investire: Guida per Over 65
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